Louis tira un calcio diretto sulla porta, facendola cadere a terra insieme alla polvere.
-non è illegale?- ribatte subito Harry.
-ti vuoi rilassare?- entra dentro guardando la casa in disordine - è mia.- afferra un modellino di una moto e la guarda malinconico.
Harry titubante entra, guardando Louis cambiare umore.
-tua?-
-di mia nonna, in realtà, lei non c'è più e l'ha voluta lasciare a me-.
-non ci vieni mai, però- Louis rimase sorpreso nel non sentire i classici "mi spiace" ma bensì una verità cruda.
-i-io non me la sento ecco-. Non capiva perché gli venisse così spontaneo aprirsi a quei occhi, che guardavano la casa e poi lui, che metteva su un sorriso così buono, che era impossibile fare lo stronzo.
-ma adesso sei qui-
-bè ecco- si tortura le mani, Louis nervoso?! Dai riprenditi, pensa fra sé e sè.
-io volevo sistemarla.. ti va di darmi una mano?-
-..perché io?-
-guarda che non sei obbligato, ti sto solo chiedendo una mano.-
Harry lo guarda, pensandoci sù, in fondo dare una mano ad un amic- è un amico? Gli amici non si baciano.
Non si guardano come Louis lo guarda.
-d'accordo, ti aiuterò.-
