...
Ti ho sempre amato, fin dall'inizio...
Quando ti ho visto per la prima volta è stato come se avessi visto un angelo, a quei tempi ti eri appena tinto i capelli di un viola stupendo che ti faceva risaltare i tuoi occhi azzurri.
Non potevo crederci, eri la mia prima cotta, è successo così velocemente che non me ne resi conto, ho sempre pensato che essendo entrambi maschi non avrebbe potuto funzionare per colpa delle regole della scuola severa in cui andavamo...
Il mio amore per te non è mai diminuito, anzi, l'opposto direi.
Andava tutto bene, eravamo diventati amici finalmente, avevamo molte cose in comune, e andavamo molto d'accordo, così tanto che non mi ricordo l'ultima volta che abbiamo litigato...
Anzi... no..., me lo ricordo... era successo il mio incubo peggiore...
Gli altri lo sapevano della mia piccola cotta per te, avevo chiesto non so quante volte di tenerlo segreto...
Alla fine lo hai scoperto, non so chi te lo abbia detto, ma quello fu il nostro primo e ultimo litigio.
Non mi ricordo il motivo del litigio ma mi ricordo che ad un certo punto mi hai detto la cosa peggiore che avessi mai sentito, eri fidanzato. Il suo nome era Cico, beh si fa chiamare così ovviamente, non so ancora il motivo ma penso c'entri il suo cane?, beh non importa.
Dopo quel litigio non ci parlammo per almeno una settimana che per me era sembrata un eternità...
Lo sapevo di aver commesso un errore a confidarmi con i miei amici a riguardo della mia cotta per te ma mi serviva qualcuno con cui parlarne e sfogarsi...
I giorni passarono e più voi due vi amavate più sentivo qualcosa in me cambiare, la risposta mi fu chiara un paio di giorni dopo quando, mentre camminavo vicino al parco, sentii voi due dirvi quanto vi amate e che speravate di passare la vita insieme...
Mi venne l'istinto di tossire per qualche motivo e quando guardai la mia mano vidi sangue e un piccolo petalo di una rosa, corsi a casa e nel panico non sentii qualcuno urlare il mio nome.
Quando finalmente entrai in casa mi misi al computer e cercai una risposta al mio problema, lo so che google non è un dottore e per questo non trovai niente.
Prenotai un appuntamento da un dottore più vicino da dove vivo così dal non far saper nulla a mia madre...Quando il giorno dell'appartamento arrivò feci finta di andare a scuola come al solito ma invece presi il pullman e mi arrivai all'ospedale per cercare una risposta.
Finalmente qualcuno mi aiutò, il dottore mi disse che la malattia si chiamava "Hanahaki Desease" e che le uniche cure erano due:
la persona che amo deve provare gli stessi sentimenti
o fare un operazione per rimuovere i fiori dai miei polmoni, che risulterebbe nella perdita delle mie emozioni...Mi diede una settimana per prendere la una decisione sul cosa fare... scelsi la seconda opzione, sapevo benissimo che la prima non si sarebbe mai avverata...
Durante la settimana la malattia peggiorò sempre più, ormai tutta la scuola sapeva del mio stato, un giorno provai ad uscire da camera mia per andare a scuola, sapevo benissimo di non riuscire a far niente, non potevo usar la mia bocca dato che era piena di fiori, sangue e petali.
Appena feci un passo nella mia classe, feci per tossire, tutta la classe si girò verso di me e inizio a farmi domande sul perché non c'ero o sul perché avevo fiori nella mia bocca e stavo perdendo sangue, sinceramente non sapevo nemmeno io quale delle due era peggio ma risposi alla maggior parte delle domande scrivendo su un foglio che molto lentamente si sporcò di piccole gocce di sangue...
Naturalmente a Stre non dissi nulla, non volevo essere un peso per lui, fortunatamente era in una classe diversa dalla mia e quindi fu facile ignorarlo.
Il giorno dell'operazione arrivò e con mia madre arrivai all'ospedale, il dottore che mi ricevette era molto simpatico, mi mostrò la stanza in cui sarei stato per qualche giorno dopo l'operazione.
Prima dell'operazione dissi il mio ultimo e sincero 'ti voglio bene' a mia madre che scoppiò in lacrime sapendo che suo figlio non avrebbe più ripetuto quelle parole, o almeno con vero amore...
Non ricordo nulla dell'operazione ma mi svegliai sul letto bianco della stanza che mi avevano assegnato, l'operazione aveva avuto successo, anche i dottori erano sorpresi, non avevano mai visto nulla del genere, non si sarebbero sorpresi se fossi morto su quel lettino pieno di sangue e rose...
Tornando al presente, invece.
Ho smesso di frequentare quella scuola e tutti i miei vecchi amici... non mi mancano ovviamente, non provo empatia e non la proverò mai più.
Chiusi il diario, soddisfatto... una piccola lacrima cadde sulle pagine, mi alzai dalla scrivania, senza pensarci molto.
I'm happy if you're happy...
The End.
STAI LEGGENDO
♡ Hᴀɴᴀʜᴀᴋɪ Dᴇsᴇᴀsᴇ • Oɴᴇ Sʜᴏᴛ ♡
Short StoryL' Hanahaki Desease è una malattia nata da un amore non corrisposto, in cui la gola del paziente si riempirà di fiori, quindi procederà a lanciare e tossire i petali, (a volte anche i fiori). Uno degli unici modi in cui la malattia "scompare" è se l...