34.incontro

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Di solito non sono così terrorizzata di entrare nello Starbucks.

Eppure qui ora sono nervosa di mettere piede qui dentro.

Sabato 3 giugno 4:20

Levi
Ti vedo
Letto 4:20

CAZZO ORA Può VEDERMI.

Forse è meglio se me ne vado.

Ciao ciao Levi, ti amo ma ho paura di parlarti dal vivo.

Ping!

Sabato 3 giugno 4:25

Levi
Stai andando via?
Letto 4:25

STA DIVENTANTO TUTTO COSì TRISTE.

Ho guardato alle mie spalle e vidi lui seduto davanti ad una delle finestre.

I bambini educati a casa hanno la fortuna di essere intelligenti E SEXY, IMMAGINO.

Credo che continuerò a lasciare le persone carine sono così spaventose.

Ho continuato ad allontanarmi cercando di bloccare la netta sensazione che qualcuno mi stesse osservando.

Se guardo indietro e continuo a scappare è peggio mentre lui se ne sta seduto a guardarmi.

"Che diavolo stai facendo?"

Troppo tardi.

"Vado a casa e mangio la mia cioccolata." Continuai a camminare ignorando Levi.
Fuga.

"Allora verrò con te."

"No, grazie vecchio."

"Non sono un fottuto vecchio, pazzo pollo."

"È UN POLLO SEXY." Mi voltai rabbiosamente indicando me stessa.

Grosso errore.

Abbiamo stabilito un contatto visivo. I suoi occhi d'argento erano molto più intensi nella vita reale, non riuscivo a distogliere lo sguardo.

Oh cazzo.

Fissò la mia espressione sbalordita per un secondo prima di afferrarmi con cautela la mano e ricondurmi all'interno dello Starbucks. Per la sorpresa inciampo.

Ma hey non mi lamento.

Per una persona così decisa a scappare due secondi fa, ero estremamente felice di essere condotta nello Starbucks nuovamente.

"Se non parli sarà davvero imbarazzante." Levi gemette fissandomi in modo critico.

"Scusami se non sono abbastanza uomo per te."

"Abbastanza uomo? Dice la ragazza che ha mandato un messaggio a caso e si è subito aperta, tua madre non ti ha insegnato le buone maniere?"

"È morta."

Levi interruppe la sua stretta alla mia mano, il suo viso si addolcì.

"STAVO SCHERZANDO, MI DISPIACE."

"Fottiti."

"Si ti prego."

Si alzò infilandosi la giacca ed uscendo dallo Starbucks.

TORNA INDIETRO, NON INTENDEVO FERIRTI.

Mi alzai correndogli dietro.

"Non abbastanza uomo del mio culo." Grugnì con un sorrisetto che si estendeva sui suoi lineamenti.

ʙʀɪᴅɢᴇ - ʟᴇᴠɪ x ʀᴇᴀᴅᴇʀ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora