Ogni cosa ha un inizio

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"Mi fai schifo!"
"Stai zitta troia"
"No mio caro,io non sono una delle tante puttane con cui mi tradisci"
"Ma finiscila!"
"No,mi fai schifo,uomo di merda, lurido figlio di puttana!"
Clap💢(schiaffo)
"Zitta troia,adesso ti faccio urlare per altro"
..
...
"Noooooo!"
Urlo alzandomi di scatto,tutta sudata,i capelli ricciuti appicicati alla fronte,il battito accelerato,le mani tremanti;sono anni che faccio sempre lo stesso incubo,sembra di stare in una sottospecie di oblio,non c'è la faccio più.
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Sono le sette,dopo quell'incubo non sono più riuscita a prendere sonno e ora è il momento di prepararsi per andare a scuola.
Mi vesto con una semplice tuta,per colazione mangio due cornetti al cioccolato,un po'di caffè e latte e cinque fette biscottate con la Nutella.
A SCUOLA
"Ciao palla di lardo"
"Ahahahah"
"Come sta la palla da bowling?"
"Uh!ma che tutina da schifo abbiamo qua, cos'è?! È l'unica che hai trovato della tua taglia?"
"Obesa di merda!muori!"
Bam💢(sgambetto)
"Ahia!" Dico,sento gli occhi lucidi, ancora:"no ragazzi, l'ippopotamo si è fatto male,poverina" dice il ragazzo che mi ha fatto lo sgambetto "chiamiamo una gru per farla alzare" dice la ragazza affianco "ahahahahahahahahah" tutti ridono,mi alzo e corro in bagno.
Arrivata in bagno mi chiudo dentro ad una toilette e inizio a piangere.
Non ho un buon rapporto con il mio fisico,sono una bassa del cazzo e peso quasi 100kg,ogni mio dolore,ogni mia rabbia,ogni mio odio,qualsiasi cosa la sfogo sul cibo,la sfogo mangiando e più sono distrutta dentro e più devo mangiare,come se per me fosse un obbligo.
Esco dal bagno per la seconda lezione,la prima la ho persa per piangermi addosso.
Le lezione vanno avanti come sempre e appena torno a casa, ovviamente vuota,da sola,come sempre,corro in camera per aprirmi un pacchetto maxi di patatine da mangiare.
Mangio,mangio,mangio ogni tipo di merendina che mi si para davanti agli occhi e mi degusta.
Non sono la classica ragazza di una storia,non ho il fisico perfetto,non ho un ragazzo stronzo che mi perseguita per poi diventare il mio fidanzato,non ho amici,non ho gli occhi chiari,non ho nulla degno di una protagonista eppure questa è la mia storia,non è una storia bella,per nulla,non ha nulla di bello ma essendo mia posso modificarla come voglio,posso darle un lieto fine.
È sera tardi,di preciso le 2:13,prendo un mio quadernino,questo è un altro dei miei sfoghi,scrivere,scrivere mi fa sentire viva anche se sono morta dentro,mi fa sentire libera,mi fa sentire me stessa,non criticata o meglio..non insultata perché quelle non sono critiche, sono INSULTI,insulti che ti piombano dentro come un pugno in pieno viso,che hanno soltanto la funzione di distruggere un essere vivente e la gente li usa, perché la gente è marcia, e poi si para il fondo schiena dicendo "ma sto scherzando,ma è ironia, libertà di espressione mia cara,posso dire quello che voglio, scusa ma sei *******,senza offesa, sono libera di esprimere ciò che penso,accetta le critiche costruttive" e cazzate simili,la realtà è che sono solo insulti,parole pesanti che sputate dalla bocca a caso sono taglienti e fanno male e la cosa folle è che questo succede perché la nostra stessa società pone degli stupidi canoni di bellezza, perché se sono grassa non posso essere bella? perché se sono magra non posso dire che non mi accetto fisicamente?chi lo ha detto che grassa equivale a brutta e magra equivale a bella?chi lo ha detto che acne equivale a cesso ambulante e pelle priva di impurità equivale a perfezione?ma chi le dice ste cazzate, perché tutt'ora,al mondo, c'è gente che pensa se stronzate? Perché?!
E in un mondo che diventa sempre più marcio la scrittura è l'unica ancora di salvezza, perché l'inchiostro della penna con cui scrivi sa quanto vale quel silenzio di quando tieni la penna in mano pensando,senza scrivere nulla, l'inchiostro sa che quel silenzio è rumoroso come la musica di una pista da discoteca se non anche peggio.. l'inchiostro sa quante frasi nascondono i silenzi
E ad oggi non mi resta che scrivere,scrivere ogni cosa che mi distrugge perché i casi sono due: o tiri fuori quello che hai dentro e distruggi gli altri o lo tieni dentro e distruggi te.
E quindi,sta sera,come un rito, chiedo:ehy diario,ti va di ascoltarmi?

passi di puntaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora