Caro Lele
Non so cosa sto facendo, sono le quattro del mattino, è giovedì e sono seduto alla scrivania con questo pezzo di carta bianca davanti e una penna in mano, dopo un'altra notte tormentata da te, non so scrivere, non so esprimere cosa provo a parole, ne tantomeno so disegnarlo, ma voglio provare a dirtelo ugualmente. Ora sarai confuso, ma dopo questa lettera ti prego non ignorarmi, non isolarmi perché non so cosa potrebbe succedere.
Sono sempre stato vicino a te, ero sempre lì, nel bene e nel male, nel dolore e nella gioia, nel momento del bisogno io c'ero; ma ti ho sempre considerato diverso, per questo motivo ti ho sempre osservato da lontano. I tuoi occhi scuri ogni volta che sono tristi, si spengono, non brillano come al solito, si fissano a terra e si inumidiscono di piccole lacrime che però raramente lasci scendere se ci sono altre persone. La tua espressione che preferisco è quella felice, quando il tuo sorriso si stende, i tuoi occhi si stringono rendendoli piccoli, il tuo sorriso emana un calore che invade le persone e le fa sentire bene, i tuoi occhi mandano una luce nuova, brillante, più bella di quella dei raggi di sole in una serena giornata di giugno, quando sorridi sei bellissimo, quando ridi, la tua risata mi fa sentire bene, è contagiosa, ti fa sentire amato, speciale, soprattutto se la causa di quella risata sei tu. Tu fai stare bene le persone che sono al tuo fianco, mi fai state bene. Ti ho amato e ti amo come ti amerò in futuro, dal primo momento in cui ti ho visto ti ho amato, eri al parchetto di Roma insieme ai tuoi amici, avevi i capelli scuri, non ancora tinti, i tuoi occhi sorridevano così come le tue labbra, i nostri occhi si scontrarono per qualche secondo, ma per me bastò quello per sapere che tu saresti stato il mio chiodo fisso. Si, ti sconvolgerà ma io ti amo, so che questo ti sconvolgerà, che forse non mi accetterai e mi rifiuterà, mi allontanerai, ma ormai non posso più negarlo, ti amo e questo succederà sempre. Sai quando l'ho capito? Quando tu quel giorno in cui caddi dallo skate e mi sbucciai le ginocchia e i polsi, tu chiesi subito da me a vendere come stessi, nonostante non fosse niente feci finta che mi facesse più male di quanto in realtà doleva, ma vedermi così vicino e preoccupato per me, mi fece sentire amato, amato da te. Poi ho capito che per te ero solo un'amico quando annunciasti che ti eri fidanzato con una ragazza, lì mi crollò il mondo addosso ma capì che tu non eri come me, e feci finta di essere felice per te, ma dentro ero distrutto. Poi decisi di pubblicare quel tik tok in cui parlavo della ragazza che ti avrebbe fatto ridere, tu mi presi in giro per quel video, ma ti giuro che non stavo scherzando, ero pronto a lasciarti andare. Poi ti vidi triste e ti offrì la mia spalla per piangere, io ero lì pronto a consolarti, i tuoi occhi spenti mi entrarono dentro e promisi a me stesso che non ti avrei mai più fatto piangere. Io per te ci sono sempre stato e sempre ci sarò qualunque cosa accada.
Ti amo
E sempre sarà così
Il tuo caro Tancredi
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~ a te~ tankele
Fanfictiondue lettere; una di Tanc e una di Lele. Cosa ci sarà scritto? cosa comporterà per loro?