Parte prima

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“A casa finalmente! Non sarei resistito un giorno in più in quella soffitta!” Disse Magnus allargando le braccia e guardandosi intorno. Erano appena tornati con un portale da Idris dopo che erano stati alcuni giorni all’accademia degli shadowhunters.
“E non ho nessuna intenzione di ritornarci, se dovessimo essere costretti a fare altre visite in accademia soggiorneremo ad Alicante, preferisco dormire sotto lo stesso tetto con i tuoi piuttosto che rimettere piede in quella bettola! “
“Sapendo ciò che abbiamo trovato, se tornassi indietro nel tempo io ci tornerei… “rispose Alec accarezzando il piccolo fagottino blu che teneva fra le braccia. Max Lightwood-Bane dormiva beato appoggiato alla spalla di suo padre con una manina infilata nel collo della maglia di Alec.
“oh anche io ci tornerei! Ma farei in modo da non dover dormire lì! “
“Pensi che dovremmo rivoluzionare un po’ il loft per renderlo a prova di bambino? “ Alec guardò il suo compagno, l’amore della sua vita, prima sgranare gli occhi spaventato, convinto di aver calcato troppo la mano con Magnus, preoccupato del fatto che magari stava chiedendo troppi cambiamenti nella sua vita ma nel giro di pochi secondi vide il viso dello stregone addolcirsi e un grande sorriso allargarsi sul suo viso.
Magnus gli diede un veloce bacio sulla guancia e inizio ad agitare le sue mani in direzione di una delle camere degli ospiti. “Prima mettiamo il piccolo a dormire nella sua camera” Disse facendo strada ad Alec verso la porta della camera che aveva appena trasformato. Quando entrarono nella cameretta con le pareti dipinte con colori pastello ma che ricordavano un bosco, il soffitto azzurro cielo e al centro la piccola culla che si erano procurati per il “soggiorno” all’accademia, Magnus fece l’occhiolino ad Alec, prese il figlio dalle sue braccia e gli posò un dolce bacio sui riccioli adagiandolo tra le soffici copertine con ricamate le iniziali MMLB nei colori dell’arcobaleno.
“perché non approfittiamo di questo sonnellino che potrebbe durare molto poco per rilassarci un po’? “ Magnus si adagió sul divano come solo un gatto sa fare e picchiettò con la mano sullo spazio vuoto accanto a lui con lo sguardo che diceva chiaramente che non aveva nessuna intenzione di rilassarsi! Alec ricambiò lo stesso sguardo ma invece di sedersi sul divano lo prese per le mani facendolo alzare e lo bacio così appassionatamente da fargli mancare il respiro e iniziarono a baciarsi, camminando uno all’indietro e uno in avanti tirandosi e spingendosi verso la camera da letto. Finché si sentì un lamento provenire dalla camera del piccolo Max, leggero ma che velocemente iniziava ad aumentare di volume!
“Tocca a me dargli il latte “ disse lo shadowhunter dirigendosi verso la culla e mentre prendeva il bimbo in braccio Magnus fece apparire un biberon già pronto.
“ti ho già chiesto di preparare il latte senza magia altrimenti lo vorrà solo da te… “
“ma stavolta sarai tu a darglielo”. Magnus sfoggiò uno dei suoi sorrisi che ad Alec toglievano il fiato e gli porse il biberon voltandosi verso la camera da letto mentre si sbottonava la camicia “forse si riaddormenta subito e possiamo riprendere da dove eravamo rimasti”
Alec gli sorrise e guardando Max disse con la voce più dolce del mondo “hai intenzione di disturbarci ogni volta vero? Ti addormenterai subito? Non ti piaceva stare da solo in camera? Nemmeno a me piaceva
l’idea di lasciarti lì, dopo sarei venuto a prenderti. Chissà papà come la prenderà. Tu fagli i tuoi occhietti dolci. “ Quando il latte finì Alec sbirció verso la loro camera e vide che Magnus era steso sul letto a torso nudo e senza scarpe ma con ancora addosso i pantaloni. Magari voleva che fosse Alec a finire di spogliarlo…
Quando Alec gli mise il figlio mezzo addormentato vicino Magnus lo guardò con gli occhi spalancati e gli chiese come mai non lo aveva messo nella culla ma lui gli fece segno con l’indice di aspettare un attimo ed uscì dalla stanza per tornarvi un minuto dopo spingendo la culla verso il suo lato del letto.
Magnus gli sorrise con gli occhi e disse: “sapevo che non avresti resistito a lasciarlo lì “
“ e se si sveglia di notte e non lo sentiamo?”
“sai bene che sa farsi sentire! Ma sinceramente anche io mi sentivo a disagio sapendolo di là da solo” “allora sei d’accordo con noi? “
“con voi? Quand’è che vi siete accordati alle mie spalle? “
“ne abbiamo discusso mentre gli davo il latte. Max mi ha detto “so che papà capirà se voglio dormire in camera vostra, anche se la mia cameretta è bellissima! “ “
Alec sorrise timidamente. Magnus si alzò, prese il piccolo, che ora era profondamente addormentato, e mentre lo adagiava tra le sue coperte gli disse con una finta espressione accusatoria: “non credere che ti faccia prendere il mio spazio sul letto! Dormiremo tutti insieme ma ognuno al posto suo! Naturalmente non ci sono confini fra il mio spazio e il tuo”
Alzò una mano e accarezzò la guancia del suo fidanzato prima di dirigersi in bagno.
“mi preparo per la notte, rimandiamo il nostro discorso alla prossima, ok? “
“ok” Disse Alec spogliandosi per infilarsi il pigiama.
Quando Magnus tornò in camera lo trovò addormentato in posizione supina con le braccia allargate, uno verso lo spazio che avrebbe occupato Magnus, col palmo appoggiato sulle lenzuola come se lo avesse cercato nel sonno, e l’altra che penzolava nella culla come per proteggere il tesoro che custodiva anche mentre dormiva. Magnus pensò al senso di protezione che Alec aveva verso tutti coloro che amava. Si stese vicino all’uomo che amava, che subito gli avvolse il braccio intorno alle spalle, e chiuse gli occhi pensando al suo breve passato con Alec, al presente con Alec e Max, e a quello che poteva diventare il loro futuro in tre, alla famiglia che stavano creando lui ed ALEC e al fatto che, come al solito quando stringeva l’amore della sua vita, finalmente si sentiva a casa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 04, 2020 ⏰

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