chapter 8

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Harry continua ad avvicinarsi e se continua così mi verrà un infarto.
Sento il suo fiato diventare un tutt'uno col mio, mi sta accarezzando il viso con una dolcezza incredibile.
Le sue labbra sono a pochissimi millimetri dalle mie, ma non riesco a capire il perché lo stia facendo.

Improvvisamente Madison comincia a piangere e subito mi allontano da Harry senza nemmeno guardarlo in faccia, per avvicinarmi alla piccola.

«Ehi... ehi, va tutto bene.» dico piegandomi sulle ginocchia e sollevando lo schienale del passeggino poco dopo. «Ciao amore.» sussurro accarezzandole una manina.
«Vuoi andare a casa?» le dico dolcemente, lei mi guarda con i suoi occhi verdi stracolmi di lacrime. «Sarai stanca, fa anche caldo... andiamo a casa dai.»  mi alzo e mi volto verso Harry, che è di spalle con le mani fra i capelli ricci resi ancora più belli per via dell'acqua salata.

Sembra pensieroso, io ho ancora lo stomaco sottosopra a causa di quella stretta vicinanza e delle sue labbra che hanno sfiorato le mie.
Ancora non riesco a capire il perché l'abbia fatto, o almeno, abbia provato a farlo.
Ci conosciamo da 3 giorni, come può pensare di potermi baciare senza nemmeno conoscermi?

Harry Styles, se pensi che io sia una ragazza così facile, ti sbagli di grosso.

Tossisco fintamente e mi schiarisco la voce. «Ehm... Harry?» lui si volta e mi guarda.

L'abbronzatura lo rende ancora più bello, cazzo.

«Che succede?» «Penso che Madison voglia andare a casa.» dico mordicchiandomi il labbro. «Ah sì? Mia sorella, a soli 9 mesi, ti ha detto di voler andare a casa?» dice sarcasticamente avvicinandosi di nuovo.
Io indietreggio e deglutisco. «In realtà sono io a voler andare a casa, non voglio più stare qui.»

Swami, ma cosa ti passa per la testa?

Nel viso di Harry scompare il sorriso e improvvisamente il suo sguardo si incupisce.
Lo vedo serrare la mascella e annuisce. «Chiaro.» annuisce di nuovo e raccoglie i teli mare mettendoli nel borsone.

Nel giro di pochissimi minuti Harry ha già sistemato tutto e ci ritroviamo in macchina in viaggio verso casa, durante il quale nessuno dei due ha detto una parola.

La radio è stata accesa per tutto il tempo, giusto per limitare l'imbarazzo di quel silenzio fra noi.

Mentre guardo fuori dal finestrino, attraverso lo specchietto retrovisore vedo che Harry di tanto in tanto si volta a guardarmi e quasi mi sento in colpa per essermi comportata da stronza con lui senza ragione.
Potrà sembrare stupido, ma credo di essere stata dura con lui.
Probabilmente il mio tono di voce e la mia frase avranno dato il via a un'infinità di pensieri nella mente di Harry.

«Siamo arrivati.» dice Harry con freddezza una volta accostata la macchina.

Sono stata così persa nei miei pensieri da nemmeno essermi accorta che fossimo arrivati nel viale di casa sua.

Senza dire una parola scendo dall'auto, prendo Madison e vado dentro casa.

Salgo al piano di sopra e dopo averle preparato i vestiti puliti, le faccio il bagno e una volta pronta scendo in salotto tenendola in braccio.

Non vedo Harry in giro e una volta entrata in salotto, vado per mettere Madison dentro il box giochi e solo in quel momento vedo che Harry si trova disteso sul divano mentre fissa il tetto. «Harry, si è fatto tardi... io vado.» lui nemmeno si volta a guardarmi, si limita ad annuire.

"Bah, che strano." penso.

«Ciao Mad, a domani.» sorrido alla piccola e vado via da casa di Harry.

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