Ecco che siamo giunti al mese del mio compleanno e, nessuno qui si azzarderà a farmi gli auguri perchè sono quella in mezzo che conta di meno. Mia madre all'apparenza sembra una tranquilla donna del Texas, gentile e simpatica ma bisogna conoscerla per giudicarla. (Ci si puó aspettare di tutto da una così) .
Ero ancora comodamente distesa sul mio comodissimo letto a fissare noiosamente quel soffitto, senza accorgermi che Bill, Peter e Jessy , i miei fratellini erano spariti dal letto… solo allora capii il perchè di quella comodità.
Alzai le braccia verso l'alto stiracchiandomi e tirai uno sbadiglio proprio quando I miei fratelli entrarono.
Battevano le mani ridendo e cantando una tipica canzone che si usa in Argentina nonostante sia in Inglese che diceva : " This is your birthay song, is the birthay song! " e andavano avanti così per minuti aspettando da quel che capii dei miei battiti di mani che arrivarono appena me ne resi conto .
Appena finirono , si avvicinarono e diedi ad ognuno un tenero bacio sulla guancia che li fece nuovamente sorridere.
Vidi solamente dopo qualche secondo di nervoso silenzio che Jessy,la più grande tra I tre teneva dietro le mani un mqzzo di fiori all'apparenza appena colti.
Li salutai ed uscii pensando a cosa cucinarmi per colazione ma, trovai il tavolo nella sala da pranzo ricco di cose buone che da ció che mi ricordavo solo la mamma sapeva preparare.
I miei mi diedero un bacio in fronte ed I miei fratelli maggiori una pacca sulla spalla che mi stuzzicò qualche risata.
Portarono una torta con delle candeline intorno ed in mezzo altre due a che formavano il numero 18…
Caspita! 18 anni! Non me lo ricordavo più… sinceramente non avevo neanche pensato ai miei anni, solamente al fatto che nessuno mi avrebbe festeggiata.
Finiti tutti I festeggiamenti capii che finalmente potevo fare cioè che volevo senza alcun ostacolo con la targhetta genitori.
Macchina, lavoro, niente più scuola di lì a poco e la cosa mi terrorizzava fin troppo.
Ma la persona che desideravo mi facesse gli auguri era il ragazzo visto più di un mese prima che mi aveva letteralmente conquistata.
Era sciocca, stupida questa cosa, un inutile sentimento che non avrebbe dovuto suscitare nulla di particolare in me… eppure era tutto l'opposto.Quello stesso giorno riuscii a.scoprire che il suo nome era Alberto e così, passai la mia giornata in pace a pensare a quello splendido nome.
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love his
RomanceL'appassionante storia di una ragazza che ha la sua prima cotta a 17 anni… una di quelle vere. Queste pagine sono scritte in prima persona per far capire meglio le sue proprie emozioni, i ragionamenti della sua testa che man mano che va avant...