Fibrus

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Appena arrivò a riva si rannicchiò appoggiata ad uno scoglio grande come un grattacielo. Guardava con uno sguardo serio e assonnato, l'immenso mare che si estendeva tra i suoi pensieri.

"Hai bisogno di aiuto" chiese il ragazzo che aveva visto per la prima volta in barca. "Io sono Sebastian, vieni, devo mostrarti una cosa" le prese la mano e la portò vicino ad un'onda dalla quale uscì un'hippocampus. "I... io... sono... Talassofobica..." disse Anna guardando la creatura che fuoriusciva dall'acqua, "Eh... cosa significherebbe?" chiese Sebastian imbarazzato, "Scherzi? essere talassofobici vuol dire che hai paura delle creature marine ma, a me piace navigare..."  gli rispose in tono stupito.

"E se ti dicessi che mi piaci?" disse Sebastian con aria sognante mentre era seduto sulla sabbia con la sua coda intrecciata. Ma Anna strinse i pugni al punto di far sanguinare le sue mani con le unghie. Arrivò un'onda alta una quarantina di metri che tutti quanti videro, persino i capi che erano scesi dalla montagna per fare un bagno nell'acqua. Sebastian spalancò gli occhi alla vista di quell'onda. Così fecero tutti gli altri.

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