È una giornata di Gennaio e l'autunno oramai è svanito lasciando il posto all'inverno con i suoi alberi spogli,il suo freddo pungente,il ghiaccio della prima mattina,le giornate più corte,le coperte,i letti,i caldi abbracci che ti riscaldano il cuore e infine i libri che odorano di carta appena stampata.Mi ritrovo come ogni sera a pensare distesa sul mio letto,questa volta però, a differenza delle altre serate, comincio a pensare alla felicità mentre ammiro lo spettacolo del tramonto che ci offre la natura: il primo pensiero che mi viene in mente è una persona alla quale ultimamente penso molto,la mia migliore amica. Lei è come l'inverno fredda ma spettacolare,è come la neve,la ammiri e resteresti incantato per ore a guardarla senza mai stancarti,è la persona più importante della mia vita,è la ragione per cui sono ancora felice in questo mondo che mi regala solamente delusioni e non so come farei senza di lei.Credo che la maggior parte di noi dia sempre per assodato la felicità dicendo di sapere cosa significa e come si manifesta,ma non sappiamo mai fino in fondo di che parliamo veramente finché non viviamo quest'esperienza in prima persona. In realtà per me la felicità è un enigma o un mistero che non sono ancora riuscita a svelare e che nessuno riuscirà mai a svelare attraverso la scienza. La felicità sono attimi in cui ti senti realmente vivo,la felicità sono quegli attimi di euforia che provi quando stai con le persone che ami e ti senti davvero qualcuno,ti senti apprezzato.La felicità può assumere diverse forme: può essere una persona,un treno usato per andare a trovare chi abita distante da noi, un abbraccio,un sorriso,un piccolo gesto che parte dal cuore,una piccolezza che però ha un significato profondo e altruista. Ecco,lei è la mia felicità .
E mi addormento con un sorriso cullata da questo pensiero. La mattina seguente mi sveglio come sono solita fare alle 7,infilo una felpa nera,dei jeans e le converse nere poi vado in bagno a truccarmi e con mio grande stupore il trucco viene meglio di quanto mi aspettassi. Scendo le scale e trovo mia madre che prepara la colazione : <<Buongiorno stai molto bene con quel trucco Sofia>><<Ahahahah grazie mamma sei sempre gentile,sento un buon profumo, hai preparato per caso dei pancake allo sciroppo d'acero? >> Chiedo sperando di ricevere la risposta che spero poiché è la mia colazione preferita.
<<Sì i tuoi preferiti>>subito corro e la abbraccio ringraziandola perché sa che li adoro e riesce sempre a rendermi felice. Mangio in fretta perché mi accorgo di essere in ritardo e come un fulmine prendo lo zaino e mi incammino verso la casa di Alaska,la mia migliore amica. Appena arrivata busso con il fiato appesantito e mi ritrovo davanti alla mamma di Alaska che mi fa un cenno per indicare il divano dove è seduta ad aspettarmi la mia migliore amica: <<Buongiorno migliore amica pigra che ama i divani>>le dico ridendo del fatto che ogni mattina si siede sul divano <<Buongiorno migliore amica che ama l'ironia>> scoppiamo a ridere entrambe per poi abbracciarci in uno di quegli abbracci affettuosi che io adoro.Ma in meno di un secondo ci accorgiamo subito però che siamo in ritardo: << Merda Alaska siamo in ritardo!>>
<<Oh no hai ragione!Andiamo,veloce>>salutiamo sua mamma e ci incamminiamo verso la scuola a passo svelto. Appena arrivate troviamo Matteo,il mio migliore amico, ad aspettarci mentre lo salutiamo in lontananza:ciuffo biondo,capelli mori,occhi azzurri e corpo normale,leggermente muscoloso perché il pomeriggio va in palestra;lui è il solito cattivo ragazzo che tutti evitano,quello che fa il prepotente,il geloso e che a volte non si controlla quando in realtà è molto dolce con chi vuole esserlo. Entriamo in classe e appena seduti la professoressa di storia comincia subito a parlare:<<Buongiorno ragazzi,bentornati dalle vacanze di natale,spero le abbiate passate bene e vi siate riposati perché adesso dovrete studiare molto e impegnarvi>> a questo annuncio subito roteo gli occhi provocando una risata generale alla quale mi aggiungo anche io. <<Signorina Alaska vorrebbe dire qualcosa?>> dice in tono serio provando ad interrompere le risate,nego facendo un cenno con la testa mentre tento di nascondere la risata di prima. <<Bene ragazzi oggi spiegheremo i babilonesi,perché,come ben ricorderete,fanno parte del programma di prima superiore>> dato che avevo già letto questo capitolo a casa decido di scrivere un bigliettino ad Alaska: "Ti va di parlare? Ho già letto questo capitolo e a quanto pare è anche noioso"
"Sì ,tanto è noioso già dall'inizio"
"Hai visto Matteo oggi? Sembra più bello"
"Mah a me sembra normale come ogni giorno"
" A me sembra più bello,sembra abbia qualcosa di diverso"
"Ma ti stai innamorando di lui?" a quella domanda resto sconvolta perché è impossibile che mi sia innamorata di lui, siamo amici sin dall'asilo ma abbiamo sempre mantenuto una fantastica amicizia e non vorrei rovinarla per niente al mondo,così mi affretto a rispondere " Ma sei pazza? Io e lui siamo amici non potrei mai innamorarmi di lui e poi non vorrei mai rovinare l'amicizia che ho con lui,è troppo speciale"
"Va bene,come preferisci. Però secondo me te hai qualcosa di strano"
"Va bene ci penserò quando arrivo a casa" le passo il biglietto e comincio a seguire la lezione nonostante io non capisca ugualmente niente. Passano le ore e finalmente a l'una e un quarto suona la campanella, ci precipitiamo fuori dalla scuola esauste perché le lezioni erano state noise : <<Ehi Aly che ne dici se passiamo il pomeriggio insieme a casa mia? Sono a casa da sola perché i miei sono a lavorare e mi annoio sempre>> mi piaceva attribuire dei soprannomi alle persone così ancora quando avevamo 8 anni abbiamo deciso di soprannominare Alaska: Aly.
<< Se non ti disturbo mi piacerebbe molto passare uno di quei pomeriggi pazzi da migliori amiche che io adoro>>
<<Va bene allora è deciso,ci vediamo alle 3:30 a casa mia>> la saluto e mi dirigo verso casa pensando a cosa poter sgranocchiare come pranzo in preda a una gran voglia di mangiare. Alla fine decido di cucinare una pasta,prepararmi una ciotola di verdura e mangiare una buona e sana mela;dopo aver mangiato con calma decido di fare una doccia e mentre la aspetto leggo un libro ah e quasi dimenticavo,io adoro leggere. Sento bussare alla porta "toc toc" : <<Chi è?>>
<<Sono uno stalker guarda>> intuisco subito che la voce è quella di Alaska e mentre le apro scoppiamo a ridere,adoro la sua risata ha il sapore della felicità,come se la sua felicità contagiasse anche me e così subito andiamo in camera mia. Passiamo l'intero pomeriggio a ridere e raccontare tutto ciò che ci passa per la mente,ci mettiamo perfino a leggere riviste criticando le modelle snob che si credono perfette quando in un attimo ci accorgiamo che sono già le 8 di sera e così ,amareggiata, è costretta ad andare via ,ma prima di lasciarla andare sull'uscio della porta ci abbracciamo in uno di quegli abbracci forti che ti spaccano le costole e ti riaggiustano il cuore;noi due siamo così : ci prendiamo in giro,possiamo litigare,possiamo odiarci ma torneremo sempre l'una con l'altra perché siamo inseparabili e la nostra amicizia durerà 'finché morte non ci separi'. Decido di mettermi a dormire dopo aver mangiato una cena ricca a base di zuppa mi distendo sul letto pensando a ciò che oggi mi ha detto la mia migliore amica: percaso sono davvero innamorata? In realtà non c'è un vero metodo per capirlo, e se mi fossi innamorata di lui? Potrei solamente farmi passare questa semplice cotta perché non voglio assolutamente rovinare la mia amicizia con lui,non voglio rovinare questa cosa per poi magari fallire,non posso,no,assolutamente no;con la testa piena di pensieri decido che la cosa più ragionevole da fare sia addormentarmi senza pensare a qualcosa , e così accade. Mi addormento in meno di un minuto e cado in un sonno profondo,pronta ad affrontare la giornata che mi aspetta.