Nessuno mi capisce..

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***
Mio padre era il immobile sul pianerottolo, con aria davvero arrabbiata, non ci posso credere,ci stava per scoprire, ma di sicuro adesso la bella sgridata la prenderò e non solo..
'Sono senza parole Martina, e tu come ti chiami Mirko esci immediatamente da questa casa..'
Mirko sussurrò un 'Ciao piccina' Finché mio padre non lo fermò e quasi non lo prese a calci, dal suo viso potevo vedere la delusione perché lui è un tipo che rispetta le regole e non vuole che i suoi figli le infrangano e una di queste è non dormire con i fidanzati a casa o fare altro che ti potrebbe compromettere.
'Mi fidavo di te, ma credo che tu sia troppo piccola per avere la mia fiducia, adesso o mi spieghi tutto o fili subito in camera tua senza fiatare, a te la scelta'
'Scusa che ti devo dire?'
'Vorrei una semplice spiegazione'
'Ho capito ma non ho nulla da dirti'
'Perfetto allora vai subito in camera e naturalmente sei in punizione'
Salii in camera e senza fiatare chiusi la porta della mia camera, infuriata.
Cosa avrei dovuto dirgli scusa,stavamo per iniziare a fare l'amore, ma poi siete arrivati voi?
Voleva questo? Mah io questi adulti non li capisco, ne loro potranno capire mai me.
E poi mi meraviglio di mia madre che non gli abbia detto nulla, beh un po' mi sento dispiaciuta e in imbarazzo,ma lei spero che mi abbia capita. Non so che fare. Adesso sono sul letto da sola a piangere, senza nessuno che mi consola, i miei fratelli hanno visto tutto e per questo mi vergogno molto, perché come ragazza dovrei dare l'esempio e invece? No.
La serata la trascorsi sul letto a leggere e ad annoiarmi, mangiai una piadina semplice e mi coricai...
***

'Svegliaaaa!' Mio fratello grida.Con un megafono. Dove cazzo l'ha trovato?
Mi alzo e adesso lo uccido.
'Cosa cazzo gridi alle 6 e 10 del mattino ma ti sei rincoglionito?'
'No ah ah ah che sei divertente, volevo solo darti fastidio un po' non ti incazzare e poi ti ho svegliata presto così vai dal tuo fidanzatino.'
'Mi dai sui nervi e non sono fidanzata.'
'Si invece con Mirketto.'
'Daje basta così vaffanculo e coricati.'
Giocherello con i suoi capelli morbidi e gli do un colpetto sul viso.
'Mi dispiace per te che non hai una ragazza a quest'età fratellino, bye.'
'Stronza'
Scendo le scale e trovo già i miei genitori seduti a tavola a fare colazione.
'Tina siediti ti devo parlare' Dice mia mamma.
'Si dimmi'
'Mi dispiace per la scenata di ieri di tuo padre ma quello che avete fatto è inconcepibile per lui e adesso si ritiene offeso'
'Ma sei seria? Non abbiamo fatto nulla e poi non ha bisogno di offendersi solo perché sua figlia sta con il suo ragazzo, se è per questo non è colpa mia è con questo ti saluto e grazie mamma.'
'Devo dire che sei proprio lunatica, ma va bene ci vediamo per pranzo'
Cosa mi metto?
Ho scelto di indossare un pantaloncino non troppo corto e una t-shirt di Starbucks.
Esco solo per prendere un po' d'aria perché non ce la faccio più sono stanca del mondo degli adulti e di ciò che pensano, in questo momento vorrei solo andare da Mirko e abbracciarlo.
Ecco suo zio insieme a sua madre, ma decido di andare dall'altro lato, verso il mare per rilassarmi per un momento.
Oddio sono già le 7 e 30 vado a prendere mirko, anzi non ho tempo.
Squilla il telefono. È Mirko.
"Hei Marty ma dove sei?"
"Mirko scusa ero a fare una passeggiata ci incontriamo per strada?"
"Dove stai?"
"Ehm alla piazzetta tu?"
Non mi risponde, che gli è preso?
"Mirko che cazzo fai?"
Sento delle mani avvolgermi da dietro, eccolo qui, oddio quanto è bello!
'Mi hai fatto preoccupare'
'Anche tu'
'Andiamo altrimenti ci buttano fuori'
***

Mirko my true heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora