Buongiorno!
Sono felicissima di comunicarvi che Il tempo perduto ha partecipato al concorso di narrativa "Rocco Carbone", indetto dalla casa editrice "Leonida", e si è classificato primo, vincendo come premio, tra le altre cose, la pubblicazione dell'opera.
Nei prossimi giorni ci sarà la premiazione ufficiale e poi vedremo come evolveranno le cose. Ovviamente vi renderò partecipi di tutto, perché è anche grazie a voi e al vostro sostegno se ho continuato a credere in Mad, Charles, Marianne e tutti gli altri, mentre la vita mi assorbiva in tutt'altri impegni.
Vi lascio con una frase di Rocco Carbone, scrittore calabrese a cui è intitolato il concorso a cui ho partecipato e che ho avuto il piacere di leggere grazie ad esso:
"Quando ero bambino, mi chiedevo che significato avesse la parola felicità, che sentivo pronunciare in casa o da altre persone. Ne parlai una volta con mia madre, e lei mi disse che la felicità c'è quando uno non desidera nient'altro di quello che non ha già, quando si vorrebbe che il tempo si fermasse un poco, per lasciarci in quella condizione: di avere già tutto quello che si desidera. È una condizione che, da bambino, avevo provato qualche volta, la domenica mattina, per esempio, quando saltavo appena sveglio nel letto dei miei genitori e sentivo il calore dei loro corpi così grandi sul mio, la mano di mia madre che mi accarezzava, l'odore forte di mio padre, i peli della sua barba che toccavano le mie guance. E che mi faceva anche paura, mi dava come un senso di vertigine, mi faceva pensare: ma quanto può durare tutto questo? Oppure: cosa ho fatto per meritarmelo?"
Io la trovo bellissima e incredibilmente vera.
Un abbraccio :)
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Il tempo perduto
Fantasy"Il ricordo delle cose passate non è necessariamente il ricordo di come siano state veramente". Esasperata dai continui traslochi della madre, apparentemente ingiustificati, la diciassettenne Madeleine Dodgson non immagina neppure lontanamente le c...