Koi no yokan

Zucchero filato secco e dolce

Ciao! Sono brasiliana e sto studiando italiano, quindi se vedi qualche errore, dimmelo!
Buona lettura!
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Fu Chopper a notare la sua strana mania. Mentre Law teneva uno stecchino ricoperto di zucchero filato — preparato appositadamente da Sanji per i compleanno del dottore di Cappello di Paglia — sorrise, fissando il dessert, e guardando avanti con un angolo di quarantacinque gradi, in modo che il suo capello coprisse gli occhi per chiunque guardasse in faccia. Un sorriso troppo caratteristico, Law si ammete più tardi.
"Sei felice che Luffy te l'abbia regalato?" Chopper chiese, al culmine della sua innocenza, senza immaginare gli effeti che tale parole avrebbero avuto in Law.
"Per che pensi che me lo abbia dato?" Chiese Leo, leggermente nervoso e rosso. Esternamente. Internamente, stava infatti crollando.
"Perché sorridi così solo grazie a lui."
Un film girato nella mente di Law. Come un vecchio nastro Che veniva riavvolto — riusciva quasi a sentire il suono — ricordava Dressrosa e Punk Hazard, il modo in cui il suo cappello oscurava sempre la sua vista quando il suo cuoro batteva forte.
Ricordava anche Sabaody e come, prima ancora di incontrare Luffy di persona, avesse fatto esattamente la stessa cosa, mentre gli chiedava se anche Bepo fosse un pirata.
Law ingoiò lo zucchero filato asciutto, ma sembrava più zuccherino che mai. Lui sorrise di nuovi.
"Sì, me l'ha dato."
Chopper era soddisfatto e Law imparò qualcosa in più su stesso quel giorno. In primo luogo, ha scoperto che non era bravo nascondere i suoi sentimenti come immaginava. Secondo, che era troppo calmo quel giorno a Sabaody, quando era complice di un attacco a un Tenryuubito, perché era troppo occupato a gestire quella strana sensazione, quasi come una premonizione, causata dal primo incontro con la persona per la quale, un giorno, si innamorerebbe.
E sorrise di nuovo.