Capitolo I: the new watchman

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Si pensa che la pioggia porti solo tristezza e noia: le strade deserte e bagnate dall'acqua sembrano partecipare al lutto del cielo. Il suo colore è grigio, quasi nero e tutte le cose hanno un aspetto deprimente, eppure bisogna guardare oltre, proprio come quella fredda giornata di pioggia.

"l'università mi ucciderà" -dichiarò il ragazzo corvino

"Scott, sai vero che abbiamo iniziato da meno di due settimane?" commentò il suo compagno di corso.

"ingegneria meccanica, ma chi me l'ha fatto fare?" sbuffò Scott

"tua madre voleva un brillante futuro per te, e poi siamo circondati dagli aggeggi elettronici fin da piccoli!" ricordò il ragazzo chiudendo il proprio libro.

"passando a cose serie" tossì Scott, evitando il commento dell'amico "hai trovato un modo per pagare la retta a tua sorella?"

Entrò così un amaro argomento, lui aveva avuto il massimo dei voti l'anno precedente e per questo vinse una borsa di studio, a differenza della propria gemella. Entrambi, sotto ordine della madre, dovevano continuare gli studi, anche se i fondi economici non lo permettevano a pieno. Luna, sua sorella, frequentava un università costosa, un solo anno arrivava a quasi 20 mila dollari, la famiglia aveva risparmi da parte, ma non bastavano, fu per questo motivo che i gemelli si misero alla ricerca di un lavoro, per aiutare con le spese.

Lui voleva trovare un lavoro che riuscisse a inserire anche i suoi studi, e Youtube non rendeva così tanto da mantenere le università, anche se aveva un discreto successo con il suo gruppo. Sospirò alla domanda del più giovane e alzò le spalle , in segno di negazione. In seguito si alzò e prese un giornale dal suo zaino.

"da quando usi i giornali? Non pensavo che ci fosse ancora qualcuno che li usasse" disse Scott quasi stupito afferrando il giornale subito dopo.

"ovviamente Len, sembra un vecchietto quel ragazzo, stamattina gli ho chiesto un aiuto per il lavoro e mi ha dato questo" rispose seccato Carlos, mentre l'amico sfogliava le pagine.

"ei guarda qui"

Carlos si avvicinò all'amico, aveva trovato qualcosa d'interessante? La differenza tra i due era lampante, il primo era alto con una leggera muscolatura delineata da una maglia viola attillata e un pantalone nero, mentre l'altro più basso e magrolino indossava un jeans e una camicia marrone .

Il più alto lesse dalle mani dal più basso, un interessante annuncio di lavoro.

-Circus Baby cerca guardia notturna che si occupi di robot e di eventuali riparazioni. Dal lunedì al venerdì , dalle 12:00pm alle 06:00am per le prime settimane la paga sarà di 350$.

Per info 212-***-****

Signor Foster-

Un offerta del genere non poteva farsela scappare, solo in un mese poteva arrivare a 1.400$ e la paga poteva solo aumentare. Il problema era l'ora, i corsi obbligatori iniziavano alle dieci del mattino, di certo durante il turno poteva dormire un po', infondo quali problemi potevano mai esserci? Escludendo un oretta per tonare a casa, poteva riposare dalle 07:00 alle 09:00 e qualche ora prima del turno.

Si, poteva farcela.

"okay , ci sto!" dichiarò dopo un lungo silenzio, facendo prende uno spavento all'amico.

"Ma sei matto? Ti ucciderai così!" rispose Scott alzando il tono di voce.

"Posso farcela. Convivo con due donne in casa, di certo non mi spaventa una notte insonne!" rise sotto i bassi prendendo poi il giornale tra le mani dell'amico.

Per sua sfortuna dovette ascoltare tutti i contro del suo amico per quel lavoro, ma Carlos era una testa dura e di certo non si arrendeva per così poco. Recuperò i suoi libri e salutò il compagno per poi lasciare la casa, aveva passato il pomeriggio dall'amico per non lasciarlo a casa da solo. Erano amici di infanzia e sapeva bene che Scott era troppo pesante, eppure con gli anni aveva semplicemente imparato a ignorarlo.

Si diresse a casa sua in fondo alla strada, era il primo ad arrivare, sua madre e sua sorella erano ancora a lavoro. Gettò lo zaino sul letto e sospirò, era davvero sfinito, ma non era il momento di riposare. Doveva chiamare quel numero prima che fosse troppo tardi, sfilò lo smartphone dalla tasca dei pantaloni e recuperò il numero del locale e sospirò per poi comporre il numero e attendere una risposta.

Rimase in attesa per diversi minuti, quando ebbe una risposta quasi sussultò, scattò in piedi e iniziò a camminare per la stanza in modo nervoso.

Il colloquio informale durò circa una quindicina di minuti, il proprietario non aveva ancora trovato nessuno per quel posto, e fu felice di trovare "giovani vogliosi di lavorare", sembrava prendere a cuore l'impegno del ragazzo, così decise di concedergli il posto e poteva presentarsi il lunedì successivo, senza troppi problemi. Prima di chiudere la chiamata riferì che la guardia del turno precedente avrebbe lasciato delle note per lui e per qualsiasi cosa poteva riferirsi a lui, concluse la chiamata comunicato che si sarebbero visti per le 23:40 fuori alla struttura, lasciò l'indirizzo al ragazzo e in fine salutò con educazione e concludendo la chiamata.

"non ci credo ho un lavoro" sorrise sollevato.

Il weekend passò in fretta e in quel lasso di tempo non successe quasi nulla, a parte qualche uscita con amici e le preoccupazioni di sua madre, lei non voleva che iniziasse quel percorso, lo trovava troppo faticoso e di sicuro poteva trovare di meglio, ma Carlos, come già detto, era troppo testardo e andava molto per sensazioni e il suo sesto senso gli diceva che doveva andarci, doveva accettare quel lavoro.

Erano le 11:20pm quando era solo a dieci minuti dal locale, era molto tranquillo e riposato, quel pomeriggio aveva dormito un bel po' e ora era pieno di energie. Arrivato fuori al locale osservò che era solo e aveva tutto il tempo di fumarsi una o due sigarette.

Alle 11:50pm ricevette una chiamata, quando si trovava alla sua terza sigaretta, era il signor Foster, lo trovò insolito, anche se pensò che avesse avuto un contrattempo.

"salve salve ragazzo!"

"Buonasera signor Foster"

"altrettanto, mi duole comunicarti che non potrò incontrarti, purtroppo ho avuto un guasto all'auto" comunicò a malincuore l'uomo.

"oh ma si figuri, non deve preoccuparsi" si sforzò di sembrare il più dolce possibile, per lui era una cosa incredibile il non presentarsi, anche se fu costretto da forze maggiori.

"il tuo collega uscirà a momenti e ti lascerà le chiavi, buona serata oh e buona fortuna" non diede neanche il tempo al ragazzo di ricambiare che chiuse la chiamata.

Che intendeva con buona fortuna? Non dovette attendere allungo l'arrivo del collega, quando lo vide uscire dall'edificio –un piccolo palazzo con l'aspetto moderno e ben curato- si avvicinò, ma in quel luogo di certo non girava un'aria positiva.

"Non so chi tu sia, ma buona fortuna con questa merda! La torcia è sul bancone!" urlò alzando le mani al cielo per poi lanciare le chiavi a Carlos, per poi andare alla propria auto e partire a gran velocità, come se qualcosa lo inseguisse.

"che gabbia di matti..." Sussurrò per poi dirigersi all'entrata. Aprì la porta e si ritrovò davanti un lungo corridoio e un bancone, lì ci trovò la torcia, come riferito dal collega, un cappello e il distintivo con su scritto Night watchman, si trovava un po' ridicolo, ma poteva farci l'abitudine. Percosse il corridoio fino ad arrivare all'ascensore, era l'unica cosa in quel corridoio, quindi pensò che dovesse prenderlo, strinse nella mano un ciondolo, il simbolo dello yang, lo portava sempre con se.

"dammi la buona fortuna papà..."


"abbiamo la nuova carne da macello amici miei" ridacchiò una voce calma e soave direttamente dalle  oscure profondità della struttura.

five nights at Freddy's: human 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora