What If? {Banana Fish}

What If?

[ash pov]

Stringevo tra le mani la sua lettera. Mi ero promesso di non rivederlo più, per il mio e per il suo bene.
Ma non potevo farlo. Dopo tutto quello che avevamo passato, non potevo abbandonarlo e nemmeno salutarlo.

Decisi così di aprire la busta.
Al suo interno vi era una lunga lettera e un biglietto per il Giappone.
Le mani mi tremavano e il cuore mi batteva all'impazzata.

Avevo deciso.

Dovevo raggiungerlo.

Così mi alzai, misi velocemente tutto in tasca e iniziai a correre freneticamente.
Nel mentre speravo che non fosse già partito.

Ero immerso nei miei pensieri, a riportarmi alla realtà fu una figura che correva verso di me.

Era Lao.

"Cosa vuole da me?" mi chiesi

Poi mi ricordai che aveva giurato di distruggermi.
Infatti portava con sé un coltello.

Si avvicinava sempre più.
Ma subito, in modo felino, presi la pistola e lo uccisi.
Mi ero ripromesso che non avrei mai più usato la violenza. Ahimè in questo caso non ebbi scelta.

"Spiegherò poi tutto a Sing."

Continuai a correre e finalmente arrivai a destinazione.
Mi fermai per riprendere fiato e, in tal modo, riflettei di nuovo sulla mia scelta.
Eiji mi avrebbe accettato, o sarebbe stato ancora arrabbiato per la sera precedente?

"Non avrei mai dovuto dirgli Sayonara."

Entrato in stazione sentii la voce robotica annunciare che tra dieci minuti sarebbe partito l'aereo per il Giappone.
Dovevo trovarlo.

"Eccolo."

Iniziai ad andargli incontro velocemente.
Kong, Sing e Bones erano lì e stavano salutando Eiji da lontano.
Tutti e tre mi notarono.

Eiji stava parlando con Ibe, quando si rese conto che tutti gli altri guardavano verso un altro punto.

Si girò.

Allora mi precipitai verso lui e appoggiai le mie braccia sulle sue gambe stando attento a non fargli male, poiché era in sedie a rotelle.
Mi scesero dagli occhi diverse lacrime, senza che potessi controllarle. Rivederlo mi provocò una sensazione stupenda, fui subito avvolto da un forte calore.
Anche lui stava piangendo.

Alzai la faccia dalle sue gambe. Mi avvicinai al suo viso, i nostri respiri si incrociarono.

Ci baciammo.

Fu un bacio veloce, ma dolce ed emotivamente intenso.

Ci eravamo già baciati in precedenza, ma non era un vero bacio; servì solo per passarsi la pillola della Banana Fish.
Questo era il nostro primo vero bacio.

"Sei venuto alla fine?" fece incredulo
"Si. Verrò anche in Giappone con te. Non oggi, ma ti raggiungerò. Lo prometto. Stavo pensando di non volerti più vedere però ho capito che non era la cosa giusta da fare."
"Sono le parole più belle che mi potessi dire. Purtroppo ora l'aereo sta per partire... Prometti che verrai?"
"Lo prometto."

Allontanai il mio viso dal suo. Molti ci stavano guardando biecamente ma sinceramente non m'importava. Avevo capito che lui era l'unica persona con cui volevo passare il resto della mia vita, ed ero felice.

Ibe mi guardò sorridendo e portò Eiji verso l'aereo.

Sing, Bones e Kong mi raggiunsero.
"Ce l'hai fatta ad arrivare Ash, bravo hai fatto la cosa giusta." disse Sing
Li abbracciai tutti e tre.

Uscito lessi la lettera del mio compagno. Quello che aveva scritto era commovente, versai altre lacrime.
Le parole che più mi colpirono furono: "Sayonara America. Sayonara New York. Ma non dico Sayonara a te Ash."
Perché è vero quello tra di noi non doveva essere un addio, bensì un "a presto".
Ancora oggi conservo questa lettera.

A distanza di pochi giorni decisi di partire. Prima salutai tutti e poi nominai un nuovo leader per la gang.

Presi il mio volo e incontrai Eiji in una stazione.
Il Giappone per me fu un nuovo mondo, diverso ma bello. Forse anche più bello di New York. Ero finalmente tranquillo e felice.

Ad oggi sono già diversi anni che vivo con lui.
Siamo ufficialmente fidanzati e io non potrei desiderare nient'altro.

Non scorderò mai l'America e tutte le mie avventure. Ma adesso ho la vita, che pur non sapendolo, ho sempre voluto, cioè a fianco alla persona che più amo.

FINE