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Due giorni fa Louis é tornato a dormire in camera, visto che da quando son o arrivato dormiva sul divano. Credo che lui e Carly abbiano discusso e che la mia ex infermiera ne sia uscita vincitrice.

Suo fratello mi guarda quasi sempre male, credo che non gli vada a genio come compagno di stanza.

Io lo trovo carino. L'altro giorno é  venuto a casa con un suo amico, dovevano uscire, e ho notato che louis é stato quasi gentile con lui.

Quindi il problema sono io.

Non è piacevole essere guardati con odio, non ora che le immagini di quelĺ incidente sono ancora ben vive nella mia mente. Sono passati 2 mesi da quando sono arrivato e da quando Carly mi ha adottato.

Le cose vanno un po' meglio ma gli incubi non se ne sono andati. Continuo a svegliarmi nel bel mezzo della notte sudato, Carly mi è sempre vicina.

Le voglio davvero bene, le sono grato, per tutto quello che ha fatto e che continua a fare per me.

Fra tre giorni Carly compie 27 anni. Avrei voluto passare
Il giorno del suo compleanno con lei ma a quanto pare andrà a casa del suo ragazzo.

Edward vive a Londra che è molto distante da doncaster, per questo farà una specie di vacanza che durerà una settimana.

Louis era a dir poco sconvolto quando lo ha saputo perché questo significava che sarebbe rimasto solo con me, io sono solo preoccupato.

Carly mi ha spuagato che da Edward ci sarà un gran casino,faranno feste e vorranno anche un po' di intimità, visto che non si vedono da un po'. Quindi io non posso andare con lei. Carly conta su suo fratello, ma penso che questa sarà la settimana peggiore della mia vita a giudicare da come mi guarda.

Questa notte ho avuto un incubo ma Carly é partita e mi sento solo.
Nessuno si prende più cura di me, vorrei fosse rimasta a doncaster.

Scendo le scale per fare colazione e trovo Louis seduto sul divano mentre guarda la TV.

Dovrei salutarlo o ignorarlo? Opto per la prima.

<<ciao>>

Lui si gira e mi fissa con un sopracciglio alzato <<giorno>>dice senza lasciar trasparire nessun emozione. Poi torna a guardare la televisione.

Faccio colazione con latte e cereali.
Poi lavo la tazza cercandodi non allagare la cucina e torno in salotto dove Louis e nella stessa postazione di prima .

Vorrei davvero che fossimo amici anche se ha quell'aspetto da duro.

Oggi è più bello del solito, si è fatto la barba. Arrossisco per aver pensato una cosa simile e mi faccio coraggio.
Mi avvicinò lentamente e
<<posso sedermi? >> chiedo in completo imbarazzo.

Insomma se vedrò solo lui in questa settimana, tanto vale farselo amico.
É per questo il motivo per cui mi sono avvicinato, no?

Lui mi osserva con quello sguardo indecifrabile <<fa come vuoi>>dice poi.

Mi siedo al suo fianco mantenendo le distanze, non si sa mai.

<<sai quando torna Carly?>>
domando timidamente.

<<no>>risponde fermo.

<<perché? >>

<<perché cosa?>>sbuffa lui guardandomi male.

<<Non mi sopporti. Perché?>>

Sono sorpreso da me stesso, non parlo mai in modo così diretto. Ma vorrei una risposta, la curiosità a volte vince sulla mia timidezza.

Louis sembra sorpreso quanto me, poi si riprende e torna a guardarmi impassibile.

<<ora non ho voglia di parlare. >>

Annuisco e completamente rosso in viso torno in camera.

Ho fatto una figuraccia, é ovvio che non vuole avere nulla a che fare con me.

Non lo biasimo, sono così noioso. Non faccio altro che pensare con pessimismo. La mia famiglia è morta per colpa mia.
Sono malato, sono un pazzo che non sa cosa farne della sua vita.

E con questi pensieri mi addormento nel mio letto, ma non piango. Non cambierebbe niente. Piangere non serve a niente.

her brother	&gt;&gt; l. s. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora