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Pov's Louis

Per il BOOK dovetti aspettare fino alle dieci di sera, non avete idea della noia, ma alla fine quando me lo consegnarono, mi precipitai fuori dal palazzo ed andai a casa di Harry.

Ci impiegai circa venti minuti e poi entrai. Niall mi aveva consegnato la copia della chiave per entrare in quella casa.
Appoggiai il libro sopra al tavolino che c'era in entrata. Stavo per uscire, quando sentii urlare dal piano di sopra. Le voci erano di Harry e di una donna. Sapevo che era maleducazione ascoltare le conversazioni altrui, ma in quel momento ero troppo curioso, anche perchè non avevo mai sentito il mio capo urlare.

-Si può sapere che altro vuoi che faccia?- chiese Harry.
-Vorrei solo che ti impegnassi di più, devi essere più severo con i tuoi dipendenti e magari ampliare l'azienda-
-Mamma smettila di decidere della mia vita. Ho fatto il modello come volevi tu ed ora, sono diventato il direttore di Gucci, cosa che nemmeno tu ti saresti immaginata- quindi quella donna era sua madre.
-Volevo solo il meglio per te e lo voglio anche adesso. Ti devo ricordare dello scandalo che avevi fatto?
-Ho 36 anni, non sono più un bambino e poi non...- Harry non rispose alla madre, si fermò e mi osservò.
-Ehm s scusate. Harry ti ho p portato il BOOK, buonanotte- e corsi via.

Dire che volevo sotterrarmi era poco, volevo morire da quanto mi ero messo in ridicolo.
Comunque la cosa che più mi dispiaceva e che, mi sarebbe rimasta impressa, era che Harry stava piangendo.

Il mattino dopo, in ufficio ero tesissimo, anche perchè avevo paura di venire licenziato.
-Louis-*
-Sì?-
-Mio nipote vorrebbe il libro di Harry Potter-
-Ok, vado nella libreria qui all'angolo a comprarlo-
-Ieri sera uscendo da casa mia hai sbattuto la testa? I libri ce gli ha tutti, ma voglio già regalarli quello sucessivo-
-Vuole il manoscritto non ancora pubblicato?-
-Esatto e se non avrai quel libro, non ti disturbare a tornare-

Lo sapevo che prima o poi mi avrebbe licenziato. Insomma anche se chiamassi la scrittrice in persona, non avrei mai trovato la copia di quel libro.
-Forse posso aiutarti-
-Davvero Niall?-
-Sì, un'amica di una mia amica fa le grafiche delle copertine dei libri e si da il caso che ha quello che cerchi-
-Non so come ringraziarti-
-Basta un semplice grazie-
-Ok allora grazie. Ma come mai adesso mi stai trattando meglio?-
-Ecco...ero geloso, insomma avevo paura che volessi rubarmi il posto, ho lavorato tanto per ottenerlo. Ma infine ho capito che non rimarrai per sempre qui, inoltre mi sei simpatico ahahah-
-Ahah sono felice di sentirtelo dire. Ora vado, a dopo-

Quando tornai, sbattei, letteralmente, il libro sulla scrivania.
-Ce l'hai fatta alla fine-
-Già. Posso chiederle una cosa?-
-Mmm va bene-
-Ieri perchè piangeva?-
-Come cazzo ti permetti di farmi una domanda del genere?-
-M ma Harry-
-Stai zitto e ritorna alla tua postazione-

Ma perchè si comportava così? Forse sarà stata una domanda troppo sul personale, ma non serviva arrabbiarsi in quel modo. Inoltre avrei tanto voluto sapere di quale scandalo stesse parlando sua madre.



*Evito di scrivere che ogni volta entrano nell'ufficio di Harry, altrimenti ci sarebbero troppe ripetizioni.😙

Il diavolo veste Gucci (larry stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora