~Capitolo 1

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~P.Stiles

È inziato tutto un mese fa, in Florida.

I mannari sono forti, intelligenti, mentre gli umani sono deboli, dei pesi e fra noi nascono i cacciatori.
Per questo i branchi devano essere formati da soli mannari.
Nacque il programma di "ripristino" che consiste nel far si che nei branchi ci siano solo mannari o per lo meno solo creature sovrannaturali.

Non tutti furono d'accordo su questo nuovo regolamento e ben presto scoppiarono tante lotte, quelli a favore contro quelli non, col risultato che quando quelli a sfavore venivano sconfitti, gli umani che tanto si ostinavano a proteggere venivano uccisi davanti i loro occhi.

Ben presto la voce del "programma" si sparse in giro per tutta l'America diventando una vera e propria "legge" sovrannaturale e per questo adesso mi trovo qui, seduto in un aereo diretto per la francia, con accanto un seccatissimo Isaac Lahey, che son sicuro vorrebbe uccidermi lui stesso...

I branchi assassini di umani arrivarono in California tre giorni fa, non appena la notizia si diffuse Scott mi obbligò a stare per due giorni di fila in centrale da mio padre, con Jordan come vice sceriffo non potevo essere piu al sicuro, ma le cose si fecero pericolose, le morti aumentavano e le lotte pure, perciò dovevo andarmene da Beacon ed in fretta.
I branchi sapevano tutto su noi, perciò non potevo di certo andare a rifugiarmi a casa di qualcuno o da qualche parente dei membri del branco, mi pensavano già sottoterra, quando arrivò lui, sempre con una fottuta sciarpa intorno al collo.
Fu Scott a sparare la frase e il primo mio padre gli diede ragione, dicendo ad Isaac di portarmi con lui, ed Isaac pregato da tutti alla fine accettò, fissandomi malissimo ma accettò.

♤♡◇♧

《Siamo arrivati.》Isaac si ferma davanti un grattacielo con circa una settantina o forse più piani, uscendo la chiave dalla tasca del capotto ed aprendo il portone, poi si gira verso Stiles, che era bloccato a fissare triste il palazzo, lo guarda per alcuni secondi e dopo che sospira gli si avvicina, gli leva di mano la valigia ed entra nel portone.

Stiles si sblocca dai suoi pensieri all'inizio sorpreso dal gesto, ma poi si incupisce di nuovo e lo segue dentro.

Isaac era fermo davanti un'ascensore《Entra.》

Stiles non se lo fa ripetere due volte《A che piano stai?》

《L'ultimo.》gli risponde secco il biondo, fissando sempre davanti a se

《Mhhh...》Stiles abbassa lo sguardo per terra "Se c'è tutta questa tenzione in ascensore figuriamoci dentro casa..."

L'ascensore si ferma e il biondo esce girando subito a destra, inserisce le chiavi e una volta aperta la porta si gira verso il castano facendo cenno di entrare.
《Lascia le scarpe lì davanti prima di salire il gradino》

Stiles così chiude la porta, posa lo zaino e leva le scarpe per poi alzare finalmente gli occhi sull'appartamento, ora illuminato dalla luce del sole che entrava dalle finestre che il biondo stava aprendo《Wow》esclama guardandosi intorno, la casa era davvero stupenda a differenza di come se l'era immagianata.
Subito entrato ti trovavi in un enorme salone, con la cucina infondo a sinistra separata dalla stanza da un gradino di rialzamento, poi c'era un'enorme finestra a balconcino e per non parlare dell'enorme camino, è tutto in legno chiaro. Davvero bella come casa.

《Alle tue spalle c'è l'appendi abiti, metti lì il giubbotto e seguimi, ti mostro l'appartamento.》

《Si》

~Ciò che divide Unisce~ {STISAAC}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora