Capitolo 1

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Sei un* ragazz* di tassorosso, quinto anno. È il primo settembre, e come tutti gli anni stai prendendo l’Hogwarts Express per tornare a Hogwarts, a casa.
Non sai se sei un* nat* babban* o un* mezzosangue: hai sempre vissuto con tua madre, che è una babbana, e lei non ha mai saputo o voluto dirti nulla di tuo padre. Di lui sai solo che era un uomo dai folti capelli corvini, con dei ricci stretti e definiti proprio come i tuoi, che tieni tagliati abbastanza corti, a metà del lungo collo che caratterizza il tuo viso dalla carnagione pallida. Da quando sei nat*, le cose a casa non sono sempre state facili: la vostra posizione economica è per così dire precaria, e anche se tua madre non lo ammetterebbe mai, per lei è stato un grosso sollievo saperti ammess* in una scuola prestigiosa, in cui per giunta non è necessario pagare una retta. Proprio per questo, per te Hogwarts è sempre stato il tuo porto sicuro, dove sai che non ti mancherà mai un pasto o un letto caldo, né una faccia amica a sorriderti a colazione.
Sono le undici meno dieci, e tu e Cassandra, la tua migliore amica, state attraversando di corsa il muro magico che conduce al binario 9 e 3/4. Cassandra è una ragazza solare e decisa, corvonero, quinto anno come te, e fin dal primo giorno del primo anno, quando siete stat* costrett* a sedervi accanto alla lezione di incantesimi perché essendo entramb* babban* per origine non conoscevate nessuno, avete stretto un ottimo rapporto. Con la sua intelligenza e frizzantezza, lei è sempre riuscita a trascinarti nella turbinosa vita di Hogwarts, aiutandoti a scoprire e ad adattarti a poco a poco a quel mondo che ancora non conoscevi.
Come tutti gli anni, è stata lei a venirti a prendere a casa in macchina, dato che tu e tua madre non potete permettervi un’automobile e i mezzi pubblici impiegano troppo tempo a giungere a Kings Cross dalla tua casetta in periferia, ma purtroppo questa mattina il traffico era peggio del solito, e così avete finito per fare tardi. Riuscite a salire sul treno due minuti prima che parta, ed iniziate a cercare uno scomparto in cui sistemarvi. Ovviamente, sono già tutti pieni, e Cassandra inizia a suggerirti di dividervi in due scomparti diversi, ma a te questa idea non piace affatto: sei una persona molto timida, e nonostante siano cinque anni che frequenti Hogwarts non hai molti amici all’infuori di quella corvonero lentigginosa. State quasi per perdere le speranze e decidere di viaggiare in piedi in corridoio quando, finalmente, trovate una cabina vuota. Incredul*, entrate e sistemate i vostri bagagli: due bauli estremamente ingombranti e malandati, che però fate levitare dolcemente con un "Wingardium Leviosa" fino al porta bagagli senza alcuno sforzo.
Ti sei appena accomodat* al posto accanto al finestrino, quando una voce a te fin troppo nota disturba la tua quiete: “Niente da fare ragazzi, anche questo è già pieno” dice Remus Lupin.

Nelle notti senza luna - Immagina Remus LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora