fruit flavoured lips

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Daisuke Kambe era strano. Daisuke Kambe era un ricco figlio di papá, che pensava di poter andare avanti nella vita solo grazie ai soldi.

Daisuke Kambe, peró, era anche la persona di cui si era innamorato.

Haru Kato non se lo aspettava, come non si aspettava l'arrivo di Daisuke nella terza divisione. Haru Kato si era trovato ad innamorarsi di Daisuke quasi per caso. Vergogna e incredulitá verso sè stesso lo avevano dominato per settimane, finché non era giunto alla conclusione che non poteva farci niente.

Haru Kato si era innamorato del modo in cui Daisuke lo guardava, del modo in cui pensava. Si era innamorato dei suoi completi eleganti e del modo in cui inspirava prima di buttare fuori il fumo dei suoi sigari.

Nei cinque mesi in cui avevano iniziato ad uscire insieme, Haru aveva notato diverse cose riguardo a Daisuke. Aveva notato principalmente i suoi diversi interessi, che non erano per nulla facili da scoprire. Daisuke, peró, si era fidato di lui e si era aperto, permettendogli di vedere una parte di lui che agli altri non era possibile vedere.

Di interessi strani, Daisuke, era pieno. Forse, peró, una delle cose piú sorprendenti, agli occhi di Haru, era la sua passione per le bibite alla frutta.

Haru non era mai stato il tipo dall'essere ossessionato dai baci. Erano una cosa che capitava, veloci tocchi delle labbra, niente di emozionante. Ma, come con tutto il resto, Daisuke li aveva resi interessanti.

La prima volta in cui Haru si accorse di non voler staccare le labbra da quelle di Daisuke, fu una domenica sera, dopo cena. Il corvino aveva schioccato le labbra dopo aver bevuto un sorso da una delle sue dolci bibite di cui Haru ignorava il gusto. L'idea di indovinarlo dando un bacio al suo ragazzo gli sembró tanto assurda quanto geniale. Quindi assecondó i suoi pensieri, e si sporse sul tavolo, chiudendo gli occhi prima di posare le sue labbra su quelle di Daisuke.

Pesca.

Haru riaprí gli occhi, staccandosi ma senza allontanarsi. Daisuke sbatté le palpebre, inclinando la testa di lato. Haru sbuffó dal naso, portando una mano dietro alla nuca del corvino, e lo spinse verso di sè, assaggiando di nuovo il sapore di pesca sulle labbra sottili dell'altro.

Daisuke mugugnó qualcosa, staccandosi e ridacchiando leggermente, posando una mano sul petto di Haru. Il castano alzó gli angoli della bocca in un piccolo sorriso, tornando a sedersi.

"É buono" disse, riferendosi al gusto della bibita. Daisuke annuí, prendendo un altro sorso, osservando Kato, quasi come se aspettasse di venire baciato all'improvviso di nuovo.

"Ce ne sono altri piú buoni" ribatté. sorridendo dietro alla lattina. Haru si sentí la testa girare, inebriato dal bisogno di assaggiare gusti diversi dalle labbra del piú giovane.

Ora, ogni volta che Daisuke si trovava con una bibita alla frutta, era impossibile per lui scappare dalle attenzioni di Haru. Erano solo un paio di baci, ma Daisuke decise che valevano decisamente la pena di finire le scorte di lattine di Suzue. 

Haru era arrivato ad avere dei gusti preferiti, quelli che gli rendevano difficile smettere di riempire il fidanzato di baci veloci. Fragola, mela, arancia. A volte Daisuke beveva anche qualcosa alla menta, e quelle bibite avevano un posto d'onore nella lista di Haru.

Il castano, però, trovò il gusto che preferiva qualche settimana dopo. Haru era sdraiato sul pavimento, un libro gli copriva la faccia e sembrava stesse dormendo. Daisuke entrò nel salottino e gli lanciò un'occhiata curiosa, bevendo un'altra bevanda alla frutta. Haru sospirò, percependo la sua presenza, e si alzò a sedere, osservandolo. 

Gli aveva di nuovo rubato la felpa. Non che gli desse fastidio, ma gli stava decisamente troppo grande.

"Sei così ricco eppure non ti fai problemi a rubarmi i vestiti" borbottò, chiudendo il libro.

Un'altra cosa che Haru aveva notato, riguardo a Daisuke, era che aveva cura solo delle sue cose. Se Saeki o Teppei gli avessero lasciato qualcosa tra le mani, Daisuke l'avrebbe trattato con minima attenzione, sapendo di poterla ripagare, in caso si fosse rotta. Ma se si trattava di qualcosa che apparteneva a Haru, iniziava ad essere più attento. Non aveva mai sporcato i suoi vestiti, quando li prendeva in prestito. Trattava con attenzione anche le bacchette di legno che Haru gli forniva quando mangiavano insieme. 

Daisuke rise, sedendosi accanto a lui.

"I tuoi sono più comodi" rispose, prendendo un altro sorso dalla lattina.

Haru non si degnò di rispondere, decidendo invece di voltarsi verso il corvino, che si stava leccando le labbra, cercando di liberarsi dello zucchero rimasto su di esse. Haru pensò di potergli salvare la fatica.

Si piegò leggermente in avanti facendo ridere Daisuke, che si voltò quel poco che bastava per facilitare l'azione di Haru.

Ciliegia.

Era forse troppo dolce. Il gusto era forte nonostante Daisuke si fosse già leccato le labbra, eppure Haru dovette baciarlo tre volte per non sentire più il sapore della ciliegia. 

Quando si allontanò abbastanza per assicurare a Daisuke che non lo avrebbe di nuovo baciato senza preavviso, il corvino rise, sfiorandosi il labbro inferiore con l'indice.

"Mi pare di capire che questo è il tuo preferito?" scherzò, ricevendo un brontolio come risposta. 

Daisuke fece per portarsi di nuovo la lattina alle labbra, quasi per provocare Haru, ridendo quando vide il castano guardarlo con la coda dell'occhio, speranzoso.

"Ho appena iniziato a bere, vuoi davvero interrompermi ad ogni sorso?" chiese, bevendo ancora un po'. Haru annuì, incrociando le gambe dopo essersi spostato davanti a lui.

"Non abbiamo niente di meglio da fare" gli fece notare, per poi piegarsi in avanti e baciare Daisuke sulle labbra.

yahoo prima daiharu !!!
sono super ooc mi DISPIACE sono solo un sacco soft e dovevo scrivere una one shottina su di loro

questa é la mia offerta agli dei in modo che nessuno di questi due muoia nella serie ok 🚶🚶

sof

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