"new york, è una città abbastanza spenta.
le persone che albergano qui, hanno i volti spenti come se alla città mancasse qualcosa,forse, il rapporto sociale. Perché pensavo ciò? - bhe, basti guardare i loro occhi che si scontrano anche con persone conosciute e dalle loro bocche non emerge nemmeno un triste 'ciao'. mancava l'amore, mancava l'amicizia, mancava persino l'odio che movimentava le giornate. mancava tutto. Come ciliegina sulla torta, c'era il maltempo che colorava il cielo di un colore grigio, lugubre e osceno. - se potevo aggiungere - new york, ha bisogno di qualcosa ma non so cosa"
Sette ottobre 2002.
Ecco, avevo riempito la terza fila del mio nuovo diario, intitolato: 'la mia vita a new york'.
Richiusi il diario e allegai la pena vicino ad esso in modo tale da non poterla perdere. amavo scrivere la mia vita, le mie giornate, i miei pensieri e le mie paure su quel piccolo quadernetto comprato prima di partire. ciò che mi legava alla scrittura, inoltre, era che non avevo amici. nemmeno uno, nemmeno mezzo. scrivere mi aiutava a sentire meno sola. Direte:"come può una ragazza di diciannove anni appena non avere nemmeno una migliore amica?" semplice, ne avevo una sola. una troia che non faceva altro che buttarmi via il ragazzo e svignarsela con un'altra che non ero io. Da lì in poi, ho odiato le persone, le promesse che possono dire, gli abbracci e qualsiasi forma d'affetto ma qualcosa, dentro me, continuava a crederci. un qualcosa che tutti chiamiamo speranza. Quel filo sottile che ci lega a qualcosa o a qualcuno.Mi alzai dalla mia piccola scrivania e sospirai, richiudendo la finestra che aveva lasciato oltrepassare dell'aria nuova che aveva scacciato quella pesante del chiuso che albergava quel mio piccolo appartamento regalatomi da mio padre dopo la mia decisione di trasferimento. Non avevo ben chiaro, però, il motivo di esso. Forse,la ricerca di un futuro migliore, forse la ricerca di un mondo o di una vita migliore.
Accesi lo stereo e cominciai ad ascoltare musica alle mie orecchie piacevole: break the silence-nick jonas. il più piccolo dei Jonas Brothers, il mio gruppo preferito sin dai tempi delle medie,poi, per qualche strana ragione, li ho abbandonati. Mi facevo schifo da sola, okay. Mi avvicinai alla mia valigia posta sul divanetto leggermente rotto e l'aprii, afferrando diversi indumenti e incamminandomi verso la mia camera. Vivere da sola, un pò mi eccitava ma allo stesso tempo, avevo paura di sentirmi sola. Insomma, nessuno vuole sentirsi soli. Sentirsi soli è orrendo, è come chiedere aiuto ma nessuno che ti ascolti. Essere soli era un qualcosa che non auguravo a nessuno.
Giunta nella mia camera, aprii l'armadio e aspirai l'odore del deodorante lasciato da mia madre durante la sua permanenza qui, affinché il mio primo giorno fosse accogliente come la casa in cui abitavo prima della mia decisione di trasferimento."Odore di vaniglia misto a cocco, che buono" - pensai, accennando un piccolo sorriso. Presi una gruccia e vi poggiai su uno dei vestitini che avevo appena afferrato dalla mia valigia. Così feci con il secondo e poi con il terzo. Ritornai in salotto e presi il restante dei vestiti, appendendoli su una singola gruccia. Nei diversi cassetti, vi riposi, la roba intima e i calzini. Nella scarpiera posta dietro la porta, posai quelle poche scarpe che possedevo. Infine, afferrai il mio quadro preferito e lo poggiai sul muro affinché potessi appenderlo nel migliore dei modi. Era un quadro a cui tenevo particolarmente,che amavo con tutta me stessa. Non era un dipinto di chissà qualche importanza ma era una semplice foto su tela che ritraeva un eroe di tutti i tempi: Cory Monteith - the quarterback. L'idea che dovessi andare a lavorare per lui e per coloro che recitavano in glee mi eccitava quanto il vivere da sola ma era il lavoro, il mio, e non potevo permettermi di compiere scemenze. "Mi raccomando Emily, mi fido di te" - mormorai fra me e me.

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Fanfiction"qualsiasi cosa accada,io sono con te. ci sarò al tuo compleanno,ti seguiró durante la tua carriera e ti stringerò la mano tutto il tempo. sarò sempre con te". Protagonisti; - cory monteith(the quarterback). - Emily (personaggio inventato). New York...