DRIIIIN
NO. NO. NO.
FERMI.
CHE È STA ROBA?Adesso voglio sapere se solo a me da fastidio leggere cose di questo tipo. Scusate, ma se siete su un social per scrivere, allora scrivete, non imitate suoni usando le lettere.
Il suono della sveglia mi fece aprire gli occhi. Ero felice, ma anche nervosa, quella mattina. Di lì a poco, infatti, mi sarei trasferita in una nuova città.
E te pareva.
Quando mai una storia non parte con un trasferimento o un qualcosa che cambia drasticamente la vita della nostra protagonista?"Hope! Svegliati!" gridò mia madre dal piano di sotto.
Hope. Hope. Hope.
Non si può chiamare Proserpina, vero?
No.
Hope.Dico io, ma se già stai scrivendo una storia che se non è uguale è simile ad altre mille, perché pure il nome deve essere così?
Ma scegli un nome diverso, no?
No?
No.Eh vabbè, andiamo avanti, va'.
Mi alzai sbadigliando dal letto, mi lavai, mi vestii, e poi andai di sotto a fare colazione. Era strano vedere tutti quegli scatoloni, e la casa così vuota mi faceva venire i brividi. Somigliava alle case abbandonate dei film horror.
"Hai dormito bene, tesoro?" mi chiese mia madre mentre mi riempiva il piatto con uova e bacon.
"Sì, anche se ci ho messo un po' ad addormentarmi..." risposi cominciando a mangiare.
La verità era che il pensiero che quella sarebbe stata la mia ultima notte in quella casa mi metteva molta ansia. Lasciare il posto in cui hai vissuto per 16 anni non è mai facile, specialmente se quel posto è anche lo sfondo di tutti i tuoi ricordi più felici.
Be', come dice mia madre, "il cambiamento porta beneficio"!
...almeno spero.Giuro che una volta l'ho letta sta ca**ata. Ma beneficio, dove esattamente?
Stai rovinando la vita di tua figlia distruggendole la vita sociale per un trasferimento partorito dal nulla, probabilmente per diventare scrittrice, e le dici pure ste cose?
Ecco perché non voglio essere madre.
YOU ARE READING
Cliché, cliché e (indovina?) cliché
RandomLui: una persona. Lei: un'altra persona. Noi: PERSONE STANCHE DI STI CLICHÉ MANNAGGIA ALL'HORCRUX