I problemi di cuore nelle storie per undicenni.

444 47 36
                                    

«Stavo pensando..» iniziò a parlare Jungkook, camminando seguendo la lunghezza della camera da letto del suo hyung. Ogni qualvolta si trovava con un problema tra le mani da risolvere, un nodo da sbrogliare o un dubbio da placare, andava da lui.

Quasi come se fosse un automatismo, ormai Namjoon era diventato l'angelo custode del piccolo Jungkook, sempre con la testa fra le nuvole e le "pulci" nelle orecchie.

Questa era una delle tante occasioni in cui il moretto si ritrovava a tormentare il più grande riguardo i suoi problemi (o meglio, paranoie) di cuore. Ancora una volta, quello strano hyung dai capelli biondo-cenere e dal sorriso accattivante l'aveva portato a mettersi la testa tra le dita.

«Mh..» rispose, allora, dubbioso, il più grande dalla folta chioma viola, disordinata a furia di tutti gli strofinamenti sul cuscino durante uno dei suoi sonnellini da record.

Non capiva, Namjoon, come mai il più piccolo decidesse di avere i suoi "5 minuti" proprio quando lui, nel suo idilliaco mondo dei sogni, era in procinto di tagliare il traguardo nella storia d'amore-totalmente-fittizia con Kim Seokjin, la sua cotta da tempi immemori.

Povero piccolo Namjoon, mancava sempre così poco per sfiorare le labbra del più grande! Però ogni volta, (sempre nel sogno, eh!) compariva un saltellante Jungkook che, in preda al panico, correva nella sua direzione, puntualmente gli scuoteva violentamente le spalle e.. eccolo tornato nella realtà!

La stessa triste realtà dove quel bel ragazzo di nome Kim Seokjin non sapeva minimamente dell'esistenza del povero Namjoon, la stessa crude realtà dove il violetto non era altro che il coinquilino di un bimbo (dal corpo fin troppo palestrato) che un giorno lo faceva esasperare e l'altro.. pure!

Però questa è un'altra storia. Converrebbe riaggomitolare il filo e riprendere da dove avevamo lasciato i nostri protagonisti da strapazzo.

...Dov'eramo arrivati?

Ah, sì!

Quell'anima pia di Namjoon era stato svegliato dal terremoto che il ragazzo con cui divideva l'appartamento di solo 3 vani aveva provocato, lo stesso che portava i capelli alla rinfusa e i vestiti oversize (che lo facevano apparire come un liceale in preda agli ormoni, invece che un universitario prossimo alla laurea).

«Cosa mi starebbe a significare quell'espressione, Kim-Hyung?» si fermò all'improvviso il bambino-col-corpo-da-sollevatore-di-camion, nel bel mezzo della stanza, per poter guardare accigliato quello che da anni, ormai, era il suo fidato consigliere.

«Niente, solo che è pericoloso quando lo fai..» ottima tecnica quella di Namjoon, cercare di sfotterlo per alleggerire la tensione! O, almeno, sarebbe stata un'ottima pensata in un'altra occasione, magari in un momento in cui il moro non sarebbe stato una bomba ad orologeria pronta ad esplodere..!

«Ah-ah! Simpaticone!» Ecco, come pensavo. Jungkook non l'aveva presa molto bene, la sua uscita. Però, ragazzi, non possiamo che biasimarlo.
Quel povero ragazzo era alle prese con la sua prima vera storia d'amore, la sua prima relazione in assoluto!
Non aveva tempo per cose futili come.. come le uscite senza senso del suo hyung!

«Forza, dimmi. A che pensavi?» gli chiese astutamente il ragazzo ancora seduto sul suo letto disordinato, mentre cercava di mettere in ordine la zazzera che aveva in testa.

«A lui.» fu quasi spontanea ed automatica la risposta di Jungkook. Le labbra si erano mosse da sole. Le corde vocali, però, troppo timide, non avevano osato pronunciare il nome del protagonista dei suoi tormenti.

Pensandoci, d'altronde, sarebbe stato inutile. Non è sempre stato lui il centro dei suoi pensieri?

«C'avrei scommesso, sai? Accidenti! Per una volta avrei potuto vincere dei soldi alla lotteria!»

I QUATTRO SENSI DEL CUORE. ➺kth ; jjkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora