Cosa siamo?

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"Saray e la sua compagna, sono già qui"
Dice la riccia, mentre ci conduce verso il salotto.
Zulema si guarda attorno, fissando l'arredamento con attenzione.
La piccola intanto, saltella felice accanto alla riccia, che le tende la mano prontamente.

Kabila abita in un piccolo appartamento, nel mio stesso quartiere.
La casa è molto piccola, ma è davvero accogliente.
Essendo in affitto, non ha potuto apportare chissà quante modifiche, ma è riuscita a dare comunque un suo tocco personale.
Una volta arrivate nel salotto, troviamo Saray seduta sul divano, accanto alla sua compagna.
Si scambiano effusioni, sorridendo felici.
Davanti a quella scena mi sciolgo, sono davvero molto affiatate, si vede che si amano molto.

"Ehilà bionda!"
La gitana si alza di scatto, allargando le braccia.
Subito la stringo in un caldo abbraccio. Nonostante i nostri trascorsi, devo molto alla gitana.
Ha protetto Zulema per tutti questi anni, ed è grazie a lei se sono riuscita a ritrovarla.
"Ciao, ti trovo bene"
Le dico ancora stretta nell'abbraccio.

"Posso dire lo stesso di te"
Mi dice, sciogliendosi dall'abbraccio e facendomi un occhiolino.
"Sorella!"
Aggiunge poi rivolgendosi a Zulema, che in tutta risposta le tira un pugno amichevole sulla spalla, per poi gettarsi tra le sue braccia.
Io intanto mi appresto a salutare la sua compagna, che mi sorride dolcemente.
"Ciao Macarena, è un piacere conoscerti"
Le stringo calorosamente la mano e le sorrido.
"Anche per me. In questo momento mi sfugge il tuo nome"
Ammetto, arrossendo lievemente per l'imbarazzo.

Lei mi sorride, mettendomi subito a mio agio. Questa ragazza dev'essere davvero buona, mi piace molto.
"Non preoccuparti! Mi chiamo Nadia"
Le sorrido di rimando, stringendole appena la spalla.
Subito cerco lo sguardo di Zulema, che intanto ha interrotto il contatto con Saray e sta passando lo sguardo, da me a Nadia, insistentemente.

"Siete davvero tutte bellissime"
Dice Saray, con tono solenne, facendo ridere tutte le presenti.
Dopodiché si abbassa all'altezza, della piccola e le sorride con dolcezza.
"Allora tu sei la famosa Zulema Ferreiro"
Io e Zulema ci guardiamo, con un'espressione simile sul volto.
Sentire il nome di Zulema, affiancato dal mio cognome, fa davvero uno strano effetto.
Non ci avevo mai fatto molto caso prima, ma ora davanti alla mora, tutto questo assume un significato differente.

"Sì sono io"
Risponde la piccola, gonfiando il petto.
"Sai che la tua mamma e Zulema, parlano sempre di te?"
Nuovamente mi immergo nelle iridi verdi, della mia coinquilina, sorridendole con riconoscenza.

Il fatto che abbia parlato di mia figlia, con Saray, mi fa capire come tutto questo la stia coinvolgendo.
Non è la stessa Zulema che ho conosciuto qualche anno fa, tra le mura di Cruz del Sur.
È una donna diversa, in grado di provare affetto ed empatia.
Mi chiedo se non sia stata io stessa, a renderla quella che è oggi.
Lei mi ha insegnato a sopravvivere, a non avere paura, rendendomi forte e indipendente.
E io le ho insegnato ad amare, donandole una vita pressoché normale, una quotidianità che non era mai riuscita a vivere, nel corso della sua vita.

Lei mi guarda con un'espressione indecifrabile sul volto.
Con un sorriso sincero, appena accennato.
I suoi occhi hanno una luce differente e io mi perdo in tutto questo, in questo momento paradisiaco, che vorrei potesse durare in eterno.
"Chi ti ha fatto queste belle treccine?"
Continua Saray rivolgendosi alla piccola, con l'espressione di chi già sa la risposta.

"Zulema"
Dice la piccola, indicando la più grande, che intanto la guarda con orgoglio.
La riccia ride di gusto, intromettendosi nella conversazione.

"Zulema che fa le treccine, a una bambina di tre anni! Che ne hai fatto della Zulema, che costruisce un lancia fiamme dal nulla e mette in pratica un piano di fuga, dall'oggi al domani?"
Temo la reazione di Zulema, che intanto ha cambiato completamente espressione.
Conosco bene quella faccia da poker, che mette su, quando si trova in una situazione di pericolo.
È pronta a pungere, iniettando il suo veleno nella riccia, che intanto continua a ridere, noncurante della situazione.

This love~ZURENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora