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" Addison Cooper, in presidenza" dice un alunno, sicuro mandato dal preside
No! Davvero? Nn lo pensava nessuno
Gne gne, era per specificare

"Giuro che sta volta nn ho fatto niente"  dico urlando ancora da seduta sul pavimento mentre stavamo ascoltando il prof " e poi ti prego vai a dire al preside di nn farmi uscire all'ora di educazione fisica, l'unica materia in cui ho la sufficienza" continuai ma dato che nn mi rispose, capii la risposta, tanto il preside nn mi punirà, anche perché è l'unica volta in cui non ho fatto niente. Sbuffando mi alzai e andai verso di lui sussurrando un 'che palle' sentito da tutti a quanto pare " signorina.." prova a dire ma lo precedo " sisì, moderero i miei termini prof" raggiungo finalmente lo studente e ci avviammo dal preside in silenzio.

" AVANTI" entri e mi sedetti sulla sedia girevole, è proprio figa sta sedia, me ne dovrei proprio comprare una per la mia camera, continuo a giocarci ma il preside mi ferma " contegno signorina, contegno" mi disse con uno sguardo di... compassione? " Okok. Piuttosto dimmi perché sono qui" già mi stavo rompendo le palle " allora primo mi dia del lei... E poi, bhe.. em, I suoi genitori.." in quell'istante capii tutto, e sentivo gli occhi lucidi, perché nonostante tutto, loro per me c'erano quasi sempre, ma nn piango , nn lo faccio da quando ho 7 anni, alla morte di mia nonna.
Il preside vedendomi debole cercò di aiutarmi " senta, mo spiace signorina, ma il loro aereo è caduto e nn c'è l'hanno fatta, però mi hanno detto di darti questa.." mi diede una lettera e il con una mano un po' tremolante la afferrai. Ma ora basta, non posso piangere, non posso mostrarmi debole cazzo, quindi prendo la lettera e esco sentendo un sussurro del preside " tuo fratello lo ho avvertito prima" perfetto, allora ho un peso in meno.

Vado diretta verso l'uscita, ma appena sto per varcare la soglia, mi sento prendere in un abbraccio, archie? Nn do importanza a chi sia e ricambio " mi dispiace" cosa? Nn ci posso credere, ma certo dovevo immagginarmelo, ora per colpa di mio fratello lo saprà mezza scuola, ahhh fanculo, mi stacco e corro verso la moto, ci monto, e parto verso una meta imprecisa..

Arrivo alla 'collina' il punto più alto della città, da qui si possono vedere tutti i palazzi, adoro questo posto, vengo qui da quando ho 12 anni, quando sto qui posso pensare in santa pace, mi sento libera, sono venuta a riflettere qui anche perché tra una settimana è il compleanno di lui, un tassello troppo importante della mia vita, che nn dimenticherò mai, perché sono IO che nn voglio dimenticarlo. Sinceramente adesso nn so più a che pensare, mi passano troppe cose per la testa, prima i miei, poi lui  , e mi sono resa conto che nn sto più prendendo in considerazione i miei amici, invece con la gang non so, mi piace fare le gare, mi fa sentire libera tutto quel vento sui capelli, però è troppo facile, c'è la fanno vinta facile, tutti, solo perché siamo la gang più forte del continente, ci fanno sempre vincere, e nn si mettono mai conto di noi, e questo sinceramente, dovrebbe essere un bene, ma perché? È inutile, arhhhh, nn so che fare, ma ho voglia di riposare in questo momento..

Appena a casa incontro Christian vicino all'entrata, ma dalle voci del salone, deduco che ci siano dei suoi amici. " so che è inopportuno, ma come ti senti? E dove sei stata?" Dice un po' troppo duramente, ma siccome non voglio discussioni lo ignoro, ma quando sto per salire le scale qualcosa mi blocca " BASTA! basta fare così, ogni volta che ci sono io mi eviti, nn sai cosa rispondere? O magari ti passa alla mente che sei dalla parte del torto? O semplicemente sei solo una ragazzina che scappa dai problemi" lo sento dire con tono come se fosse accusatorio, e sento qualcosa dentro di me, come se si fosse rotta la barriera intorno, e ha ripreso vita, però, è come una cosa potente nn saprei spiegare, ma in mente mi vengono tutte figure sfocate? Appannate? Nn riesco a capire cosa sono, sembra un bosc... " Nn sai che rispondere?" Adesso basta! " MA TI SENTI QUANDO PARLI? TI SENTI? FATTI DUE DOMANDE SE TI EVITO, E SE NN SAI DARTI DELLE RISPOSTE ORA TE LE DO IO in quella cazzo di vacanza che ti sei fatto, nemmeno una chiamata, oppure un come stai, se ti chiamavo rifiutavi, e nn rispondevi ai messaggi, e nn dire quella cazzata che ti hanno ritirato il telefono, perché lo sappiamo entrambi che nn è vero" urlo che mi sentono persino i coglioni nell'altra stanza, come so che sono coglioni? Beh, si sa, i coglioni girano a coppia " E PER TUA INFORMAZIONE, QUI CI SEI TU DALLA PARTE DEL TORTO, E SEI TU LA RAGAZZINA CHE NON SA RISPONDERE, TI EVITO PER EVITARE UNA DISCUSSIONE, MA SEMBRA CHE TI NN CI ARRIVI, QUINDI ADESSO BASTA, HAI GIOCATO CON ME ? E TE LO SEI GODUTO IL GIOCO? perché nn ci giocherai mai più " e con questo me ne vado, dato che nn mi sa rispondere, arrivo in camera e mi butto a pancia in giù, dopo aver chiuso la porta chiave, sono andata sul mio balcone personale, e, ho attivato una cosa per nn farmi sentire al di fuori che sul balcone, perché nn vorrei mi sentissero piangere, sembrerei più debole di quello che già sono. Piango, piango per i miei genitori, urlo, urlo per mia nonna , per tutti i miei casini , per lui, per tutto, dopo aver urlato , ho un vuoto pazzesco dentro, e mai nessuno riuscirà a colmarlo.

Ho sempre saputo di essere un disastro, primo taglio, ho sempre saputo di essere un peso per mio fratello, secondo taglio, ho sempre saputo che nonna se ne sarebbe andata, terzo taglio,  ho sempre saputo che lui ha fatto la fine che gli altri avevano progetto, ultimo taglio, bello profondo, mi disinfetto tutto e mi butto sul letto.

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Mi sveglio, e di mal voglia mi alzo, e sempre contrariamente mi vesto

Ok, bhe, la verità è che fa caldo, ma i tagli sui polsi nn li farò mai vedere quindi, mi metto un felpone e un jeans comodo, ho un viso da schifo ma chissene fotte nn ho proprio voglia da truccarmi

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Ok, bhe, la verità è che fa caldo, ma i tagli sui polsi nn li farò mai vedere quindi, mi metto un felpone e un jeans comodo, ho un viso da schifo ma chissene fotte nn ho proprio voglia da truccarmi. Scendo in cucina ignoro Cristian, prendo una mela ed esco, salgo sulla mia macchina e mi dirigo verso scuola, all'entrata mi guardano tutti, anche i miei amici, ma riguardo la scuola, e senza essere scesa dalla macchina, cambio direzione e arrivo al posto di ieri, nn ci posso fare niente, è l'unico posto in cui penso bene, o quasi.... Decido che è arrivata l'ora di aprire la lettera dei miei, ma..se l'hanno fatta sapevano già che sarebbero morti?


SPAZIO ME:

Che ci sarà scritto nella lettera? E come facevano i genitori a sapere già di morire?

So che nn è il massimo ma nn avevo ispirazione, spero lo stesso che il capitolo vi sia piaciuto, nel prossimo succederà qualcosa di sconvolgente, ma sono crudele quindi aspetterete il prossimo😘

~∆nonimo 1196 parole

BAD GIRLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora