Capitolo 3

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L'improvvisa luce accecante del sole mi sveglia dal torpore. Apro lentamente gli occhi e mi accorgo di essermi addormentata sul divano di Riley. Lui non c'è.
"Buongiorno Emma, ti sei addormentata e non abbiamo voluto svegliarti" mi fa tornare alla realtà Lucas.
Mi passo una mano sul viso.
"Mi dispiace, mia mandare si chiederà dove sono finita". Allungo la mano sul tavolino per afferrare il mio cellulare e controllare le notifiche.
"Tranquilla sa che sei qui, fai colazione con me?" mi chiede il padre del mio amico.
Lucas è una persona meravigliosa e ha cercato di nascondere la sua sofferenza per suo figlio.
Mi siedo a tavola e dopo una chiacchierata e qualche biscotto intinto nel latte caldo compare anche Riley, con il volto assonnato. Indossa solo i pantaloncini da calcio. Niente maglietta. Devo ammettere che è un bello spettacolo alle 7 del mattino.
"Esibizionista che non sei altro, vestiti" lo canzona il padre mentre sul volto del mio amico compare un ghigno.
"Ragazzi io tolgo il disturbo, ho bisogno di sistemarmi. Riley alle 7:45 ti voglio fuori di qui pronto a partire. Non farò nuovamente ritardo".
"Ai suoi ordini padrona".

Riley si accende una sigaretta prima di partire.
"Quella hai intenzione di fumarla mentre guidi?"
Lo fisso di sottecchi, ma cambia immediatamente discorso.
"Mi sono dimenticato di dirti che c'è il matrimonio di mio zio Conrad".
Lo sapevo che si sarebbe risposato per la quarta volta. Inguaribile romantico.
"Non ti accompagnerò sta volta Moore, scordatelo"
"Ti prego Emma, ti supplico, la mia famiglia crede praticamente che tu sia la mia ragazza".
Alzo gli occhi al cielo. È la terza volta che mi chiede di partecipare. Ci andrei solo per la nonna di Ry, la adoro e lei ha sempre avuto un debole per me.
"Non ti farò fare la figura del bravo ragazzo, ancora. Chiedilo a Becky, credimi ne sarebbe entusiasta".
Mi fulmina con lo sguardo mentre getta la sigaretta dal finestrino dell'auto.
"Non potrei mai portare Becky ad un matrimonio di famiglia. Sono chiaro con loro dall'inizio: le relazioni si limitano alla camera da letto".
Non lo ha detto sul serio.
"Che porco". Mi metto una mano sul viso.
"Ma porti me perché sono l'unica che non ti scopi".
"Esatto Harris, perché tu non sei loro. Perché a te ci tengo".
A modo suo sapeva essere dolce anche se odiavo come faceva soffrire tutte quelle povere ragazze.
"Dovresti smetterla di illuderle".
"Io non illudo nessuna, sono loro ad infilarsi nel mio letto. Sembrano disposte a tutto pur di scopare con me. Ne approfitto della situazione. Dovresti uscire con qualcuno Em e scopriresti tutti i piaceri del sesso occasionale".
Sbuffo e mi metto a guardare fuori dal finestrino.
Si ragazzi. Sono ancora vergine. Non ho semplicemente trovato la persona giusta è non ho intenzione di regalare la mia vagina al primo per strada.
"Nessuno di interessante a scuola".
"A parte me" e scoppia a ridere.
"A parte te" sospiro continuando a guardare fuori dal finestrino.

Stiamo per entrare nel cortile e io come ogni mattina mi preparo a superare le centinaia di occhiate indiscrete quando scopro con stupore che qualcuno si è messo nel posto riservato a Moore.
Il mio amico si incupisce.
"Chi è questo bastardo". Riley inchioda e minacciosamente si prepara a scendere dall'auto.  Decido prontamente di afferrargli un braccio.
"Calmati ti prego, fallo per me. Non commettere un'altra stronzata. Non ne hai bisogno".
Gli amici di Riley circondano l'auto indicando nella nostra direzione e improvvisamente dalla vettura scende qualcuno.
Un ragazzo alto almeno quanto Riley, castano e fisicato. Indossa una camicia azzurrina e dei pantaloni panna. È dannatamente bello.
"Asciugati la bava Harris".
Il mio amico mi fa distogliere lo sguardo.
"Ma che dici, cambiamo posto forza".
"Stai scherzando spero? Io dovrei cedere il mio parcheggio a questo pivello appena arrivato. Questo non torna a casa dal papi oggi".
Riley scende dall'auto prima che io lo possa fermare e si dirige esattamente nella sua direzione. Mi slaccio e lo rincorro. Non può fare a botte la prima settimana ed ho promesso a lucas che lo avrei sorvegliato.
"Moore aspetta, MOOOORE!". Una calca di gente si è già ammassata attorno all'auto di quello nuovo. Non so perché, ma in quel preciso istante ho percepito che sarebbe stato un anno difficile.

Spazio autrice:
Vi presento il ragazzo nuovo☺️:

Jeremy Parker: 18 anni

Jeremy Parker: 18 anni

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 19, 2020 ⏰

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