Passo la palla ad Andres, che fa una finta di tiro e me la ripassa a me, che intanto mi ero spostata, e faccio un arresto di potenza con cui faccio perdere l'equilibrio a Matteo e faccio canestro tranquillamente. Andres, Gabriele e Omar vengono da me e mi fanno battere in cinque, entusiasti.
"Non ci posso credere Matteo!" Grida Mirko in tono accusatorio al mio difensore "una ragazza ti fa ancora perdere l'equilibrio, da sette anni con cui ci giochi in più?" Mirko si arrabbia sempre quando perde contro di me, ma alla fine torna sempre sereno e giocoso.
"Una ragazza? Vorresti dire la ragazza" lo prendo in giro ridendo. Lui fa per un po' il broncio e poi scoppia a ridere, come sempre.
"Giu', vieni!" sento Andres che mi chiama e gli vado in contro alla panchina dove aveva lasciato il suo zaino. Io e Andres ci conosciamo da quando avevamo otto anni. E' stato lui a convincermi a iniziare a giocare a basket, ed ora è il mio migliore amico. E' inoltre uno dei ragazzi più belli della scuola e tutte le ragazze gli vanno dietro. Devo dire che se non lo conoscessi bene anche io gli andrei dietro, ha pelle olivastra per via del fatto che è cubano, capelli ricci e neri, gli occhi verdi e un fisico che farebbe invidia all'uomo più palestrato del mondo.
"Questo è un mio amico, si chiama Tiago, è cubano ed è single, che ne dici?" Mi mostra una foto di un ragazzo sudamericano, dalla pelle più chiara della sua e gli occhi più scuri.
"Andrè, non voglio un fidanzato, sto bene così" lo rassicuro.
"Ah! Smettila, è dalla seconda media che non hai un ragazzo e ormai hai diciassette anni. Non capisco neanche perché non lo hai, insomma, sei bella, divertente e gentile. Poi hai tutta questa scelta" dice indicando i nostri amici che nel frattempo si sono tolti la maglietta per il caldo sfinente di Agosto. C'è Mirko che ha occhi verdi e capelli rossissimi, è piuttosto bello, ma non è il mio tipo, e poi ci conosciamo da sette anni, insomma! Poi c'è Omar, senegalese e anche lui piuttosto bello, gioca a basket da quando ha 7 sette anni ed è subito diventato uno dei miei migliori amici, ma proprio per questo non potrei mai essere interessata a lui. Matteo, anche lui è bello, con le sue mascelle marcate e i suoi occhi scuri e meravigliosi, ma è un ragazzo troppo poco serio e come fidanzato sarebbe un tabù. Gabriele ha capelli biondi e occhi marroni e anche se non è molto bello, è un ragazzo d'oro ma lo considero come un fratello per me. Loro sono i miei migliori amici, esclusa Cristina, perché lei la conosco da troppo poco tempo. Li conosco tutti da sette anni, escluso Andres che lo conosco da dodici anni e li adoro, uno ad uno.
"Ragà, facciamo un'altra partita?" chiede Omar
"Scherzi, con questo caldo?" gli rispondo stupefatta.
"Non c'è così caldo e poi io ho una voglia pazza di giocare" mi risponde con un sorriso
"Voi se volete giocate, ma io resto qua"
"Io mi unisco alla ragazza" rincara Mirko seguito da Andres e Gabriele. Alla fine Omar e Gabriele fanno un 1 contro 1 e noi altri restiamo seduti sulla panchina ai lati del campetto a parlare.
"Allora Matteo, come va con Sara?" gli chiedo curiosa.
"Sara? Quella ha smesso di darmela una settimana fa'!" e tutti i ragazzi si mettono a ridere sguaiatamente. Sono piuttosto abituata a quelle scene, se si sta con quei ragazzi ci si deve per forza abituare, sono come bambini cresciuti troppo in fretta, e io sono la loro tata.
"Che finezza, davvero!" lo prendo in giro.
"Tu non te la sei ancora fatta una scopata invece, vero?"
"Ehm, beh... no..." dico arrossendo, del resto come tutte le volte che mi fanno domande di quel tipo.
"Dai, tranquilla, non ti imbarazzare." mi rassicura Mirko, sempre dolce.
STAI LEGGENDO
Improvviso come il vento
RomanceGiulia ha 17 anni e a 14 ha dovuto lasciare la squadre di basket maschile con cui giocava da quando ne aveva 10 per andare in una femminile. I suoi ex compagni di basket sono i suoi migliori amici con cui si è formato un gruppo molto affiatato che l...