Schegge di cristalli

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Ci vai piano.
In punta di piedi.
Ti muovi
con dolcezza,
a piccoli passi,
leggeri.
Sei su un terreno
fragile,
umido,
sfaldato,
su cui è facile
sprofondare.
Tentenni.
Chiedi una pausa
- dammi una pausa,
ti prego.
Non voglio questo.
Non adesso -.
Sorridi.
Sensi di colpa
ti piovono addosso,
in un temporale
- estivo,
breve -
di fredde
lacrime.
Tenti di
non frantumare
nulla.
Ci provi,
ma alla fine
ti ritrovi
a danzare,
in equilibrio
instabile,
su un mucchio
di schegge
di cristalli.

A.B.

Wabi Sabi (侘寂) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora