Prologo

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Con il tempo ho imparato che la vita é fatta di istanti.
E come diceva Eraclito "Nello stesso fiume non é possibile scendere due volte".
O come mia madre che citava una frase di Ralph Marston: "Questo momento è una tela vuota e tu sei un artista di straordinaria abilità.
Quale capolavoro creerai questa volta?"

Cara mamma, altro che capolavoro, mi auguro di non creare l'ennesimo disastro.

Mi chiamo Ambra, ho 26 anni e sono una libera professionista, per non dire disoccupata insomma.

La mia passione più grande è la scultura e di tanto in tanto lavoro per un negozietto al centro città producendo per loro qualche scultura o ceramica.
Il mio sogno più grande ? Laurearmi finalmente.
La mia vita negli ultimi tempi ha avuto dei trascorscorsi un pó particolari, prendete una bella tazza di tè o caffè, quello che vi pare, mettetevi comodi e ascoltate quella che é stata fino ad oggi la mia miserabile vita.

Iniziamo dal principio, sono figlia unica di due fantastici genitori.
Ho perso mia madre il giorno in cui ho compiuto 16 anni la causa é stata una malattia polmonare e la cosa peggiore é che lei ne fosse a conoscenza e che non mi abbia mai detto nulla al riguardo.
Papá, anche lui sapeva tutto, ero molto arrabbiata all'inizio ma poi quest'ultima mutó in dispiacere fin quando non capii che l'avevano fatto per me, per non farmi vivere con il peso e la consapevolezza che da un giorno all'altro avrei potuto perdere mia madre.
Che donna meravigliosa, testarda e dolce d'animo che era, non mi abituerò mai alla sua assenza.

Da quel giorno la mia vita ha iniziato a prendere un risvolto più tragico.
Al partire dal fatto che non ho più festeggiato il mio compleanno, iniziai a chiudermi in me stessa in quello che era il mio mondo nel quale non entrava nessuno.
Solo con l'inizio dell'università iniziai ad aprirmi di più, scelsi Storia dell'arte lo stesso che scelse mia madre.
In qualche modo volevo sentirmi vicino a lei, volevo farmi spazio in quella che era la sua più grande passione e comprendere cosa ci trovasse in essa.
Il resto della famiglia è sempre stato molto presente nella vita mia e di mio padre per cercare di riempire quella sorta di vuoto che si era creato,ma purtroppo nonostante i loro sforzi quel vuoto a forma di mamma nella nostra vita non potrà mai essere colmato se non da lei stessa e dai ricordi che la tengono viva nei nostri pensieri e l'amore nei nostri cuori.

Durante gli anni di università conobbi Giorgio tramite mia cugina, i quali erano molto amici.
Passammo molto tempo insieme e diventammo subito amici e con il tempo ci innamorammo.
Pur di stare insieme decisi di lasciare gli studi e trasferirmi a Milano con lui, in modo che potesse aprire il suo studio odontotecnico dove il padre gli ha lasciato le veci.

Nonostante avessi lasciato gli studi,l'unica cosa che mi legava a mia madre, per quello che pensavo fosse amore sembrava che tutto stesse per andare per il verso giusto, che finalmente avessi fatto la scelta giusta.
La sera del nostro terzo anniversario mi fece la proposta di matrimonio che io accettai senza alcuna esitazione.
Nei mesi successivi eravamo tutti presi con l'organizzazione del matrimonio fino a quando, 3 mesi prima della cerimonia, giorgio una sera decise di lasciarmi e che in poco tempo avrei dovuto fare le valigie e andare via.
In sostanza non ero soltanto stata lasciata prima del matrimonio ma pure cacciata di casa.
La sua motivazione ? Non era pronto a fare quel passo così importante, non era pronto al matrimonio.
Inutile dire che passai l'intera notte a piangere in una stanza d'albergo.

La cosa mi puzzava parecchio e nei giorni a asseguire iniziai a seguirlo, ci terrei a precisare che non sono una stolker, dovevo sapere quale fosse la verità.

Volete sapere cosa ho scoperto?
Che si vedeva con un'altra ma non una ragazza qualsiasi, bensì la mia cuginetta..si colei che ci aveva fatto conoscere.

É stata una brutta batosta, inutile dire che dopo una bella sfuriata avanti i loro occhi alla uomini e donne ho ignorato la loro esistenza e sono tornata nella mia amata città: Napoli.
Papá non si era mai fidato di quel Giorgio, e aveva ragione a questo punto.
Tutt'oggi mi pento delle scelte prese negli ultimi anni perché se non fosse per quell'idiota ora sarei laureata.
Ma non voglio piangermi addosso perché ho deciso di riprendere il mio percorso di studi, voglio laurearmi!

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