𝕀 𝕟𝕖𝕖𝕕 𝕥𝕠 𝕕𝕠 𝕀𝕋... 𝕤𝕠𝕣𝕣𝕪»

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Pov Giorgio

Col cuore a metà osservavo la scena...

La persona che più amavo, a cui avevo donato tutta la mia fiducia. Con il mio migliore amico. Quest'ultimo con una maglietta a strisce blu e celesti, steso sul petto dell'altro che era privo di indumenti. Per quel che potessi vedere. Erano entrambi in uno stato dormiente. Non potevano quindi vedere le mie lacrime o sentire i miei singulti.
A farmi tornare alla realtà fu il mio cellulare. Iniziò a vibrare insistentemente dalla tasca dei miei soliti jeans, tinti da una sfumatura di grigio chiaro. Accesi lo schermo e osservai la notifica.

Cʜɪᴀᴍᴀᴛᴀ ᴅᴀ:
𝕞𝕦𝕔𝕔𝕒 𝕣𝕠𝕤𝕤𝕒🍄

𝚁𝙸𝚂𝙿𝙾𝙽𝙳𝙸 ☞︎︎︎                    ☜︎︎︎𝚁𝙸𝙵𝙸𝚄𝚃𝙰

Asciugai frettolosamente le gocce salate che fuoriuscivano dai miei occhi, mentre uscivo dalla stanza per poi rispondere alla chiamata...
*chiamata fra Cico e Giorgio*
C:"Gio' na dove sei finito?! Vieni su TS che dobbiamo registrare... sai che Lyon non accetta ritardi."
G:"C-cico..."
C:"OH CHE SUCCEDE?! Stai bene? Devo venire a casa tua? Gio' che hai?..."
G:" È me-meglio se oggi n-noi due no-non registriamo..."
C:"Giorgio che stai dicendo? Non registrare? Ma sei impazzito dobbiamo registrare l'epidemia e tu sai che sei essenziale per quella serie...!"
G:"V-vieni a c-casa mia e... e capirai..."
*inspira rumorosamente*
C:"CHE? Okay arrivo tra 2 minuti... poi mi devi spiegare eh..

Chiusi la chiamata. Ed andai al piano di sotto per sedermi sul divano e pensare solo alle parole delle canzoni della mia playlist...
P

artì "Hate myself" quella canzone senza un preciso motivo mi rilassa. Forse un po' per la melodia calma accompagnata dal tono di voce dolce o forse perchè mi rappresenta. Sì, probabilmente è solo questo il motivo.

Pov Cico
La chiamata con Giorgio mi lasciò pensare al peggio, così infilai velocemente un paio di jeans larghi ,a cui erano cuciti dei risfoltini sul fondo, di color nero con una trama sfaccettata e una semplice maglia bianca con una fantasia a sagome di triangoli, colorati di arancione, verde e blu.
Presi, infine le mie scarpe da ginnastica nere dalla suola bianca per poi sgattaiolare via dalla porta e andarsene a casa del mio amico. Purché fosse mio vicino, ci mesi qualche minuto per arrivare a casa sua... mi tremavano le gambe.

[Skip time:a casa di Giorgio]

Ero arrivato all'abitazione del mio migliore amico, bussai alla porta di legno di vetro opaco contornato da una cornice di legno bianco, anch'esso velato. Nessuno mi stava aprendo. Bussai un'altra volta. Ancora nessuna risposta. Mi iniziai a preoccupare seriamente.

Sapevo che Alex lasciava sempre un mazzo di chiavi sotto il vaso a forma di gatto bianco poggiato sul davanzale. Spesso le dimentica in casa... Non volevo essere prepotente o arrogante ma preso dal panico sfruttai le chiavi sotto l' anfora in ceramica  per entrare nella casa. Entrai in casa e sembrava tutto regolare. Allora decisi di girare l'angolo per addocchiare il salone. E vidi il mio migliore amico in lacrime. Steso con il cappuccio in testa, sul suo divano bluastro. Aveva le cuffiette alle orecchie:
<ha la musica a palla... ecco perchè non mi ha aperto>
Il viso era avvolto in un volto serio... non triste. Un espressione simile alla delusione. Ero come esploso all'interno. È il mio migliore amico e ha già sofferto troppo per trovare la felicità, chiunque sia stato a fargli questo deve sapere che si sta mettendo contro me, e probabilmente anche Alex, d'altronde è il suo ragazzo!

Non volevo urlare o comunque spaventarlo in qualche modo.
Mi avvicinai a lui con calma. Gli misi una mano sul polso che teneva penzoloni.
Lui girò la testa per guardarmi.
Si girò su un fianco per poi intrecciare l'altra mano nella mia. Serrò la presa mentre stringeva gli occhi facendo fuoriuscire altre lacrime... portò le mani al viso come per nascondersi, ma mai lasciando la stretta. Non ce la facevo a vederlo così. Mi sedetti accanto a lui e feci appoggiare la sua testa alla mia spalla. Era quindi di fianco a me, anche lui con la mia stessa posizione della schiena.
C:"Giorgio cos'è successo..."
C:"sono sicuro che non è niente di che..."
G:"s-se lo dici tu..."
C"in che senso?"
G:"va-vai... al piano d-di sopra..."

Pov Giorgio
Cico tornò nel salone qualche minuto dopo. A testa bassa. Io non riuscivo a smettere di piangere...
Lui camminava in modo svelto per poi mettermisi davanti.
C:"gio... la vuoi fare una pazzia?
G:"se ci aiuterà a stare meglio... SI CICO"
Neanche un secondo dopo eravamo sulla soglia di casa mia. io con gli occhi chiusi a sua richiesta e lui con la mia mano nella sua, per portarmi non so dove.

[Skip time:arrivati nel posto ihih]

Pov Cico

Volevo portarlo nel parco in cui ci siamo conosciuti...
Era un posto speciale per entrambi. Arrivammo nel luogo sopracitato e gli feci aprire gli occhi. D'estate quel posto era ancor più bello del resto dell'anno. C'è un salice piangente, che quando si alza il vento leggero della sera rende tutto quiete e accogliente. Lui rimase un po' sorpreso credo... rimaneva fermo, con la bocca semiaperta a ammirare quello che era il parco... il nostro parco.  Dove ci incontravamo quasi ogni giorno. Lì al solito orario. Le 15:37. Il venerdì alle 16.

Pov Giorgio

Aprii gli occhi. E vidi la cosa più inaspettata. Quel parco. Il parco che mi ha fatto conoscere il ragazzo dai capelli rossi fuoco.
C:"ne avevamo bisogno..."
Non aspettai 2 secondi che ero già aggrappato al collo del più alto.
Lui, per sbaglio cadde a terra. Eravamo sdraiati sul prato verde cosparso da piccoli puntini magenta: I fiori estivi. Non avevo la minima intenzione di staccarmi. Avevo bisogno di contatto, lui lo stesso. Quindi cercavamo di ricostruire un contatto con qualcuno.

Pov cico

Passarono le ore... ma non ci importava. L'unica cosa di cui avevo bisogno era... lui. Ogni secondo lo volevo sempre di più. Volevo vedere io suo sorriso, il suoi occhi... e lo ho capito solo ora. Che stupido. Ho capito solo ora che lui non è un amico qualunque, è un amico diverso(?) Non so come dirlo...
<che mi sia... INNAMORATO?!>
Impossibile. Soprattutto di lui. È comunque il mio migliore amico!
Credo...

Pov Giorgio
Probabilmente sul cellulare avevo almeno 40 notifiche di messaggi o chiamate perse da parte degli altri. Insomma era circa 5 ore che eravamo sdraiati in quel meandro di tranquillità verde.
Mi accorsi di avere le guance in fiamme quando il mio migliore amico mi prese la testa fra le mani. Che volesse fare? Non ne potevo avere la più pallida idea.
Fino a quando lui...
C:"G-Giorgio..."

G:"...ti ascolto..."
C:"scusa ma ho bisogno di farlo."
Unì le nostre labbra. Non ero sorpreso. Tutt'altro. Quasi me lo aspettavo. Era troppo nervoso. Succede raramente. Ma, il problema non era quello. Era il fatto... che questa cosa mi piacesse...



Mandai a f4ncul0 tutto e tutti, mi spinsi ancor più vicino a lui, cadendo così in un dolce ed innocente bacio col mio migliore amico.

                                             ~𝕚𝕤𝕒𝕓𝕖𝕝꧂

᯾☯︎𝚆𝙶𝙵'𝚂 𝕆𝕟𝕖 𝕊𝕙𝕠𝕥𝕤 ➪𝑏𝑦 𝑥𝑎𝑣𝑖𝑒𝑟☮︎᯾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora