𝕥𝕙𝕖𝕚'𝕣𝕖 𝕛𝕦𝕤𝕥 𝕔𝕒𝕟𝕕𝕚𝕖𝕤!»

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Tre mesi. Eppure nessuno sembrava essersene accorto. Tre mesi che lui era su un lettino, Tre mesi che non riusciva a parlare, tre mesi che era in coma. <EPPURE NESSUNO DA PESO ALL'ACCADUTO!>
Presi i lembi delle maniche della sua felpa:stringendoli. Li lasciai quasi subito per afferrare il colletto di tessuto rosso, per poi far scivolare la presa fino al cappuccio che rovescai sui miei capelli rosa confetto. Mi girai verso la porta del bagno. Girai la chiave nella serratura e aprii il cassetto di color bianco posto nell'armadietto accanto la doccia, del medesimo colore. Iniziai a frugare all'interno fino a quando non trovai quel che cercavo... presi fra le mani il vasetto dal tappo bianco e lessi di nuovo l'etichetta. Essa aveva le scritte blu, contornate di nero e il retro era praticamente illeggibile tranne una frase: "da non ingerire senza prescrizione medica"
Cosa che io non avevo. Ma quel barattolino per me significava tutto. Schiusi l'apposito tappo, simile a quello dei pacchetti di gomme; con la chiusura a scatto.
Scossi la lattina in plastica per far fuoriuscire 3 delle mie caramelle preferite. Tenevo la coda bassa mentre la mani tremavano. Sapevo che quel che facevo era sbagliato e mi avrebbe probabilmente dato negative conseguenze. Ma quel che facevo mi rendeva felice... almeno per qualche ora.
Si fermò tutto per almeno 1 minuto. Tutto completamente immobile. Sentivo i miei amici dal piano di sotto che discutevano scherzosamente.

_al piano di sotto_

L:"TANTO LO SAPPIAMO CHE TI PIACE QUEL GATTO BLU!"
G:"no-NON È VERO UFFA!"
A:"Giorgio guarda che non c'è nulla di male! Ihih"
G:"BASTA RIPETERE CHE MI PIACE ALEX È SOLO IL MIO MIGLIORE AMICO, ADESSO SE NON VI DISPIACE IO ANDREI IN BAGNO."
Non riuscii nemmeno a distinguere una parola di quel che dicevano. Ero talmente terrorizzato dal mio riflesso che non riuscivo a concentrarmi su altro... il riflesso di un ragazzo con le orecchie e la coda da gatto, entrambe dal colore roseo, con la mano sinistra stesa davanti a se, con sopra appoggiate 3 pillole simili a caramelle gommose, quelle al sapore di limone, dal colorito giallo.
<con che coraggio voglio ingoiarle?>
No... neanche io sapevo come riuscivo ad inghiottire quelle minuscole, ma letali, pasticche.
Passarono una trentina di secondi e tutto era costantemente immobile. Chiusi gli occhi per non vedere le cattiverie che stavo facendo a me stesso.
<inspira... espira... inspira...espira...
Sentii i passi di Giorgio salire le scale. Li riconobbi subito, avevano quel solito passo svelto e pesante : ogni volta che era imbarazzato od arrabbiato faceva così. Non ci diedi peso sicuro che volesse dirigersi nella camera di sua proprietà... mi sbagliai. E me ne accorsi solo quando Giorgio era già entrato nella stanza bianca e dai riflessi celesti.
La cosa peggiore è che a quanto pareva la porta era stata schiusa al contrario di come pensavo di aver fatto...
Stavo per ingerire quelle caramelle ed avevo quindi la bocca semiaperta. La richiusi appena mi accorsi dell'irruzione del castano.
S:"g-Giorgio... GIORGIO GIURK CHE NON È COME S-SEMBRA..."
G:"s-stre che stai facendo?..."
S:"IO? NULLA DI CHE! MI STAVO SOLTANTO SPECCHIANDO!"
G:"stre cos'hai in mano..."
S<merda->
S:"s-sono so-solo caramelle a-al Lim-limone..."


























































Volete


































La































Parte























2?
                                               ~xavier♡

᯾☯︎𝚆𝙶𝙵'𝚂 𝕆𝕟𝕖 𝕊𝕙𝕠𝕥𝕤 ➪𝑏𝑦 𝑥𝑎𝑣𝑖𝑒𝑟☮︎᯾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora