[presentazione:
La protagonista si chiama Rosa, ha 18 anni, frequenta l'ultimo anno delle superiori ed abita a Milano. È molto riservata, scontrosa e le piace stare da sola. ]Stessa ora,
stessa panchina,
stessi pensieri
e altre sigarette.
La routine di tutti i giorni, ormai diventata un'abitudine; me ne stavo seduta su questa panchina mezza rotta al centro di un parco poco frequentato nel mezzo di un freddo pomeriggio d'autunno così da poter ascoltare i miei pensieri e liberare la rabbia attraverso il fumo.
Uno, due, tre tiri e la mi testa cade all'indietro rilassando tutti i muscoli del corpo mentre guardo le foglie cadere dai rami; uno dei pochi momenti piacevoli che potevo goder-non finisco di dirlo che una voce mi distrae dai miei pensieri.
Decido di alzare la testa e noto un ragazzo più i meno alto 1.70, con degli occhi marroni profondi e dei capelli neri cenere.
Lo guardo con aria incuriosita e si decide a parlare
x: "Hai una sigaretta?"
Ci penso per qualche istante per poi decidere di dargliene una tanto sarei andata a casa a breve.
R: "si, tieni"
Tiro fuori il pacchetto di sigarette e gliene porgo una.
Lui a testa bassa la prende e mentre se ne va mi rifila un grazie ma lo richiamo, questo non mi quadra molto.
R: "ma dove vai così? probabilmente non hai neanche un accendino e poi sei da solo, che stai combinando?"
Ammetto di aver usato un tono un po' acido ma d'altronde sono fatta così.
Lui si ferma per qualche secondo e poi si gira verso di me e con un filo di voce inizia a parlare.
X: "Beh si, effettivamente non ho un accendino ma non posso fumare qui"
È strano forte questo penso continuando a guardarlo per avere più spiegazioni.
X: "diciamo che sono conosciuto sui social e non posso farmi vedere mentre fumo"
Che vita di merda, ecco perché me ne sto da sola e resto fuori da questo "mondo".
R: "qui non passa mai nessuno se non qualche anziano ma non credo che loro ti facciano delle foto"
Lui accenna un sorriso per poi grattarsi la testa imbarazzato.
R: "tieni" gli dico passandogli l'accendino dopo essermi accesa un'altra sigaretta.
Si avvicina prendendo l'accendino per poi sedersi vicino a me ed accendere la sigaretta.
Lo vedo girare la testa verso di me
X: "comunque mi chiamo Emanuele ma tutti mi chiamano Lele"
Odio le presentazioni, non è vero odio le persone.
R: "io mi chiamo Rosa" ed accenno un finto sorriso.
Si gira spesso per guardare se c'è qualcuno, mi fa pena, penso sia straziante vivere così.
Guardo l'ora e noto che sono le 8, i miei mi uccideranno se non torno a casa.
Mi alzo e raccolgo le mie cose
L: "te ne vai?"
R: "si, è tardi"
L: "va bene, grazie per la sigaretta e per il resto"
R: "ciao"
Lo saluto e me ne vado prima che riesca a rispondere.
Appena non riesce più a vedermi inizio a correre verso casa, non posso fare tardi...||spazio me
È una storia diversa dalle solite, però spero apprezziate comunque <3
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Resta con me || Tankele&Gianego
Romance[trama] una semplice ragazza che un giorno d'autunno conosce una ragazzo di nome Emanuele da cui nascerà una forte amicizia che non viene accettata dagli amici di lui.