Chiara, Marco, 2 fottuti poli opposti, ma si sa gli opposti si attraggono e beh loro erano così.
Chiara la ricca ragazza popolare della scuola, quella che abita nei quartieri alti, con la madre che si riempie di farmaci e il papà con un Rolex al polso. Marco, figlio di nessuno con la faccia che è piena di guai, va a scuola solo per vedere Chiara ma lei non lo degna di uno sguardo, lui è povero e i poveri non devono essere guardati, bisogna lasciarli nel loro angolino dove fumano, bevono e fanno quello che gli pare. Ecco queste sono le differenze tra Marco e Chiara.Chiara
Oggi sono nera, l'estetista ha deciso proprio di andare in ferie quando io ne avevo bisogno, ottimo, arrivo a scuola sempre con un tacco 12 e vestiti ovviamente di marca, Gucci, dolce gabbana, insomma tutto quello che una ragazza di 17 anni ha bisogno. Molti mi definiscono stronza ma io mi definirei boh più bella e orgogliosa, le mie amiche si avvicinano, oddio no c'è anche Lorenza, non la sopporto. Mi sposto una ciocca dietro all'orecchio e vado verso di loro <<ciao ragazze>> squittisco <<ciao tesoro>> giro lo sguardo e di che ci sono quelli dei brutti quartieri a guardarci, ma che problema hanno, oggi non arrivo a fine scuola se vanno tutti avanti così.Marco
Dio quanto è bella e si capisce che sa di esserlo, rivolge la solita occhiataccia a quelli del mio gruppo e poi se ne va con i suoi tacchi alti e i suoi capelli perfetti <<bro fatti una canna e non pensarci>> la prendo in mano e faccio un tiro, iniziò a distendere i muscoli <<tanto lei non è robe per te>> sento dire da qualcuno, e qual è una roba per me, io voglio lei, lei solamente lei ma lei non vorrà mai uno come me, uno che vive per strada, senza soldi manco per i pianti e con le guardie che stanno un passo avanti. La campanella suona, tanto lo so ho il volta stomaco quando è lunedìChiara
Per fortuna il ragazzo che mi piace oggi è stato con me, sto decisamente meglio ma sono comunque arrabbiata, c'è ancora quello strafattone che mi fissa e non lo sopporto che tenga i suoi luridi occhi per qualcosa altro <<aspetta>> sento urlare dal dietro, oddio è lui, sento la puzza di fumo già da qua <<che vuoi>> chiedo senza girarmi a guardarlo <<questa Roma è troppo grigio>> ma che cosa sta dicendo, sta uscendo fuori di testa secondo me oppure è già fuori di testa cosa più probabile <<si ok ritorna da dove sei venuto>> dico facendo un gesto sbrigativo con la mano <<ricchi e poveri finiscono dentro alle stesse fosse>> mi sta provocando <<come se niente fosse>> rispondo a mia volta <<sputi sullo specchio e dai la colpa alla tua insicurezza, colo dei forse ipocondriaco colpi di tosse>> ora basta mi sta stancando e sopratutto mi sta prendendo in giro aumento il passo e me lo lascio alle spalle.
Marco
Ho fatto centro lo sapevo, ho colpito in pieno quello che dovevo dire ora non ha più nulla da dire e quindi se ne va, la prendo come una vittoria personale.
Chiara
Arrivo a casa, ho paura della mia casa, fuori la mia vita è splendida ma dentro dentro a casa muoio sempre di più ogni giorno, corro in bagno e vomito tutto quello che ho mangiato, forse quel poveraccio aveva ragione, io ho paura dei forse.
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Se non vi sta bene fanculo||psicologi
Teen Fiction> > > e le sue labbra si poggiarono sulle sue infondo l'ha detto lui siamo fatti d'acqua e adesso tira un temporale