Capitolo 1

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Si svegliò di soprassalto, rannicchiata nell'angolo di una piccola stanza buia che con uno scossone cominciò a salire verso l'alto, era tutta sudata e le faceva male la testa, d'un tratto si accorse che non ricordava nulla del suo passato o di dove stava andando, la sua mente era un inutile buco vuoto. Il panico l'assalì , quando d'un tratto si ricordò il suo nome. Si chiamava Hazel. Quella era l'unica cosa che ricordava di se stessa. Si calmò, si alzò e cominciò a guardarsi intorno, non che ci fosse molto da guardare, era in una specie di ascensore di metallo, freddo e arrugginito, l'aria era umida e di colpo un'altro scossone la fece cadere e sbattendo la testa contro qualcosa di duro, si accasciò in un angolino, provando un forte dolore alla testa e nel giro di pochi secondi svenne. Si risvegliò dopo una mezz'oretta ma non del tutto, si accorse che si trovava ancora nell'ascensore e aveva ancora male alla testa. Fu assalita dalla curiosità, ma la stanchezza ebbe la meglio e sì riaddormentò. Ad un certo punto sentì che l'ascensore si era fermato, un rumore sferragliante e delle mani che la tiravano fuori, sentiva le voci di alcuni ragazzi, ma sembravano lontane kilometri. Aprì leggermente gli occhi , aveva le palpebre pesanti, quindi non si sforzò molto, ancora stordita si guardò intorno, era stesa su un prato, il sole splendeva nel cielo e dei ragazzi di tutte le età la guardavano dall'alto. Sentì dei nomi e tutto cominciò a girare e decise di svenire di nuovo. Vide un'immagine di lei da piccola in bicicletta con un uomo dal volto indistinto, l'immagine cambiò, ora era in un letto nella sua cambretta è una donna, sempre dal volto indistinto, le stava leggendo una storia. Vide delle immagini di fila di quello che, in un certo modo sapeva era, il mondo. Quando d'un tratto si svegliò di soprassalto, ansimando. Si guardò intorno, era sdraiata su un letto in una stanza un po' malandata, di legno che sembrava sul punto di crollare, fu di nuovo assalita dal panico, dov'era? Cosa ci faceva lì? Per quanto tempo era svenuta?. Si continuò a fare domande quando il suo flusso di pensieri venne interrotto da qualcuno che era entrato nella stanza. Era alto, un ragazzo sui 16 anni con i capelli biondi, lunghi, pelle chiara. Era sorpreso nel vedermi sveglia. << Ehi ti sei svegliata!>> disse, il ragazzo, sorridendo << come stai? >> << bene, credo>> disse Hazel, con una voce quasi come un sussurro rauco, ogni parola le graffiava la gola. Provò a mettersi seduta ma non appena si mosse tutto il mondo intorno a lei cominciò a girare, quasi non svenne di nuovo quando, il ragazzo le andò vicino e la prese prima che lei ricadesse sul materasso, c'è la adagiò dolcemente e disse << credo sia meglio che ti riposi un'altro po' prima di alzarti, ti farò controllare dai medicali>> Hazel annuì lentamente, il ragazzo si diresse verso la porta e urlò << Jeff, Cliff, venite si è svegliata!>> altri due ragazzi entrarono nella stanza correndo, uno basso con i capelli ricci e biondi, magro, uno alto robusto, con la belle scura e il viso asiatico, la guardarono con un sorriso. Stampato in faccia e uno sguardo misto di sollievo e stupore << è ancora debole accertatevi che stia bene>> disse il ragazzo con i capelli biondi e lunghi i due annuirono, si avvicinarono alla ragazza << allora, io sono Jeff, lui è Clint>> disse il ragazzo asiatico indicando il compagno biondo e riccio, poi indicò il ragazzo con i capelli lunghi e disse << lui è Newt, allora come ti senti?>> Hazel si schiarì la voce<< ehm mi fa male tutto, ho la nausea, e ho fame, per quanto tempo sono svenuta? >> questa volta rispose Clint <<beh per il fatto che ti fa tutto male, puoi solo riposare, la nausea passerà, se hai fame abbiamo qualcosa da mangiare te la portiamo su, sei ancora troppo debole per camminare e eri in coma...per quasi due settimane direi>> disse con un' espressione quasi dispiaciuta << ah e non ci hai ancora detto come ti chiami, ti abbiamo tirato fuori dalla Scatola che eri svenuta, poi ti sei svegliata,sei risvenuta e sei finita in coma e ti abbiamo portato qui>> disse Jeff, prima che lei si accorgesse che non ricordava cosa era successo, e a quelle parole tutti i ricordi le inondarono la mente formando paura e curiosità, e un mare di domande si cominciò a formare nella sua mente ma si sforzò di rispondere << mi chiamo Hazel>> cercando di tenere a freno la sua curiosità che poi ebbe la meglio << dove sono? Perché non ricordo niente? perché sono qui? Cos'è questo po..>> << frena, frena, frena! >> disse Newt sorridendo << risponderemo alle tue domande quando sarà il momento. Per ora ti basta sapere che questo posto è la Radura, e questa struttura >> disse facendo un ampio gesto con le braccia << è il Casolare >>. Hazel rimase lì dolorante per circa 3 giorni , con Newt Jeff e Clint che le facevano visita costantemente, erano carini con lei, soprattutto Newt, voleva risposte finché , un giorno....

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