Era una giornata uggiosa in quel di Bologna e come al solito Dario si era svegliato all'alba. Ormai era un'abitudine per lui svegliarsi a quell'ora, era come se il suo corpo avesse una sveglia incorporata che lo svegliava automaticamente a quell'ora.
Andò in cucina per fare colazione con il suo caffè e fette biscottate integrali e lì vi trovò sua mamma già sveglia intenta a cercare le chiavi di casa.
"Ma' le chiavi sono sul mobile vicino al divano!", urlò Dario alla mamma.
"Oh grazie dario, io vado a lavoro buona giornata."
"Anche a te!", e così la madre uscì di casa lasciando Dario con i suoi pensieri.
Alle 9 precise uscì di casa diretto allo studio di Space Valley per una normale giornata di riprese.
Come al solito era il primo ad essere arrivato in studio, parcheggiò la sua macchina a quello che ormai era diventato il suo posto e aprì la porta dello studio. Si sedette alla sua postazione e iniziò a rispondere a varie mail sia dirette a lui sia dirette a Space Valley. Man mano arrivarono anche gli altri e, stranamente, Nic era in orario: tutti erano stupiti, anche Nic era stupito di se stesso.
"Regaz oggi cosa dobbiamo registrare?" esordì Cesare mentre fissava il computer per una delle sue solite partite a "Assassin's Creed".
"Ma non la leggi la programmazione sulla lavagna?" gli rispose Nelson.
"Dai Nels, mi scoccio ad andare alla lavagna e leggere, non puoi dirmelo tu?" chiese al suo migliore amico nonché cugino.
Nels scocciato gli rispose "Facciamo il "Verità o bugia - XL Edition" oggi Cesare."
"Giusto! come potevo non ricordarmelo." disse Cesare con una punta si sarcasmo.
Iniziarono a girare la puntata e, tra le risate generali, si fece ora di pranzo, si sedettero tutti alle loro postazione a mangiare.
Dario era tutta la mattina che non faceva altro che fissare Nicolas, ogni volta che incrociava il suo sguardo si sentiva strano, ma gli piaceva quella sensazione. Continuarono le riprese e dopo un'oretta finirono di girare.
"No ma ora io voglio sapere come avete convinto Nic a vestirsi da biancaneve.", esordì Cesare provocando una risata generale.
"Il signorino fa ogni cosa che gli viene chiesta da Dario.", rispose Tonno facendo arrossire Nicolas.
"Non è vero! - ribattè Nic - mi piaceva l'idea di vestirmi da principessa e poi sarà un bello spettacolo per il pubblico."
"Va bene Nic, come dici tu.", intervenì Nelson.
Dopo un po' Frank se ne uscì con un "Merda rega sta diluviando ancora!".
"Cazzo io sono venuto con mio padre e lavorerà fino a 'sta notte.", disse Nicolas affranto.
"Se vuoi posso accompagnarti io a casa, tanto ci devo passare per forza di lì.", intervenne Dario.
"Non vorrei disturbare, semmai mando un messaggio a mia madre e mi faccio venire a prendere."
"Non disturbi, anzi, come ho detto, ci devo passare da casa tua quindi non mi allungheresti neanche il viaggio."
"Grazie Da'. Allora andiamo?"
"Sì."
Uscirono tutti dallo studio e fecerono una mega corsa per arrivare alle loro auto il più velocemente possibile per non bagnarsi troppo a causa del diluvio. Durante il tragitto, Dario e Nic non facevano altro che cantare tutte le canzoni della playlist del più alto e scherzare sulla puntata che avevano appena registrato.
"Ma la tua suora killer di cetrioli mi ha fatto morire dal ridere.", disse Nicolas.
"Ma perché scusa, tu vestito da principessa nel lumacone, penso di aver riso tantissimo.", continuò Dario.
"Non pensavo che lo avrei fatto davvero." rise Nicolas provocando una risata da parte di Dario.
<<Quanto è bello quando ride?>>, pensava Dario osservando il più piccolo.
"Vuoi salire? Non penso sia una buona idea continuare a guidare con questo tempo.", gli propose Nic.
"Se non disturbo."
"Ma che disturbare, anzi mi devo sdebitare!".
Entrati in casa, trovarono la sorella di Nic, Chiara, sul divano a guardare un film.
"Ma ciao Da'! come stai?", domandò al più grande.
"Ehi Chia'! - iniziò Dario andando ad abbracciarla - io tutto bene, te? a scuola che si dice?", e così iniziarono a parlare della scuola che Chiara frequentava, fin quando il più piccolo chiese al ragazzo più alto.
"Vuoi qualcosa da bere e/o mangiare? ti faccio un caffè?"
"Se volete - rispose Dario - vi posso cucinare la cena, tanto in un modo o nell'altro dobbiamo mangiare."
"Ma no Da' non ti preoccupare, possiamo ordinare qualcosa oppure, Chia' la mamma ha lasciato qualcosa in frigo?"
"Sì - intervenì la più piccola - solo che l'ho già mangiato!"
"Ma Chiara!" rispose il fratello.
"Avevo fame e poi non era chissà quanta roba. Poi Dario ha detto che vuole cucinare lui qualcosa, però abbiamo solo tortellini e brodo."
"Andata per tortellini in brodo.", rispose Dario avvicinandosi ai fornelli, seguito da Nicolas che voleva dargli una mano. Finito di cenare, Chiara salì in camera stanchissima lasciando Nic e Dario da soli a lavare i piatti.
"Meh sta grandinando Da'", disse il minore al più grande. "Non penso sia una cosa intelligente tornare a casa."
"Non voglio disturbare ancora di più."
"Macché. Allora tu vai nel mio letto, io dormo sul divano."
"Ma col cazzo - ribattè Dario - già sto creando troppi problemi, semmai dormo io sul divano."
"Facciamo che dormiamo entrambi nel letto così non ci scanniamo ancora di più?"
"Ci sta."
E così si sdraiarono uno affianco all'altro.
Dario, come al solito, non riusciva a prender sonno, al contrario dell'amico che, secondo il maggiore, stava dormendo beato. Non riflettendo, Dario si avvicinò a Nic e lo baciò, un piccolo bacio innocente sulle labbra che per lui significava tanto.
Il giorno dopo il tempo era migliorato e, prima di arrivare allo studio, passarano per casa del maggiore. In studio NI andò a raccontare a Tonno cosa fosse successo il giorno prima.
"Tone - iniziò Nic - ho sognato di nuovo che Dario mi baciasse, ma 'sta volta era molto più realistico come bacio."
"Nic quando ti deciderai a parlarne con Dario, non potete continuare così, si vede lontano miglia che vi piacete a vicenda."
"Tone non ne sarei così sicuro."
"Se non glielo dirai non lo saprai mai."
Ma quello che i due amici non sapevano era che Dario aveva sentito tutto.
<<Quindi Nic ricambia i miei sentimenti>> pensò Dario <<Gli devo parlare.>>
Andò a parlare con Cesi, che era l'unico tra tutti e 6 che sapeva dei sentimenti di Dario nei confronti del più piccolo.
"Ce' ti devo parlare.", e uscirono dallo studio per evitare di esser sentiti dagli altri. "Ho baciato Nic ieri."
"Finalmente! e lui cosa ha detto?"
"Beh in realtà l'ho fatto quando lui dormiva, ma non sono poi così tanto convinto lui dormisse visto che, sententendo la conversazione con Tone, stava dicendo che aveva sognato che io lo baciassi, non penso sia una coincidenza."
"Io ti direi di andarci a parlare."
"Penso sarebbe anche ora. Posso invitarlo a cena e parliamo."
"Ci sta Da', poi voglio tutti i dettagli!"
"Sì, basta che non mi sputtani con il tuo ragazzo."
"Questo non posso prometterlo."
Dario alzò gli occhi al cielo facendo ridere l'amico; rientrati in studio, il più alto si avvicinò al minore e gli chiese "Ti andrebbe di andarci a mangiare qualcosa solo noi due questa sera?"
Nicolas era sbalordito dalla proposta dell'amico, non riusciva a credere che la persona che amava da ormai 1 anno gli avesse chiesto di uscire insieme. Senza pensarci due volte rispose di sì e si diedero appuntamento alle 21.00.
A casa, Dario si fece una doccia e poi si vestì con la sua camicia nera e dei jeans. Nel mentre, Nicolas non riusciva ancora a crederci: anche lui si fece una doccia e si vestì con la sua camicia preferita e dei pantaloni neri semieleganti.
Alle 21 spaccate Dario si trovava sotto casa del più piccolo, il quale scese subito e si diressero alla loro trattoria preferita sui colli bolognesi; finito di cenare, andarono a farsi una passeggiata sui colli, lì si era creato un silenzio imbarazzante.
Il minore cercava in tutti i modi di instaurare una conversazione, ma ogni volta che si girava verso il maggiore si perdeva a fissarlo senza dire una parola. Ad un certo punto, Dario si avvicinò al moro e disse "Ti andrebbe un po' di Schweppes solo io e te?". Nicolas si girò verso di lui sorpreso dalla domanda del più alto, si fissarono per qualche minuto per poi scoppiare a ridere.
"In qualche modo dovevo rompere questo silenzio, perché non farlo in maniera divertente? poi adoro sentire la tua risata.", e Nicolas a quelle parole arrossì violentemente e mentalmente ringraziò fosse notte, quindi Dario non avrebbe potuto vedere il suo colorito bordeaux.
<<Okay è il momento Dario, puoi farcela, bacialo, 'sta volta ne siete entrambi coscienti.>>, il più alto ascoltò la sua coscienza, che, per una volta, aveva detto una cosa intelligente e non si stava facendo pare inutile.
Si avvicinò lentamente al più piccolo baciandolo: Nicolas non riusciva a crederci, prima lo invitava a cena poi lo baciava.
Se lo immaginavano proprio così il loro primo bacio, seduti sull'erba a guardare Bologna, uno nelle braccia dell'altro.
"Tipo quando vedo Bolo dai colli e mi batte il cuore.", sussurò Nicolas al più grande.
"Ehi non usare le mie canzoni.", e ritornarono a ridere spensierati e finalmente felici.ciao ragaaaaaa, questa è la prima os che pubblico.
l'ho scritta nella noia della quarantena, non so cosa dire in queste situazione nel dubbio, godetevela (anche se a me non piace molto :)).
-chia.
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ᴅᴇʟ ᴛᴇᴍᴘᴏ ᴄʜᴇ ᴘᴀssᴀ ʟᴀ ғᴇʟɪᴄɪᴛà- ɴɪᴄᴀʀɪᴏ ᴏɴᴇ sʜᴏᴛ
Fanfictionᴇ ᴛᴏʀɴɪᴀᴍᴏ ᴀ ᴅᴏʀᴍɪʀᴇ ᴇ ʟᴇ ᴍᴀɴɪ ᴘɪù ɢʀᴀɴᴅɪ ᴅᴇɪ ᴛᴜᴏɪ sᴏɢɴɪ ᴅɪsᴘᴇʀsɪ ᴅᴇɴᴛʀᴏ ᴄᴀssᴇ ᴅɪ ᴠᴜᴏᴛɪ ᴍɪʟɪᴏɴɪ ᴅɪ ᴠᴇʀsɪ