Deadly touch~storia di un villain

Una Proposta Alquanto Interessante

Camminai verso la mensa seguita da zack. Vidi che stava guardando una ragazza e quindi non guardava dove camminava. Mi feci un po' di lato e gli feci lo sgambetto facendolo cadere.

Non mi riuscì a trattenere le risate. Quando vidi zack guardarmi serio mi sentii un po' in colpa.

Gli porsi la mano per aiutarlo ma lui la rifiutò e si alzo
"eddai zack, stavo scherzando" gli dissi ma da parte sua non ricevetti risposta e continuò a camminare seguito da me.

Arrivati in mensa presi un vassoio con l'insalata e mi sedetti al solito posto che di solito condividevo con zack ma... Penso che se la sua presa un po'... Tanto da cambiare posto.

Cominciai a mangiare quando vidi asuna e il suo gruppetto avvicinarsi a me.

Asuna è la figlia della famosa pro hero momo yaoyorozu ed è venerata da tutti i ragazzi.

Pur standoci in classe non ci ho mai parlato molto

"ehy Asuke, ho saputo che hai preso un'altro voto basso" mi disse mettendo il suo vassoio sul tavolo e sedendosi. Così fecero tutti coloro che erano con lei. 

Annuì come risposta, parlare con lei sarebbe solo utilizzo inutile delle corde vocali.

"bhe magari potresti fare un piacere a tutta la scuola e togliercelo da torno" mi disse asuna guardandomi. Fare male a una persona? Non ci avevo mai pensato.

Tutti hanno sempre avuto paura del mio quirk tranne zack e la mia famiglia... Pensavano che gli potessi fare del male.

Chissà magari facendo come mi ha detto asuna riceverei un po' di rispetto ma... A cosa sto a pensare? Non potrei mai farlo.

"mi dispiace asuna ma non lo farò" dissi alzandomi. Posai il vassoio e diedi un occhiata al tavolo in cui si trovava zack per poi uscire dalla mensa e tornare in classe.

Mi ritrovai in classe dasola. Mancavano 5 minuti alla fine della pausa pranzo. Mi sedetti sua scrivania aspettando che entri qualcuno.

Il primo ad entrare ovviamente fu il processore Aizawa
"signorina bakugo, a casa la fanno stare sui tavoli" mi disse. Neanche il tempo di entrare in classe che mi sgrida.

Scesi dalla scrivania e mi sedetti al banco. Non ci volle molto prima che entrassero tutti gli altri.

Asuna si sedette dietro di me e prima che la lezione iniziasse si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi "ripensaci"