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Istituto e Orfanotrofio per bambini speciali n°14
MensaSamara guardava il suo piatto con un espressione deliziata.
Un panino al latte traboccante di Nutella attendeva la propria fine.
La bambina col kimono rosso si avvicinò a Samara.
-Ehi, Samara, posso averne un pezzetto?- chiese con fare timido.
L'altra rispose con uno sguardo sicuro -No.-
-Daiiii, per favoreee, ti pregooo-
Sachiko fece gli occhioni teneri e la faccia più pucciosa possibile, ma l'altra rispose 'no' con la testa rimanendo impassibile.
Sul volto della giapponesina comparve un espressione dispiaciuta. Ma fu subito rimpiazzata da un sorrisetto furbo...
Con un gesto fulmineo, afferrò il panino dal piatto di Samara e si alzò in aria, come qualsiasi fantasma saprebbe fare, ovviamente!
-Ehi, ridammi subito il mio panino! Tu puoi volare, non vale!- protestò l'altra stizzita.
-Parla quella con poteri psitici- ribatte malevolmente la bambina col kimono.
-Parla il fantasmino. Ridammelo!-
-No!-
Le due stavano per saltarsi addosso e darsele di santa ragione, ma furono trattenute da un paio di tentacoli neri che sgusciavano fuori dalla schiena di una creatura alta in giacca e cravatta e priva di volto, Slenderman! Un terzo tentacolo prese il panino dalle mani di Sachiko e lo sollevò in alto, lontano da quelle due.
-Insomma voi due, ma la volete piantare sì o no? Non potete fare a metà o prenderne un altro?-
Le due bambine si voltarono verso di lui e, con una espressione furiosa e incredula, ribatterono -NO, NEANCHE PER SOGNO!-
Avevano messo la lite sul personale.
Samara assunse un espressione concentrata. Una fetta di torta andò a schiantarsi a velocità folle sulla faccia di Sachiko.
-Ah-a, centrata!- era trionfante.
A quel punto un pasticcino centrò in pieno Samara
-Hehehe...- Sachiko aveva risposto al fuoco.
Ora, per farla breve, l'intera mensa divenne un campo di battaglia, con omelette, fette di pane con la marmellata, pasticcini e non-so-cosa-sia-e-non-lo-voglio-sapere che volavano da una parte all'altra della stanza, inseguiti da bambini umani e non che cercavano di recuperare i propri dolci ma senza successo.
Slenderman stava lì in mezzo, con la faccia ricoperta di glassa e la giacca con le macchie dai colori più bizzarri. Aveva un espressione (benché lui non abbia la faccia, ma questi sono dettagli) triste e rassegnata a pulire i resti di quella guerra che sarebbe sicuramente entrata negli annali dell'istituto...
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Storia scritta ieri sera alle undici perché non avevo niente di meglio da fare (e no, non avevo voglia di dormire). Spero che vi abbia fatto sorridere leggere le follie che questo pazzo scrive. Sono felice che abbiate letto questa storiella assurda e, detto ciò vi saluto.
Au revoir!
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Samara, Sachiko e il panino
HumorUna Samara Morgan ancora viva Una Sachiko Shinozaki che non ha come hobby quello di aprire in due gli studenti che passano di lì per caso Uno Slenderman perché sì Un panino alla Nutella Cosa succede se a mescolare questi elementi è un scrittore comp...