NB: La maggior parte delle date da me scritte sono realmente collegate ad episodi realmente accaduti. Ovviamente, io ci ho romanzato intorno. Buona lettura.
Febbraio 2009.
La prima volta che vidi la testa riccioluta di Harry fu un primo febbraio.
Mi ricordo ancora - come se fosse ieri - i suoi occhi eccitati quando stava maldestramente scartando la carta che mi ricopriva ormai da più di una settimana, eccitazione che può solo avere un ragazzino nel giorno del suo quindicesimo compleanno.
Accanto a lui ogni membro della sua famiglia lo guardava con un sorriso stampato sulle labbra, in particolare quella sua lontana zia venuta appositamente a Holmes Chapel per festeggiarlo.
Fu lei che mi comprò, in un negozietto sperduto del suo paesino in cui l'unica cosa si premette di appurare è che fossi abbastanza caldo.
Mi avvolse in una carta bluastra e mi ripose in una mensola del salotto, dove rimasi indisturbato fino al giorno prima, quando mi sentii sollevare e mettermi in una borsetta fin troppo piccola per contenermi.
Durante il tragitto in autobus pensai che -davvero? Un cappello come regalo per un quindicenne? - e non fraintendetemi, sono davvero un signor cappello, alla moda, con il giusto stile adatto ai giovani , ma magari un gioco per la Play Station sarebbe stato più gradito, giusto?Sbagliato.
Considerato che io - insieme ad un microfono nuovo di zecca regalatogli da sua sorella - fummo i regali più apprezzati.Mi indossò subito, nonostante fosse al chiuso e nonostante la temperatura in quell'ambiente superasse di molto i diciotto gradi.
Ciò magari avrebbe dovuto farmi capire subito che da quel momento sarei stato con lui molto spesso.
Novembre 2009
L'idea di xfactor nacque all'incirca un anno dopo il mio arrivo.Era la fine di Novembre , e approfittando delle imminenti vacanze Natalizie, era stata organizzata una battaglia di band emergenti tra varie scuole.
Caso volle che giusto cinque mesi prima Harry avesse formato un gruppo insieme ad altri tre suoi amici: i White Eskimo.
E sempre caso volle che non solo parteciparono, ma vinsero anche.
E devo dire che Harry non era niente male, così non mi stupii più di tanto quando fu proprio il presentatore di quella competizione provinciale a dirgli privatamente "Hai stoffa ragazzo, dovresti andare in tv. Partecipare a qualche talent show. Magari ad xfactor, non so".Se in un primo momento Harry ci pensò seriamente, non lo diede a vedere.
Fatto sta che, appena qualche giorno dopo, si mise al computer andando sul sito del programma, per informarsi sul quando si sarebbero tenuti i prossimi provini per la nuova edizione.Il resto fu subito molto veloce, Harry ne parlò con Anne - che lo appoggiò senza remore- e ben presto fu messa al corrente tutto il resto della famiglia.
Harry cominciò a provare ogni giorno per ore e ore la stessa canzone al punto che credevo l'avrebbe potuta cantare appeso a testa in giù.E quindi eccolo lì, il ventisette marzo alle quattro del mattino diretto alle audizioni di Manchester, con tanta buona volontà e una sciarpetta marrone legata al collo.
E quando Anne gli domandò il perché "volesse a tutti costi portare quell'orrendo cappello" , lui si limitò a rispondere che sentiva che gli avrei portato fortuna.
E considerato che -col senno di poi- la prima audizione la superò con due sì, (anche se non mi aveva direttamente indossato in quel momento) forse non aveva tutti i torti, no?
Marzo 2010
Fu quello stesso giorno di Marzo che accadde.
Harry mi indossava ancora e ormai era in attesa del suo turno da ben otto estenuanti ore e , secondo quanto aveva letto in internet, il tempo stimato di attesa prima della propria esibizione era di almeno dodici.
Così, dopo aver provato per almeno la trecentesima volta la propria canzone, non gli rimaneva alto che girovagare per il palazzetto, in attesa del proprio turno.
Aveva provato anche a colloquiare con qualche altro aspirante partecipante - una ragazza di circa vent'anni e un uomo già sulla trentina- ma suppongo fossero tutti e tre troppo agitati per poter intraprendere una conversazione che potesse durare più di dieci minuti.
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Testimonianza di fili intrecciati e tessuto di lana. || Larry Stylinson
FanfictionTutto dal principio. Una cronaca degli eventi, raccontata da qualcuno un po' speciale. Ma che sa tutto, perchè ha visto tutto.