Chapter 1

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Fine settembre. Il sole era alto, il mare infrangeva le onde contro la sabbia, le grida dei ragazzi riempivano la spiaggia bollente. Era uno dei pomeriggi più caldi, i miei lunghi capelli neri erano mossi dal vento e io ero seduta insieme a Grace, la mia migliore amica, sul nostro asciugamano, con i piedi infilati nella sabbia. Settembre non era mai stato così bello, ero semplicemente felice. La spiaggia era affollatissima, la rete posizionata al centro, vicino il piccolo chiosco delle bevande, tutti erano in fermento per la partita di beach volley a cui io stavo per assistere nonostante la mia scarsa voglia. Non appena sentì un fischio Grace balzò in piedi.

-Sbrigati, stanno iniziando.- urlò frettolosamente. Mi alzai lentamente e mi incamminai dietro la bionda. Camminavo in modo sfaticato dimenticandomi che sulla spiaggia ci fossero altre trecento persone, perciò davo spallate e gomitate a chiunque.  I miei pensieri si interruppero quando mi ritrovai con la faccia sulla sabbia. No merda, non ancora. Istintivamente avevo poggiato le mani a terra, giusto in tempo per non spiaccicare del tutto la faccia sulla sabbia. Ruotai velocemente sulla mia posizione e mi alzai da terra. Vidi quattro meravigliosi visi a fissarmi preoccupati. Grace intanto rideva sotto la sua mano. Uno di loro si era alzato e mi si era posizionato vicino.

-Stai bene?- mi disse bloccandomi lo sguardo con i suoi occhi ghiaccio . Non sapevo cosa rispondere, era così bello, aveva i capelli biondi alzati in un ciuffo, un piercing al labbro inferiore, un sorriso perfetto e due occhi che  pietrificavano.

-Ehm... si, si.- dissi scuotendo la testa.

-Scusa, è colpa dei miei piedi.- si intromise il riccio che aveva piegato le gambe. Mi sorrise e io ricambiai.

-No tranquillo, sono io che ho un senso dell'equilibrio davvero pessimo.-risposi cercando di farlo sentire meno in colpa possibile. Ormai ero riuscita a farci l'abitudine con la mia insistente propensione alle cadute, ma gli altri no. Ci fu un lungo momento di imbarazzo, noi fissavamo loro e loro fissavano noi.

-Comunque, io sono Michael.- disse il ragazzo dai capelli rossi.

-Megan e Grace.-ci indicai.

-Luke, Calum e Ashton.- dissero a turno gli altri. Erano tutti bellissimi. Cercai di impormi di stare calma e sorridere.

Non li avevo mai visti prima, mi ero trasferita da qualche mese a Sidney ma non avevo mai incrociato quegli sguardi prima d'ora e ne ero delusa.

-Noi andiamo.- dissi poi distogliendo lo sguardo di Grace da Michael. -Ci vediamo.- aggiunsi, colpevolizzandomi per essermene andata. 

Mi incamminai con Grace emozionata verso il chiosco e mi sentì circondare improvvisamente i fianchi.

-Una vittoria meritata.- disse Austin lasciando un bacio sul mio collo.Austin era il capitano della squadra di calcio della scuola, lo conoscevo da quando mi ero trasferita. Cercai di liberarmi dalla presa e mi voltai per incontrare ancora quegli occhi così profondi. Con mia grande sorpresa loro ci stavano ancora fissando e Grace sorrideva a qualcuno che per me fu impossibile da capire visto che avevo puntati addosso otto occhi meravigliosi. Spostai lo sguardo e andai a prendere un ghiacciolo. Poi tornai indietro con Grace che sorrideva felice alla vista dei quattro ragazzi  che parlavano tra loro. Gli passai davanti cercando di attirare il meno possibile la loro attenzione ma non ci riuscì visto che una voce mi chamò.

-Meg,Megan aspetta.- mi voltai e vidi Austin che si dirigeva verso di me.

-Questa sera c'è una festa qui in spiaggia, per festeggiare la vittoria. Spero di vedervi.- disse.

-E chi se la perde una festa.- rispose Grace divertita. Non avevo nessuna voglia di andare ad una festa dove avrebbe partecipato anche Austin, ma Grace voleva andare e non l'avrei lasciata sola.

-Ci vediamo stasera.- disse e si avvicinò al gruppo dei quattro ragazzi che accettarono subito l'invito di Austin alla festa. Adesso avevo un buon motivo per partecipare.

The Beach || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora