Mine - Os Larry Stylinson

Mine

La televisione rimbomba nell'abitazione, programmi senza senso, perché l'importante è solo stare insieme.

Accoccolati, lì sul divano rosso, Harry e Louis, con gli occhi di smeraldo e zaffiro, si guardano e sorridono. Non possono farne a meno, sono felici dopo una vita di mediocrità. Il riccio incastra le dita lunghe e magre con quelle piccole e paffute del meraviglioso ragazzo alla sua sinistra, sono opposti loro, si completano, e avvicina le labbra all'orecchio dell'altro.

"La tv mi ha stancato, facciamo qualcos'altro?" sussurra, mordicchiandogli il lobo.

Louis chiude gli occhi e sospira pesantemente, ha toccato il suo punto debole. Stavolta non cederà subito come sempre, però. Si gira e rimane lì a fissarlo, senza dire una parola. Guarda i ricci castani, liberi e selvaggi, che cadono su quelle spalle grandi e forti che lo fanno sentire protetto ad ogni abbraccio. Si perde in quei due occhi verdi e vispi, che se ne vanno in giro per il mondo a vedere ogni cosa come fosse la prima volta. Quegli occhi che lo hanno fatto innamorare, la parte più bella del suo viso, come gli dice sempre. Che lui ci vede il mare, la luna e le stelle in quelle iridi. Osserva le ciglia lunghe che li incorniciano e gli scappa un sorrisino. 'È proprio bello', pensa. Poi si sofferma un secondo di più sulle labbra. Quella bocca rossa e soffice, disegnata da un artista, fatta a pennello per essere baciata da lui ogni attimo della sua vita. E in questo momento è Harry che ride. Gli prende il mento con due dita e attira la sua attenzione con facilità. Incatena lo sguardo negli occhi di cielo davanti a lui e sente il cuore sciogliersi, succede sempre, dal giorno in cui si sono incontrati. Non lo controlla, quel suo mondo apatico e organizzato non esiste più da quando c'è Lou, le emozioni fanno parte di lui adesso, vive di nuovo. Sfiora delicatamente con il pollice gli zigomi sporgenti e sospira. 'Lo sai che amo ogni singolo centimetro di te?', ma non ha il coraggio di dar suono ai suoi pensieri. E allora se ne sta lì ad accarezzare quel viso caldo e pulito, ad imprimere a fuoco nella sua mente ogni profumo, ogni colore, ogni movimento, anche impercettibile, del suo Louis, l'amore per cui vale la pena vivere.

"Vieni, balliamo!" urla il ragazzo dagli occhi cerulei, sa che se dovessero rimanere lì a guardarsi finirebbe male.

"Boo, ma non c'è la musica." prova a dire Harry, ma è costretto ad alzarsi e a seguire il suo fidanzato.

Louis si avvicina allo stereo e fa partire Mine di Beyoncé. È una delle loro canzoni preferite, si divertono ad ascoltarla insieme. E dopo un "mi concede questo ballo?" e un sorriso timido, il riccio si decide a seguirlo in quella folle danza. Non sanno nemmeno loro cosa stanno facendo, volteggiano per la casa senza una direzione precisa, mimano mosse assurde, inciampano nei loro stessi piedi, ma ridono. Ridono e sono leggeri. E chi li distrugge se sono insieme? Cantano a squarciagola ogni singola parola, Louis si ferma incantato dalla voce graffiante di Harry. Gli entra nelle vene, gli fa ribollire il sangue, non può fare altro che lasciare a lui le prime strofe e ascoltarlo in silenzio mentre gli sorride. Dall'altra parte il ragazzo delle fossette, si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio e gli si avvicina sempre di più. Gli piace metterlo alla prova, vederlo sciogliersi sotto il suo sguardo, notare le guance arrossarsi per qualche sfioramento di troppo, sentire il respiro irregolare per la vicinanza improvvisa.

I just wanna say, you're mine, you're mine.

E Harry gli sfiora il petto con un dito.

I just wanna say, you're mine, you're mine.

E Louis, con le gambe ancora deboli, continua a cantare. Glielo sputa in faccia quel "sei mio".

Fuck what you heard, you're mine, you're mine.

E la palla ritorna al principe dagli occhi verdi. Prende Louis per le spalle e lo spinge verso il muro bianco e candido della cucina. Un bacio a fior di labbra.