Capitolo 1

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La vista da lassù era bellissima, me la ricordo ancora.
L'Autorità era uno dei luoghi più belli del mondo di Fortnite, sinceramente la preferivo all'Agenzia, anche se le mura che avevo costruito non mi permettevano di vedere molto il sole al tramonto.

Ero seduta nel mio studio che, anche se pieno di foto incorniciate, premi ricevuti negli anni e mobili decorati nei migliori modi, rimaneva vuoto.
La verità è che non lo so fare il capo. Non l'ho mai saputo fare in quel periodo della mia vita in cui ho comandato.

Sentii bussare e subito pronunciai un 'avanti'. Ero abituata a dirlo, erano giorni che rimanevo chiusa nel mio ufficio.
-Signorina Jules.- cominciò Jonesy Sub entrando nella stanza.
-Ti prego, chiamami solo Jules e dammi del tu.- risi.
-Scusami, Jules. Tuo padre vorrebbe vederti, possibilmente oggi, anzi possibilmente adesso. Ti aspetta qua fuori, è arrivato senza preavviso.
-Fallo entrare.- sbuffai.
Jonesy annuì e fece entrare mio padre, dopo uscì e chiuse la porta.

-Sei venuto per rimproverarmi di nuovo per il mio metodo di governare?-
-Avevo da dirti altro, ma se vuoi posso rimproverarti ancora.-
Mio padre era troppo vecchio per governare, perché per comandare un mondo come quello di Fortnite ci serviva una mente giovane e un corpo agile. Perciò mi faceva fare tutto quello che lui avrebbe voluto fare da giovane, né traeva pure vantaggio perché la sua fama e il suo conto aumentava essendo il padre del capo del mondo.
Ma io non lo volevo e non lo sapevo fare. Avevo provato a dirlo a mio padre, ma lui mi aveva negato di cambiare idea.
Mi usava per diventare ricco e vivere bene, e io non potevo fare altro che continuare ad essere sfruttata.

-Che cosa volevi dirmi?- incrociai le braccia.
-Ci sarà una riunione organizzata dall'Esperta di Ricognizione. Lo sai, è una donna molto anziana e conosce segreti che nessuno di noi sa. Pensa che tu ne debba sapere alcuni perché lei crede che ti serviranno per governare meglio. E lei è troppo anziana per farlo, e pure io.-
-Se tu fossi più giovane mi lasceresti in pace una volta per tutte.- sbuffai.
-Non ne riparliamo, tu devi fare quello che ti dico io, capito? È grazie a me se adesso vivi nel lusso.-
-Nel lusso? Questo lo chiami lusso? Avere un padre che ti usa per diventare ricco non è lusso! E non me ne frega niente di essere benestante, l'unica cosa che m'interessa è essere lasciata in pace!- sbottai.
-A me invece interessa di vivere nel lusso, quindi, per favore, non fare la bambina.- mi fulminò con lo sguardo. -E comunque dopo daranno una piccola festa, tu dovrai essere vestita nel miglior modo, non con questi stracci.- indicò i miei vestiti.
-Tanto non posso decidere cosa fare da sola, quindi...- roteai gli occhi.
-Questo è l'invito comunque.- poggiò sul tavolo una busta decorata con ghirigori rossi e neri, mi diede un ultimo sguardo disprezzante e se ne andò.

Sentii bussare di nuovo.
-Avanti.-
La porta si aprì e spuntò la testa di Fade.
-Posso entrare?- mi chiese.
-Certo.- sospirai.
-Tutto a posto con tuo padre? A posto si fa per modo di dire...-
-Mi ha detto che devo fare una riunione con l'Esperta di Ricognizione, sai che palle.- sbuffai.
-Magari potrebbe aiutarti a governare meglio, che ne sai.- cercò di tirarmi su il morale.
-Sarà in ogni caso noioso, quello è l'invito.- mi buttai sul divanetto a lato della stanza. -Non l'ho nemmeno aperto.-

Fade si avvicinò alla scrivania e prese la busta in mano, la aprì ed estrasse la lettera.
-Cara signorina Jules,- cominciò a leggere a voce alta con tono monotono per prendere in giro le parole, sempre uguali, che riceveva Jules nelle lettere. -La ringraziamo per la protezione che da al nostro mondo ogni giorno, senza di lei chissà dove saremo a questo punto... poi qui dice altre cazzate varie, tipo che la conferenza sarà al castello... saremmo lieti di invitarla ad un piccola festa che faremo dopo la conferenza.-
-Ti immagini che festa sarà?- risi.
-L'invitati saranno alcuni nobili, Manie, la capitana delle truppe militari, Ninja, il più potente di Fortnite, Oceania, regina dei mari e anche agente dell'Autorità, e Mida.-
-Mida?-
-È quello che ha rischiato di distruggere Fortnite anni fa. Era a capo dell'Agenzia, l'edificio che c'era prima dell'Autorità. Noi eravamo ragazzini troppo menefreghisti per seguire la politica.-
-Non che ora me ne freghi qualcosa. Odio fare parte della politica. E ora mi tocca fare riunioni e feste di lusso noiose.-
-Devi andarci per forza?-
-Mio padre mi costringe.- sbuffai.
-Volevo invitarti a venire con me all'inaugurazione della nuova discoteca Corso Commercio.-
-Chissene frega di mio padre.- mi avvicinai a lui e gli circondai il collo con le braccia. -Ti mando un messaggio quando comincia la festa così mi vieni a prendere al castello e andiamo alla discoteca.-
-Uuuh, che cattiva ragazza. Disobbedisci al padre per andare a ubriacarti in discoteca.-
-Magari cercherò di non sballarmi troppo... o magari no.- risi dandogli un bacio.
-Come posso non amarti?- rise.
-Beh in realtà non so perché stai con me... io sono una persona orribile.-
-Ma smettila.- mi diede un bacio. -Peggio di Mida non esiste nessuno. Ha rischiato di uccidere tutti noi, e ha fatto bene ad abbandonare la politica.-
-Io non ricordo nulla, sono passati tanti anni da quando ho preso in mano l'Autorità.-
-Ora ti lascio preparare, buon fortuna.- mi diede un lungo bacio e uscì dalla stanza.

Black Braids//Trecce NereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora