SUNSHINE

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Storia fatta come compito di italiano, chiedo scusa per tutti i possibili errori ecc...
Grazie per la lettura ecc...

Nico si muove veloce tra la marea di persone; nessuno lo nota, si confonde fra le ombre.
L'adrenalina sale, è arrivata l'ora.
Un ghigno sadico si dipinge sul suo volto, potrebbe quasi far paura se qualcuno lo notasse. La sua preda è troppo impegnata a parlare al telefono per notare che Nico con un gesto veloce allunga la mano verso la sua tasca.
«Hazel sono a casa!» urla chiudendo la porta mentre la sorella si avvicina per salutarlo.
Abitano a Barriera ormai da 6 anni, l'appartamento è piccolo e le macchie di umidità fanno contrasto con la vernice scolorita che un tempo era arancione.
Nico svuota le tasche del suo giaccone sul vecchio tavolo mostrando alla sorella il ''bottino" della giornata quando nota lo sguardo stupefatto della sorella si permette di alzare un angolo della bocca.
Quando suo padre 3 anni prima era tornato a casa dicendoli-tra un sorso e l'altro di quella che ormai doveva essere la terza birra- che quella ragazzina con la pelle caramello di fianco a lui era la sua sorellastra lui li aveva urlato in faccia che non poteva presentarsi così dopo che Bianca, la sua vera sorella, era morta un mese prima per colpa sua e così si era beccato un pugno in piena faccia e a sua volta ne aveva tirati altri due, ma ora Hazel aveva preso il posto vicino a quello di Bianca nella sua vita.
Nico ritorna alla realtà quando la notifica del cellulare segnala che è arrivato un nuovo messaggio, lo legge velocemente lasciando che le due stanghette blu facciano capire che ha visualizzato e capito cosa deve fare, si infila il giubbotto da aviatore e lascia un bacio sulla fronte alla sorella prima di uscire dall'appartamento.
Si pente di non aver preso il suo cappello non appena esce dal palazzo sentendo una folata di vento colpirlo, si ritrova a imprecare diverse volte per via del freddo continuando a stringersi nel cappotto.
Ormai la strada la sa a memoria e i piedi sanno le vie da percorrere, sale sul 57 pochi secondi prima che le porte si chiudano; i posti sono occupati da pendolari quindi è costretto a rimanere in piedi, nessuno fa caso lui tranne il ragazzo moro in fondo al pullman, Nico lo riconosce, è questione di secondi, uno sguardo, lui fa cenno con la testa e l'altro si avvicina, è uno scambio veloce a cui nessuno fa caso, il sacchettino trasparente che il moro aveva tra le mani ora è in quelle di Nico che prima teneva una banconota, osserva l'erba prima di lasciar cadere il sacchetto nella tasca e poi con un gesto della mano saluta il ragazzo che scende dal pullman, la sua fermata è la prossima.
Le porte del pullman si aprono e nico scende, ogni volta che va lì si sente quasi bene, Nicola sorride, quasi ghigna come se quello che pensa sia solo una grande, enorme c*****a.
Quando si risveglia dai suoi pensieri è già davanti al portone d'ingresso, cerca il campanello giusto -Solace-, nico suona smettendo per qualche secondo di giocare con il sacchettino che ha in tasca quando la porta si apre con un sonoro CLICK si affretta a fare i gradini due a due male dicendo Will che abita al quarto piano.
Appena supera la soglia di casa l'odore di incenso e medicine prende il sopravvento dando un senso di nausea che solo il biondo riesce a sopportare.
«Sunshine!» la voce di Will arriva ancora prima della sua figura e il moro si ritrova stretto tra le braccia del suo ragazzo
«staccati, non respiro» il biondo ridacchia e li lascia un bacio veloce prima di allontanarsi.
Nico tira fuori dalla tasca la bustina contenente l'erba, sa che Will sta studiando per diventare un medico e odia queste cose ma sa anche che ogni tanto fa un eccezione per rilassarsi, in realtà Will ha vissuto a barriera per molti anni dopo che il padre lo aveva abbandonato con la madre e ora che era riuscito ad allontanarsi da quel posto cercava anche di allontanarsi dalle abitudini che quel posto dava.
Nico inizia a girare sotto lo sguardo attento del fidanzato
«dividiamo?» chiede sapendo già la risposta
«solo un paio di tiri per non farti fumare tutta quella cosa» dice il biondo in tono apprensivo, il moro sorride aspirando il primo tiro «troppo gentile» dice sarcastico prima di buttare il fumo in faccia al ragazzo seduto davanti a lui che lo allontana con gesto della mano
«ho letto da qualche parte che se qualcuno ti fuma in faccia vuol dire che ti vuole scopare» dice il biondo con un tono di malizia nella voce continuando a guardare il fumo uscire dalle labbra del corvino
«non sei troppo stanco dopo una lunga giornata di studio? » chiede ironico Nico passando la canna a Will dopo averli lasciato gli ultimi tiri, il biondo la finisce velocemente buttandola nel posacenere «ho ancora abbastanza energie Sunshine»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 22, 2020 ⏰

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