Chapter 5.

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Quattro giorni dopo la notizia, Helen stava preparando le valige per andare a Londra con Michael, Ashton, Calum e Luke, che in quel momento era sdraiato sul letto della ragazza, giocando con una collana di Helen, quando il suo cellulare squillò.
Il nome di Sarah apparve sullo schermo dell'iPhone.
Appena Helen, trascinò il dito sullo schermo e si accostò il cellulare all'orecchio, sentì un singhiozzo.
«Hei hei Sarah, che succede?» chiese preoccupata.
«Michael...» singhiozzò Sarah.
Luke fece segno a Helen di mettere il vivavoce.
La ragazza mise il cellulare in vivavoce e si sdraiò sul letto accanto a Luke.
«Tranquilla, fai un respiro profondo e raccontami tutto.» le disse dolcemente Helen.
Sarah, fece come le aveva detto l'amica e inizió a raccontare tra un singhiozzo e l'altro.
«Io e Michael abbiamo rotto.- si soffiò il naso- Io non sarei venuta a Londra, voglio prendere la maturità e poi andare all'università qui, non la. Poi è così lontano..
Insomma.. Avevamo già un po' di problemi ma niente che non si potesse risolvere» singhiozzò.
Helen coprì il cellulare con una mano in modo che Sarah non sentisse ciò che stava per sussurrare a Luke
«Tu lo sapevi?» chiese, quando il ragazzo annuì, aggiunse «Perché non me l'hai detto?»
Il ragazzo alzò le spalle, passandosi una mano nei capelli.
Helen ripetè la stessa frase a Sarah, la quale rispose «Non lo so, non mi è passato minimamente per la mente..» si giustificò tirando su con il naso.
Luke mimò a Helen con le labbra un "Anch'io".
Lei sbuffò e chiese speranzosa a Sarah «Comunque è stata una decisione presa da tutti e due vero?»
«Non proprio. È stato lui a lasciarmi, io almeno avrei provato a vedere come sarebbe andata la nostra ipotetica relazione a distanza.»
«In effetti..» acconsentì Helen, sussurrando a Luke «Chiama Michael- quando il ragazzo le mimò un 'Perché?', lei aggiunse- fallo»
Luke prese il cellulare dalla tasca dei jeans neri e digitò il numero di Michael, alzandosi dal letto dopo aver lasciato un bacio sulla guancia a Helen.
«Clifford!» la ragazza lo sentì dire, mentre usciva dalla stanza e chiudeva la porta.
«C'è Luke lì con te?» piagnucolò Sarah
«È appena uscito» le rispose l'amica dolcemente.
«Che figura di merda Helen!» pianse ancora più forte Sarah.
«No, per niente. Luke sa capire» alzò il tono di voce quando pronunciò l'ultima frase.
«Come va tra voi invece?» chiese Sarah.
«Molto bene» sorrise Helen.
Fuori dalla porta della sua camera invece, Luke e Michael, parlavano.
«..Eh dispiace anche a me, ma non poteva funzionare.. Mi hai chiamato solo per questo? Quanto siamo sentimentali Hemmings..» stava dicendo Michael.
«No, è Helen che mi ha fatto chiamare te.. Lei è al telefono con Sarah» ribatté Luke.
«Amico, comanda lei eh? Scommetto che quando scopate lei sta sopra» lo derise Clifford.
«Michael appena ci vediamo ricordami di darti un pugno-poi aggiunse con un ghigno-comunque non è lei che sta sopra»
«Ecco Hemmings, ora si che ti riconosco- rise Michael- Ricordi quando ci odiavamo? Rimpiango ancora di non aver fatto una foto alla tua faccia appena avevi saputo che avevo chiesto a Helen di uscire prima io»
«Però sta con me adesso,Clifford» ghignò Luke.
«Solo perché io mi sono messo con Sarah, amico»
«Era già pazza di me» rise Luke, seguito da Michael che dall'altro capo del telefono scosse la testa.
«Chi era già pazza di te?» sentì chiedere Helen a Luke.
«Ciao Helen!» urlò Michael.
«Tu, piccola» le rispose Luke.
«Ehi Clifford!- urlò Helen- comunque si, hai ragione» lo baciò.
«Sentito Michael?- sogghignò Luke.-Ora vado a farmi la mia ragazza» sottolineando accuratamente la parola 'mia'.
«Ci vediamo domani Hemmings» rise Michael. «Dì a Helen che se ha paura dell'aereo ci sarò io a stringerle la mano»
«Non ci contare, Clifford» rise Luke.
E chiuse la chiamata.
In quel momento arrivó Helen, che nel frattempo era andata in cucina a bere, tornando con una bottiglia di Coca Cola.
Luke la strinse a se, iniziando a lasciarle umidi baci sul collo.
«Siamo soli..» sussurrò il ragazzo contro le labbra di Helen, che gli mise le mani sopra i pettorali leggermente scolpiti e allontanandolo leggermente.
«Non posso» gli sorrise baciandolo, e andando in camera sua, lasciando un Luke piuttosto sconvolto in corridoio.
«Perché?» le chiese, appoggiandosi allo stipite della porta, con aria sofferente.
«Indovina» alzò gli occhi al cielo, Helen.
«Ah.. Quindi una settimana senza sesso perché tu perdi sangue?!
Sarà una settimana moolto lunga- sospirò - Beh allora mi vado a consolare con un Martini....Helen» la richiamò Luke prima di uscire dalla camera
«Che c'è?» la ragazza andò verso di lui.
«Hai lasciato una scia di sangue..» rise Luke, prima di correre giù dalle scale.
«Luke!» le urlò dietro lei, tirandogli dietro la spazzola.
Lui l'afferrò al volo «Una spazzola rosso sangue Helen! Visto?» alluse, ridendo, al colore della spazzola.
Quando Helen scese le scale, si avvicinò a lui con un sorriso malizioso.
«Ma quanto caldo c'è?» gli chiese, togliendosi la maglia e restando in reggiseno.
Luke sgranò gli occhi balbettando qualcosa di incomprensibile.
«Che c'è Lukey?» ghignò Helen, avviandosi verso la cucina. Nel frattempo si tolse anche i pantaloncini, rimanendo in intimo.
«Non mi puoi fare questo!» la implorò lui.
«Davvero Lukey?» gli lanciò i pantaloncini, scomparendo in cucina.
Luke la raggiunse e la bloccò contro il muro.
«Rimettiti..i..vestiti» le ordinò, avvicinando le sua labbra a quelle di Helen.
«No amore.. Ho così caldo» si avvicinò ancora di più lei.
Luke avvicinò i loro bacini. «La senti?» le sussurrò, riferendosi all'erezione ormai evidente.
Helen ridacchiò e cercò di scappare dalla stretta del ragazzo, ma Luke le mise una mano sul fianco, tenendola ferma, e iniziando a disegnare cerchi immaginari sui fianchi della ragazza.
Lei avvicinò la bocca all'orecchio del ragazzo e sussurrò
«No» anche se la sentiva benissimo.
Luke aprì la bocca per protestare ma fu fermato dallo squillo del telefono di casa.
Helen colse al volo l'opportunità prendendo il cordless «Si?»
«Helen, sto arrivando a casa. Puoi chiamare in pizzeria e ordinare 4 pizze?» le disse sua madre.
«Si ok, hai bisogno di altro?»
«Luke è lì con te?»
«Buonasera signora» urlò il ragazzo, facendo ridere la donna, che disse alla figlia «Vuole restare a cena?»
Prima che Helen potesse rispondere, Luka la precedette prendendole il telefono di mano.
«È molto gentile, ma non voglio disturbare, grazie comunque dell'invito» le disse lui.
Helen alzò gli occhi al cielo, quando sua madre disse «Che gentile che sei tesoro, ma non disturbi»
«Non posso davvero, i miei mi aspettano a cena» rispose lui.
«Che peccato- disse dispiaciuta la donna- sarà per un'altra volta. Complimenti comunque per il tour!»
«Grazie signora» sorrise Luke a Helen, che gli strappò il telefono di mano.
«Okay ciao mamma» la liquidò, chiudendo la telefonata.
«Che gentile che sei tesoro» le fece il verso.
«Dai!- rise Luke, tirandola a se e baciandola.-Ora però rivestiti se non vuoi che ti scopi su quel divano. Sangue o no.»
«Solo perché sta per arrivare mia madre Hemmings» gli puntò contro un dito Helen, infilandosi la maglia, facendo ridere Luke.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 16, 2015 ⏰

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