Una giornata... Particolare

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Mi alzo di soprassalto, guardo la sveglia

OH cazzo, le 07:45

Andai di corsa a cambiarmi, senza neanche fare la doccia.

Oh ma dai non guardatemi male, alla prima ora ho scienze con il prof Kakashi, se non arrivo puntuale quello mi ammazza!

Prendendo la cartella e correndo verso la porta mi scappò un sonorosissimo
ACCIDENTI MAMMA PERCHÉ NON MI HAI SVEGLIATO, STREGA DAI CAPELLI ROSSI》.
Per fortuna che in casa non c'è nessuno, i miei genitori sono entrambi a lavoro.
Corro a più non posso per prendere la metropolitana, per arrivare a scuola ci metto all'incirca 20 minuti, divento bianco a pensare alla strigliata del prof. Kakashi, quell'uomo a volte fa davvero paura...
Dopo minuti interminabili le porte della metropolitana si aprirono, schizzai fuori come un lampo, ma proprio lì su quelle strisce pedonali, una macchina quasi mi prese, io irritato sbottai
《Guarda dove vai DATTEBAYO!》

A pensarci bene, dovrei essere io a guardare, ma va bene dettagli, è stato per una giusta causa.

Salutai la segretaria, e di corsa mi diressi in classe la 3C, apro la porta e con un fiatone disumano comincio a chiedere scusa al prof
《Mi scusi prof veramente, non era mia intenzione arrivare in ritardo, la prego, non lo farò più promesso》

Bugia. Grossisima bugia.

Il prof Kakashi tranquillamente mi guarda con aria frastornata, io rosso dalla vergogna abbasso lo sguardo finché Kakashi non aprì bocca
Calmati Naruto, non c'è bisogno, ora vai a sederti

Accidenti, cosa gli è preso?

Mi vado a sedere, ed indovinate chi ho come compagno di banco? Si proprio lui, il teme.
Appena mi siedo mi lancia un occhiata e mi saluta,
《Ciao, dobe》, accidenti a lui senza accorgermene gli lancio uno sguardo fulminante e spero dentro di me che quel teme maledetto prenda fuoco, non scherzavo quando vi dissi che tra me e lui a volte sono rose e fiori invece altre volte spero solo stesse zitto!
Le prime ore passarono in fretta, suonò la campanella

Evviva si mangia!

Allegramente mi dirigo verso la mensa, con il mio ramen preparato la sera prima, arrivato trovo Sasuke come sempre a mangiare da solo, feci per cambiare tavolo, ma il mio sesto senso mi convinse a restare al suo, mi siedo e Sasuke mi guarda con uno sguardo gelido, sussurrando 《Che cosa vuoi dobe?》 Non lo sopporto quando fa così 《Non chiamarmi Dobe, teme! Voglio solo mangiare qui》 mi rispose come al solito un freddo ed inespressivo 《Tsk. Fai quello che vuoi usuratonkachi!》.

Ma perché non si può mai avere una conversazione normale con questo ragazzo? Cosa mangia a colazione yogurt scaduto? È di un acidità unica.

Decido di non rispondere, voglio solo gustarmi il mio ramen, si è il mio piatto preferito!
Dopo qualche minuto intravedo Sasuke mettersi gli auricolari, ad un volume decisamente alto riesco a sentire ciò che ascolta e rimango di stucco, quella è Despair! No, non ci credo, non pensavo che ad un tipo come lui piacesse questo genere, ora che lo osservo meglio è un bel ragazzo, capelli neri tirati indietro e due ciocche ai lati del volto a incorniciargli il tutto, la pelle chiara e pallida, ecco perché le ragazze gli sbavano dietro.
Osservandolo provo uno strano senso, non so definire cosa, so solo che in questo momento sto bene, in tutti sensi.

Non starete pensando che mi piace il teme, vero? Assolutamente no,no,no,no e ancora no!

Immerso nei pensieri e parlando tra me e me non mi accorsi che il teme mi fissa
《Dobe perché mi fissi? Cosa vuoi? Un autografo
Eh no ragazzi no, questa volta sbotto Sempre sfacciato e acido è teme? Ti fisso perché conosco la canzone che ascolti, Despair, è la mia preferita di quel genere, l'ascolto quando disegno, mi tiene compagnia
Sasuke rimase sorpreso dalle mie parole, conversammo un po' sù Despair, poi si unirono gli altri. Sakura e Ino si sedettero accanto a Sasuke, non che lui ne fosse contento ci mancherebbe.
Dopo varie chiacchiere sul calcio, videogiochi, le ragazze sui vestiti, sui trucchi e sugli attori, Kiba propose Domani è Sabato,cosa si fa? Pensavo di andare al Taka》
Proposero diversi locali e bar, ma improvvisamente mi ricordai di un locale a Shibuya, Lo Sharingan.
Senza esitare presi l'iniziativa Ragazzi, mi sono appena ricordato di un volantino che vidi circa un mese fa, c'è un locale a Shibuya chiamato Lo Sharingan, dicono sia molto bello, potremmo andare li》
Dopo averci pensato esclamarono tutti un , sei un grande Naruto》 tutti tranne Sasuke ovviamente, solo un cenno con la testa.
Mi accontento anche di questo. Suonò la campanella, il resto del gruppo si diresse in classe, io rimasi indietro per sistemare il porta pranzo, alzo la testa pronto a recarmi a lezione, quando noto che Sasuke se ne sta fermo allo stipite della porta.

Cosa? Non ditemi che mi sta aspettando, non è da lui, devo avvisare qualcuno, domani nevica!

Dalla porta urla 《Muoviti Naruto non voglio arrivare tardi a lezione per colpa tua》

Ho sentito bene? Mi ha chiamato per nome?

Ok ragazzi, è ufficialmente impazzito quel teme tanto attraente. Ma cosa sto dicendo, non fateci caso per favore, l'ultimo neurone ancora integro si è suicidato probabilmente.
Le ore passarono e finalmente suonò la campanella dell'uscita, salutai tutti quanti e mi diressi verso la fermata della metropolitana.
Rientro a casa.

FINALMENTE.

Come prima cosa preparo un tè caldo, con due fette di limone per giunta, vado nella mia camera da letto, sorteggio il tè mentre penso ad oggi, per quale motivo Sasuke mi ha chiamato per nome? A quel teme piace farmi perdere la testa.

Forse non necessariamente l'ha fatto per questo, cavolo non so che pensare! Forse l'unica soluzione è non farlo.

Accendo il PC e metto la canzone Yura Yura.

Yura yura to yuganda sora e 
Kimi no motto e tonde yuke 
Konna ni mo chikaku ni kanjiteru 
Futatsu no omoi 

Zutto soba ni itta kara 
Aita sukima ooki sugite 
Namaiki na kimi no suna o na henji 
[Mata ne ga... ] sabishii 
Mirarenai machi de naiteru nara

Soba ni inakutemo egao wa todoketai.

L'adoro!

Immerso nei pensieri mi resi conto che è arrivata ora di cena, ordinai del ramen.

Ah dimenticavo di dirvi che mamma e papà rientrano domani, hanno passato questi giorni fuori Tokyo per via del lavoro, mamma è avvocato, papà astrofisico.

Mangio con tutta la calma del mondo, decido di leggere di Stephen Hawking.

La passione per gli astri universo e tutto ciò che lo riguarda, me l'ha passata lui, è sempre roba interessante.

Decido di farmi una doccia calda, e dritto a letto!

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