The way you love me

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The way you love me

It's not right it's not fair
What you're missing over there
Someday I'll find a way to show you
Just how lucky I am to know you

Ooh, I love the way you
Love the way you love me
There's nowhere else I'd rather be
to feel the way I feel with your arms around me
I only wish that you could see the way you love me
Woh woh woh woh the way you love me...

("The way you love me" – Faith Hill)

Era da quando si era alzato, quella mattina, che Peter non si sentiva bene. Aveva come un peso sullo stomaco e una specie di nausea che lo stordiva e la cosa peggiore erano i sensi di ragno, che amplificavano ogni malessere che provava.

In macchina con il signor Stark aveva avuto più volte la tentazione di dirgli di chiedere a Happy di fermarsi e di riportarlo indietro, spiegando che non se la sentiva di andare a scuola, ma poi non lo aveva fatto. Cosa avrebbe potuto dire? Non aveva la febbre, era soltanto un malessere che, forse, lui avvertiva ancora più insopportabile a causa della sua ipersensibilità. Il signor Stark avrebbe anche potuto pensare che si trattasse soltanto di una scusa per non andare a scuola, anche se lui non era certo il tipo...

No, non era quello il motivo per cui Peter non voleva rivelare a Tony il suo malessere.

La verità era che non voleva preoccuparlo, non voleva vedere quell'angoscia nei suoi occhi, quella che aveva visto quando, su Titano, gli aveva detto quelle parole e poi era scoppiato a piangere, aggrappandosi a lui, per poi svanire tra le sue braccia. Non aveva dimenticato quello sguardo, forse gli era rimasto nella memoria ancor più di quello che era accaduto a lui, dopo.

Lo sguardo sperduto, impotente, pieno di rabbia e di disperazione del signor Stark...

Come avrebbe reagito se gli avesse confessato che, in effetti, quella mattina non si sentiva molto bene? Perché era proprio quello che stava provando, ma come avrebbe potuto dirlo a Tony? Lo avrebbe sconvolto e spaventato, gli avrebbe ricordato quel momento terribile e lui non voleva.

Era più facile fingere che andasse tutto bene. In fondo, poi, le ore di scuola non erano tante e lui ce l'avrebbe fatta a sopportare quella giornata. Così non disse niente, si sforzò di sorridere come sempre e di parlare di argomenti leggeri. Ci fu solo un momento in cui temette di cedere: quando, fermata la macchina, Stark lo prese tra le braccia e lo baciò come al solito per salutarlo, Peter gli si strinse con più foga, allacciando le braccia alla sua schiena, sperando che quell'abbraccio e quel bacio potessero scacciare ogni malessere e farlo nuovamente stare bene. Si sentiva male e avrebbe voluto restare al sicuro tra le braccia del signor Stark... ma non poteva.

"Allora ci vediamo oggi pomeriggio, Peter" gli disse Tony, con il suo solito sorrisetto. "Fai il bravo!"

"Anche lei, signor Stark" rispose il ragazzo, sforzandosi di scherzare. Poi scese dalla macchina e si avviò verso l'edificio scolastico con più lentezza del solito, sentendo che alla nausea e ai crampi allo stomaco si stava aggiungendo una strana stanchezza che pareva risucchiarlo da dentro...

Si morse il labbro inferiore ed entrò a scuola.

Era un Avenger, era Spiderman... non l'avrebbe mica data vinta a un virus influenzale?

Tuttavia, evidentemente, ai virus non interessava un bel niente di chi fosse lui. Durante la mattinata i sintomi si fecero più forti, Peter dovette correre in bagno almeno tre volte, riemergendone pallido e sempre più debole.

"Peter, ti senti bene? Hai una faccia..." gli disse ad un certo punto Ned.

"Mi fa male lo stomaco, credo di essermi preso l'influenza" ammise il ragazzo.

The way you love meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora