Caro tanc,
Ho visto quella bianca lettera aperta sulla tua scrivania, stretta fra le tue mani mentre dormivi. Il tuo viso era illuminato dalla lampada da scrivania rimasta accesa, i tuoi capelli rilucevano a causa della luce, i tuoi occhi erano chiusi, la bocca leggermente socchiusa, una mano stringeva i fogli, l'altra faceva da appoggio alla tua testolina tinta. La sfilai delicatamente dalle tue mani e mi sedetti sul letto a leggerla. Se devo essere sincero ciò che lessi mi stupì, mi fece pensare molto, ma soprattutto spense tutti i timori e le paure che ormai da tempo alleggiavano intorno a me. Sai cosa successe quando per la prima volta incontrai il tuo sguardo, i tuoi occhi? Mi senti strano, come se solo guardandomi mi avessi letto dentro, sei diventato il mio primo e unico pensiero, tanto da essere distratto quasi sempre, con ancora nella mente impressi i tuoi gesti e i tuoi lineamenti. Quando abbiamo cominciato a stringere la nostra meravigliosa amicizia, non solo mi sono perso nei tuoi occhi, ma anche nella tua persona; mi sono innamorato di quella brillante mente che hai, mi sono innamorato dei ritratti e dei disegni che facevi, mi sono innamorato del tuo andare in skate, mi sono innamorato del tuo sorriso, delle tue sicurezze, dei tuoi scherzi, delle tue stupidaggini e della tua lealtà, con il tempo ho imparato ad amare ogni tua sfaccettatura. Ho sempre avuto paura che se tu avessi scoperto ciò che provavo nei tuoi confronti mi avresti allontanato, ripudiato. Ho avuto paura per anni, paura di perderti, paura di vederti andare via dandomi le spalle, paura di vedere il tuo sguardo schifato rivolto a me. Ho letto quella lettera molteplici volte, perché le parole impresse su quel foglio bianco mi avevano aperto un mondo. Ti ho sempre amato, ammirato; ho gioito con te e pianto, sono sempre stato vicino a te nascondendo i miei sentimenti, ma ora sono pronto a urlarlo al mondo, ti amo Tancredi Galli, ti ho amato, ti amo e sempre ti amerò. In amore come il nostro non si trova tutti i giorni, non è una cosa passeggera, è la ragione che ti spinge a dare sempre il meglio, a non abbatterti, a non aver paura, a lottare con unghie e denti per ciò che vuoi. Tu sei la ragione per cui molte volte ho preferito un sorriso alle lacrime, se tutto ciò che ho di speciale, sei la cosa che mi spinge a vivere la mia vita al limite, ti ho amato; ora permettimi di amarti, di stringerti tra le mie braccia, di baciarti, di esserci anche nelle notti più buie; voglio portarti a passeggiare alla luce del sole, perché te lo meriti, ce lo meritiamo. Ho avuto paura di amare, ora ti chiedo, vuoi amarmi anche in futuro?
Per te
Al mio amato
Tancredi
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~ a te~ tankele
Fanfictiondue lettere; una di Tanc e una di Lele. Cosa ci sarà scritto? cosa comporterà per loro?