Capitolo 2

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Era ancora sul letto nel casolare e stava pensando, quando sentì bussare alla porta << avanti >> disse, e vide entrare Newt << ehi, i medicali hanno stabilito che stai meglio e che domani puoi uscire, così ti posso spiegare come funziona questo posto>> un barlume di speranza si accese sulla faccia di Hazel, la curiosità la stava divorando ormai da giorni e necessitava delle risposte << vedo che gradisci l'idea>> disse Newt << già, beh, come potrei non gradirla? Sono stata rinchiusa qui per 3 giorni, con tutto che mi faceva male, poi mi sforzavo di ricordare qualcosa, ma è come se avessi tutto bloccato, so che nella mia mente ci sono ricordi, ma non riesco a raggiungerli e la trovo la cosa più frustrante del mondo! tutto questo non ha senso!>> disse Hazel, quasi urlando l'ultima frase, Newt guardò per terra quasi imbarazzato, poi alzò la testa e si diresse verso di lei, si sedette sul materasso, con un dolce sorriso pieno di comprensione, le prese la mano e la guardò negli occhi, << so cosa stai passando, lo abbiamo passato tutti quando siamo arrivati, anche se nessuno di noi è finito in coma, ma tu hai coraggio da vendere, ogni volta che arriva un fagio sappiamo come si sentono, passano la prima settimana a sploffarsi in mano e a piangere in un angolo, ma tu sei diversa, tu sei curiosa, mi ricordi Tommy, domani te lo faccio conoscere sono sicuro che andrete d'accordo, avete lo stesso carattere>> disse Newt per rassicurarla e ci riuscì, poi Hazel si chiese da dove venivano quelle parole ' fagio' 'sploffarsi ' ma decise di non fare domande, perché in un certo modo poteva intuire cosa significavano, ma si sentiva ancora triste, voleva risposte, guardò Newt negli occhi e in quello sguardo ci mise tutta la tristezza che si era tenuta dentro da giorni così Newt disse << non fare quello sguardo, andiamo non posso... Rischio di farti tornare in coma se ti dico tutto adesso! .....oh d'accordo, ma solo qualcosina >> e Hazel annuì felice come una bimba di 3 anni << bene, ci troviamo nella Radura, non sappiamo chi ci ha mandato qui, né come, né perché, hai visto qualcosina quando hai aperto gli occhi, il primo giorno, siamo tutti ragazzi, eravamo scioccati nel vedere una ragazza, 2 anni che siamo qui dentro e ci hanno sempre mandato un maschio, arriva un fagio una volta al mese, fa la stessa strada che hai fatto tu, ma tu avevi qualcosa di diverso....>> e li il suo sguardo si fece preoccupante lo abbassò per non guardarla negli occhi e disse << tu avevi un bigliettino in mano quando sei arrivata.....diceva...diceva che tu sei l'ultima in assoluto....che non arriveranno più altri novellini>> Hazel non capiva perché Newt era tanto sconvolto, che importanza poteva avere? Ma vedendo la faccia della persona che ormai gli era diventata amica, decise di lasciare le domande a domani << c'è una cosa che devi sapere >> disse Newt << non sono tutti così felici che tu sia qui, dopo quel messaggio che avevi in mano, hai scatenato un po' di confusione.....ti farò conoscere i radura i più fidati, Tommy, Chucky e Minho, di loro ti puoi fidare, ora ti consiglio di dormire perché domani sarà una lunga giornata....notte Hazel>> le fece un ultimo sorriso, si alzò e uscì dalla vecchia porta scricchiolante, lasciando Hazel, incuriosita, ma in quel momento si accorse che poteva realmente contare su qualcuno, e con quel pensiero felice, si addormentò.
Il mattino seguente venne svegliata dalla forte luce del sole che entrava dalla finestra, ma decise di aspettare che Newt l'andasse a chiamare. Scesero a fare colazione e andarono in quella che Newt aveva chiamato " la cucina della Raduara" si sedettero a un tavolo, vicino a un razzino sui 14 anni basso e cicciottello con i capelli corti e ricci, dal viso dolce, quasi indifeso, con l'innocenza del bambino che era, salutò Newt con la mano e poi con un sorriso stampato sul volto, si voltò verso Hazel e disse << piacere! Io sono Chuck, Hazel giusto?>> << si sono io, piacere, come fai a sapere il mio nome?>> disse Hazel un po' perplessa << oh, beh, non si scorda facilmente il nome dell'unica ragazza in tutta la Radura>> disse con un sorriso quasi orgoglioso

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