capitolo 3

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uno squillo di cellulare mi svegli, è mezzogiorno. E' mio padre ma non gli rispondo perché tanto  so che mi vuole chiedere il motivo per cui non sono a pranzo con lui e la sua nuova ragazza. Da quando la madre è morta lei è la prima con cui è stato peer più di un mese. Are dieci anni in meno di lui ma sostiene di amarlo follemente, per me sta con lui solo per i solti ma a quanto pare a nessuno interessa la mia opinione.

Oggi devo uscire con Tristan: uno ragazzo molto carino che ho incontrato ieri ala festa. E' nuovo, gioca nella squadra di football e mi è sembrato simpatico. Ci incontriamo al fast food del centro commerciale e mangiamo un hamburger mentre parliamo, più di lui che di me. E' estroverso, dolce e loquace tutto il contrario della mia persona Finiamo di mangiare e andiamo in biblioteca, non avrei ma pensato di andarci ma non riuscivo a dirgli di no. Studiamo psicologia, la odio ma tanto ce l'ho domani quindi poco male.

ci andiamo a preparare per la festa di stasera, Neil ci viene a prendere e andiamo a casa di Meredith. Ci ubriachiamo, ci droghiamo e quando finisce tutto andiamo. Nessuno è n condizione di guidare, quindi andiamo a piedi barcollando e biascicando frasi senza senso. Stiamo per attraversare la strada ma vedo qualcosa che gira l'angolo, mi fermo di colpo ma Tristan continua. Prima che possa dire o fare qualcosa un motorino lo prende in pieto e lui cade violentemente a terra, sanguinante. Sento un urlo, forse sono stata io ma in questo momento non mi interessa. Le cose intorno a me diventano di colpo immagini sfuocate, sento le sirene dell'ambulanza e poi... più niente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 24, 2020 ⏰

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