Sono una pentola a pressione
Quando sbrocco faccio impressione
Incazzato nero, non circola sangue
Infarto del miocardio divento bianco
Non circola lungo il mio corpo
Inerme come se mi avessero legato
Mentre scrivo ne sono affamato
Perché non so fatto de vetro.Se scoppio statemi lontani, abbandonatemi
Perché se mi state vicini vi dirò tutto quello che penso
Ma è meglio se non lo sapete quello che penso, penso
Fino a che siete in tempo scappate, allontanatemi.Vi ho colpito le arterie coronarie
20 minuti danno irreversibile
Cambio marcia divento impassibile
Anche se ci incrociamo per le vie
E ci scambiamo sguardi di ricordi
Ricordi? Siamo morti forti
Metamorfosi, ricordi contorti
Di una vita con i pantaloni corti
Con gambe piene di tagli, graffi
Noi che usciamo fuori di testa, matti
Esci dalla mia vita, alza i tacchi
Non ho voglia di stare in sbatti.Me la faccio passà scrivendo sta canzone
Io che continuo a sperare di imparare la lezione
Sfogo con le dita che digitano sulla tastiera
Con le dita che trasmettono impulsi alla tastiera
Musica in sottofondo, flusso di coscienza
Imparo e scrivo ciò che arriva dalla mia coscienza
Se poi però perdo il filo del discorso è perché ora son tranquillo
Come dopo che la ho fatta passare con l'alcol, brillo.Per un po' non penso a tutta la merda che mi circonda
Che forse non esiste ma che io vedo ovunque
In un limbo la mia mente affonda
Forse non esiste ma la vedo ovunque.
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00:55
PoetryOgni tanto la sera mi assalgono pensieri che non riescono a farmi dormire, una delle tante sere decisi di trascrivere i pensieri sulla notte del telefono come fosse un flusso di coscienza.