Sento dolori ovunque e proprio non riesco a seguire la lezione di storia. Ho i crampi alle gambe, la schiena dolorante e l'ultima cosa che vorrei sentire è la voce del professore sovrapporsi ai miei pensieri. Ieri ho camminato tanto, sempre con lo stesso ritmo, avanti e poi indietro, indietro e poi avanti, sulle mie canzoni preferite. Ogni nota era un passo ed un'immagine ancora più vivida. Sembrava di vedere i personaggi delle mie immaginazioni disegnarsi davanti ai miei occhi, e parlarmi della loro vita, sembrava di riderci insieme, e di poterci veramente discutere. Ed infondo, parola dopo parola del docente che avevamo in classe, quasi scorgevo tutti i protagonisti della mia mente materializzarsi sulla lavagna elettronica. Tutti in classe cominciano a ridere, e la mia migliore amica mi indica l'insegnante, di nuovo arrabbiato per via della mia distrazione. Un'altra nota a scuola.
Durante il tratto da scuola a casa, metto la mia playlist, e immagino di camminare assieme ai miei amici "immaginari". Flavio -il più grande tra loro- mi rimprovera, e mi chiede successivamente di non distrarmi più durante le lezioni. Non ha torto, ma la fantasia è l'unica cosa che mi permette di scappare dalla realtà. Con Flavio accanto mi sento grande, protetta, ed a stento ricordo che è frutto della mia immaginazione.
Lui ha un fratello di nome Mauro, si scambiano un anno di differenza, ma sono divisi da un bel po' di tempo, siccome per trovare un lavoro, il più giovane di loro vive in America. Sono storie complesse quelle che creo con l'immaginazione, ne sono consapevole, ma la fantasia è sempre stata tra le mie più grandi doti.
Tornata a casa mi rilasso ed apro i social, in attesa del pranzo. Vedo una ragazza che gioca con i suoi animali domestici, un'altra che festeggia il compleanno, ed un'altra ancora che registra un video a scopo informativo. Nemmeno il tempo di guardarlo che: "Sarah, è pronto" . Informo mamma di stare arrivando, e salvo il video cosi da poterlo guardare dopo.
Come mi ero promessa di fare, schiaccio play ed il video inizia a parlare del "Maldaptive DayDreaming", non sapendo cosa fosse continuo a guardare, e scopro di non essere "pazza" come pensavo. Il video riporta il testo di Wikipedia, che racconta di questo disturbo.
"Il maladaptive daydreaming (in italiano "sogni ad occhi aperti disadattivi") noto anche come disturbo da fantasia compulsiva, è una forma disordinata di assorbimento dissociativo associato a un'attività di fantasia vivida ed eccessiva che spesso coinvolge scenari elaborati e fantasiosi. Può provocare , può sostituire l'interazione umana e può interferire con il normale funzionamento come la vita sociale o il lavoro. Le persone che soffrono di maladaptive daydreaming possono trascorrere più della metà dei loro giorni in "vividi universi alternativi"."
Dopo queste parole non posso evitare di riconoscere, che era proprio la mia situazione. Tutte le camminate ascoltando la musica, tutte le emozioni provate nel mondo costruito nella mia mente, tutti i personaggi a cui ero affezionata, non erano che frutto di un disturbo causato dalla mia eccessiva fantasia. Il video continua ad andare in loop sul mio letto, mentre io rimango lì seduta a fissare il muro, a cercare di accettare quel che ho letto.
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Decenni in un sogno
General FictionLa vita di Sarah, una ragazza che soffre di Maladaptive DayDreaming, che mostra quanto possa essere difficile compiere semplici azioni con questo disturbo.